Don't forget my eyes

HE DIED FOR LOVE

Apro la porta e quello che mi accoglie è un salotto deserto dall'aria fredda.
Butto la borsa sul divano e mi dirigo in camera da letto, sfilo la giacca per metterla nell'armadio.
I miei occhi si posano sulla vecchia divisa, ormai ricoperta da un sottile strato di polvere, in mezzo agli altri vestiti.
Una lacrima cerca di sfuggire alla mia morsa, ma niente ne esce dai miei occhi...come se il mio corpo, compreso il cuore, fosse vuoto.
Non provo più nulla e non sento nulla.
Mi sento sola.

Squillo.

Il telefono mi distrae dal dolore.
Corro, sperando sia Trender per dirmi quello che voglio sentire.
Che lui sta bene, che posso tornare a casa e che il peggio è passato.
Alzo la cornetta, un urlo travolge il mio orecchio.
-SCAPPA! BLUM DEVI ANDARTENE! È LÌ, LUI È LI!!!- è la sua voce, è stravolto e impaurito...fra poco lo sarò anch'io, questione di secondi.
Un interferenza mette fine alla telefonata.
Il cuore mi sale in gola, vuole precedermi alla fuga.
Ma non scappo.
Lo scricchiolio della porta di entrata spezza il silenzio di sottofondo.
Mi si gela il sangue.

Prendo un coltello da cucina.
Devo affrontare le mie paure.
Impassibile mi dirigo verso l'entrata.
Quello che vedo è una porta aperta che da al corridoio dell'edificio.
Il respiro si fa lento, mi sento soffocare nel inquietudine.
Tengo il coltello sollevato davanti a me, come se le mie paure puntassero a qualcosa di invisibile...o a qualcuno.

-beh, è così che mi accogli?!- una voce fredda, irritata e dal tono basso.
Mi colpisce dentro.
Voltandomi scorgo la sua figura alta, snella e nera che copre la mia.
Tremo pensando a quello sguardo assassino di mesi fa.
Temo che accada di nuovo.
Il coltello scivola via dalla mia mano, il mio sguardo è immobile...ghiacciato.
-c..come hai fatto, a trovarmi?- un flebile filo di voce esce dalla mia gola.
-sentivo tutto Blum, le nostre menti sono sempre rimaste collegate...una all'altra- mi fa lui, braccia incrociate al petto, da rimprovero.
La stanza si fa sempre più nera.
La luce si ritrae...come le mie speranze.

-cosa vuoi?- dico io decisa anche se tremando.
-mh...che voglio?...CHE VOGLIO?!?! Quello che volevo era vederti dietro quel vetro, di quella vuota stanza dove mi ci hanno rinchiuso, quegli EMERITI IDIOTI!!! Quello che volevo era solo vedere il tuo volto dietro quella lastra di vetro! E invece tu dove eri?! A vendere libri con una tua amica in una piccola e lurida città DI UMANI!!! E io?!?!
Mi hai lasciato lì con quei cretini che non facevano altro che litigare e urlarsi dietro!!! Ogni giorno ho aspettato e sperato nel rivederti! Ogni.
Singolo.
GIORNO!
Ho sperato nel vederti!
Tu non sai quanto dolore io abbia provato! Tutto questo per uno strano attacco d'ira, è per questo che mi hai abbandonato?! Eh Blum, non è così?!-

Quindi lui...ha sperato nel vedermi, voleva vedermi...che fossi al suo fianco.
Uno strano attacco d'ira...

Il mio volto si trasforma: da paura allo stupito, dallo stupito al disperato.
Lacrime calde e dense scendono dalle mie guance, percorrendo il collo.

-tu...tu credevi che sarei venuta. Volevi vedermi lì...e...ed io non ti sono stata affianco, come eri stato affianco a me, nel momento del bisogno!
Io...io pensavo di averti perso quella sera!
Eri...eri un'altra persona!
Credevo di non averti mai più riabbracciato...di non poter più vedere la persona di cui il mio cuore si era tanto invaghito.
Quella sera sono morta!
SONO MORTA!!!
Il mio cuore è diventato polvere...per te!
Ogni giorno ho telefonato per avere tue notizie!
Ho cercato di rimanere lì per aiutarti. Ma il mio cuore non ce la faceva!
Avevo paura che vedendoti in quello stato mi si sarebbe spezzato e invece...è diventato polvere solo stando lontana da te!
Mi dispiace!
Sono stata un idiota!
Ma...Slender...io...

Lui mi stringe a se.
Torno alta...torno ad essere la me stessa di sempre.
Non siamo più nell'appartamento.
Gli alberi ci circondano, la notte incombe su di noi.
Io sono fra le sue braccia, il viso in lacrime sul suo petto, sulla sua stupenda giacca nera.
La sua mano mi cinge la vita, mi sostiene. L'altra mi accarezza dolcemente i capelli corvini.
Il mio corpo è percorso da singhiozzi e lacrime levigano il mio volto.
Le mani appoggiate al suo petto, che si alza e si abbassa cullandomi.
Sento del liquido caldo e denso bagnarmi la fronte.
Sta piangendo...le sue lacrime si mischiano alle mie.
Lacrime di paura e di gioia pura.
Lo guardo in volto...il suo petto viene percosso dal pianto.
Accarezzo le sue bianche guance lisce, mentre le sue lacrime nere bagnano le mie mani.
Lui mi stringe sempre più a se, ha paura di perdermi di nuovo.
Non accadrà.
Come io non perderò lui.

Il vento gelido ghiaccia le nostre lacrime.
-so cosa vuoi dire...ed è la stessa cosa che provo io per te...ti amo.
Blum io ti amo con ogni cellula del mio corpo!
Ti ho sempre amata, dal primo giorno!!- mi urla lui stringendomi.
Prende il mio volto fra le sue enormi mani, le sue dita asciugano quelle povere lacrime che ancora scorrono giù.

Scattiamo all'unisono.
Le labbra si incontrano, si abbracciano.
Caldo e freddo.
Paura e gioia.
Un fuoco pervade i nostri cuori.
Qualcosa scatta dentro di me, sento battere il mio cuore.
Una fiamma si accende dal nostro contatto, energia si sprigiona sui nostri confini uniti.
Un filo collega i nostri cuori che pulsano insieme per la stessa passione.
Il mio si è invaghito del suo.
Il suo ha rubato il mio.
Sento di poter toccare il cielo, di combattere una guerra e poterla vincere.
Mi sento potente e forte più che mai.
Sembra che le mie energie stiano aumentando...solo da un bacio pieno d'amore.

Sono venuta in questa città per ritrovare me stessa, per conoscere il mio passato...ed ora sono qui che bacio l'uomo dei miei sogni e dei miei incubi.
Mi sono innamorata di quello che voi chiamerete mostro, del male. Eppure io sono fatta della stessa cosa, dello stesso odio che per anni ha occupato i nostri cuori.

In fondo siamo due gocce nere fra tante gocce d'acqua.
I veri umani fra i veri mostri.
Anche se lui potesse uccidermi, non mi importa.
Io lo amo, e so che non lo farebbe mai perché...lui mi ama.