ORE 11 CALMA PIATTA

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È di nuovo un'altra mattina noiosa, dopo aver passato una notte insonne a pensare...ma io so cosa ci vuole per recuperare le forze e per rilassarmi.

Vado nella mia stanza da hobby pronta per sfogare la mia creatività.
Mi siedo sulla sedia alla scrivania, mi faccio una coda di cavallo con l'elastico che avevo al polso, prendo il mio caro cellulare e mi infilo le mie care amiche cuffie prendendo poi foglio e matita.

Inizio subito a disegnare lo scheletro del mio personaggio preferito, me stessa. Ovale per la testa, collo e busto per il corpo...mi fermo qua, oggi non ho molta voglia di disegnare le gambe.

Guardo fuori dalla finestra, cielo grigio e foresta di pini, tutto è immobile come se il mondo stesse ammirando il mio lavoro...e non mi piace, troppa calma.

Torno a immergermi nel mio disegno.
Occhi, la prima cosa che disegno del corpo...la parte più bella e delicata.
OCCHI=ANIMA
LACRIME=DEBOLEZZA
Il ticchettio dell'orologio mi accompagna quando finisce la prima canzone e ne metto subito un'altra. "Be together", stupenda.

Fuori continua ad esserci una calma insopportabile. Continuo il disegno.
COLLO SOTTILE= RISPETTO
SPALLE LARGHE=AUTORITÀ
Qualcosa non va, solo ora mi accorgo che manca un rumore di sottofondo nella stanza. Continuo con la musica nelle orecchie, eppure penso a come sarebbe strano senza, come sarebbe la stanza all'esterno delle cuffie in questo momento. La matita continua il suo lungo bacio al foglio.
CAPELLI AL VENTO=RICORDI
MANI CONGIUNTE=ACCETTAZIONE
La stanza sarà sicuramente inondata da un silenzio tombale e abissale. La luce che continua imperterrita a illuminare, quasi annoiata. Il foglio continua ad essere graffiato.
CUORE IN MANO= RIFIUTO
Cancello gli occhi...
OCCHI CHIUSI=RIFLESSIONE
Alzo il viso e il mio sguardo si perde nel nulla, fra la scrivania e la finestra.
RIAVVOLGO.
BUSTO TRANCIATO=FINE
Sposto la visuale, via dal foglio e penso...penso all tocco finale per il disegno. Faccio sempre così per avere ispirazione.
Ecco, ho acchiappato l'idea al volo.
Una scritta, una sola.

Mentre mi alzo, dopo aver finito il disegno, qualcuno bussa alla porta, il rumore sovrasta il silenzio. Mi giro e solo ora mi rendo conto cosa mancasse nella stanza...l'orologio si era fermato, bloccato alle 11.
Non credevo fosse passato così tanto tempo.
Apro la porta con calma.

Don't forget my eyesWhere stories live. Discover now