SCP VII

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Incidente I-136, [...]/[...]/19[...]
Il dottor Simon è stato il venticinquesimo soggetto ad esaminare 136-2, ed il quarto a farlo volontariamente. L'apparizione procede in modo consueto senza anomalie. Circa due ore dopo aver visto 136-2, il dottor Simon, che era nella stanza del personale con altri riceratori, urlò e lasciò cadere la sua tazza di caffè. Disse con difficoltà che poteva vedere 136-2 galleggiare lungo il corridoio e venire verso di lui. Il Dr. Morris ed il Dr. Harrison lo trattennero, supponendo che fosse semplicemente rimasto molto scosso da quella esperienza. Dopo circa due minuti, tutti i presenti in sala caddero svenuti. La dottoressa Soboya si riprese per prima e svegliò i suoi colleghi. Il dottor Simon era caduto in coma invece, e morì tre giorni dopo.
Nota: A seguito di questo incidente, il dottor Meyers ha richiesto la classificazione di SCP-136 a classe Keter. La domanda è stata respinta in quanto non si può escludere la possibilità che lo sfortunato incidente non sia stato causato da qualche altro SCP telepatico.

RAPPORTO: Trascrizione Incidente n.3
Recuperato dai Registri della Polizia di [LOCALITÀ REDATTA]
SOMMARIO: Un evento isolato. La vittima stava passeggiando tra i paesi nel tardo pomeriggio introno alle 13:00. Un'automobile Volga nera con cerchioni bianchi apparse dietro di lui, e lo seguì a bassa velocità. Secondo il civile, il veicolo era stranamente rumoroso e accelerò per colpirlo, fratturandogli la gamba mentre egli si lanciava per mettersi in salvo. Si finse morto mentre il veicolo completava una manovra a Y per averlo nuovamente davanti, e attese diversi minuti prima che se ne andasse. Il civile dichiarò che l'interno era privo di qualsiasi guidatore o passeggero.
RAPPORTO: Diario di un Civile n.11
Estratto recuperato dagli archivi di [REDATTO]
"...strano evento. Abbiamo inseguito la Volga per nove minuti con due macchine, durante i quali essa ci ha condotto lontano dalla città. Si stava facendo buio, ma eravamo fiduciosi sul fatto che l'avremmo presa. Piatek le sparò, ma la mancò o la macchina era a prova di proiettile. Giura di non averla mancata. Quindi quella si è girata precipitosamente verso destra ed è entrata nel lago. Ci siamo fermati e abbiamo iniziato a scrivere il rapporto sul ciglio della strada; dopo tre minuti circa Gorecki ci ha indicato il lago, e abbiamo visto delle luci emergere dall'altro lato, e dei fanalini posteriori rossi guidare verso il bosco sul lato opposto. C'erano solo due serie di tracce di pneumatici. Giuriamo sulle nostre madri che è vero, e io e Gorecki chiediamo di dare le dimissioni."
RAPPORTO: Audio n.31
9:17-11:01
Recuperato dai Registri della Polizia di [LOCALITÀ REDATTA]
"... La coppia dichiarò che il veicolo, una limousine Volga senza targa pitturata di nero con gomme bianche, apparve dietro di loro mentre guidavano. Li seguì per diversi minuti prima di speronarli ripetutamente e mandarli fuori strada. Nessuno dei due è stato capace di descriver il guidatore, e entrambi hanno detto che il veicolo non faceva alcun rumore e non lasciava alcuna traccia."
RAPPORTO: Diario di un Civile n.11
Estratto recuperato dagli archivi di [REDATTO]
"Mi sono svegliata poco dopo mezzanotte, e sono andata di sotto a prendere un bicchiere d'acqua. Una volta di sotto ho notato delle luci fuori dalla finestra. La macchina di un paio di mesi fa era tornata alla fine del viale, dalla strada. Le luci di davanti erano verso la casa, e rombava ferma. Avevo paura che ci fosse qualcuno lì fuori, e stavo per andare a svegliare Piotr e i bambini, ma non sono riuscita a convincermi a muovermi. Dopo dieci minuti la macchina si è girata e se ne è andata. Sembrava proprio la macchina che mio nonno aveva al suo vecchio negozio, ma nera e nuova. Lo dirò alla polizia domani mattina."
RAPPORTO: Trascrizione Incidente n.2
Recuperato dai Registri della Polizia di [LOCALITÀ REDATTA]
In data 29/10/1995 il civile ha dichiarato di vedere una persona incosciente sul sedile posteriore di un veicolo che corrisponde alla descrizione precedentemente menzionata della Volga M21 nera, e fornì una descrizione dell'aspetto della persona; egli fu successivamente determinato come molto somigliante a [...], scomparso dalla sua casa vicino alla città di [...] nello stesso giorno 41 anni prima.
RAPPORTO: Estratto del Manoscritto n.11
Recuperato dai Registri della Polizia di [LOCALITÀ REDATTA]
"Mi sono svegliato verso le 3 del mattino, e ho visto una macchina fuori dalla mia porta. Era una Volga nera, con tendine e ruote bianche. Non so perché sono entrato nella macchina. Ho semplicemente sentito di aver bisogno di andare nel sedile posteriore, e così ho fatto. Mi ricordo che la portiera era dura quando l'ho aperta, dentro era pulita e odorava di qualcosa di familiare che non so descrivere. Non ricordo di aver visto qualcun altro nella macchina.
Ricordo di aver visto acqua di fronte a me tra i fari, io mi muovevo verso di essa, e le luci si sono spente e ho sentito la macchina sbattere e andare a fondo. Ho trattenuto il respiro mentre l'acqua arrivò sopra la mia testa, aprii gli occhi e vidi cose terribili.
Tutto era così tranquillo. Delle cose mi guardavano, con le loro facce tristi nel buio. Erano così tanti, mi toccavano e potevo vederli mentre mi imploravano di [illeggibile]
Ricordo di aver urlato e battuto contro la portiera, e la portiera si è aperta e io sono caduto tra l'erba. Ricordo di aver sputato acqua e che qualcuno mi ha trovato poco dopo, e mi sono addormentato nella macchina verso l'ospedale.
Ho tanta paura. C'erano rotaie e cavalli neri, stanno aspettando che ognuno arrivi. Una barca sotto ogni altra cosa, più nera di tutto. E gli altri sono così tristi, vogliono toccare ed essere felici di nuovo ma sono così a fondo, ed è così oscuro e freddo. Non possono tornare."

Don't forget my eyesWhere stories live. Discover now