ARTE DI COPPIA

79 10 0
                                    

Intravedo del fuoco.
"Portala al sicuro!" grida una voce.

Apro leggermente gli occhi che piano piano si abituano al buio. La mia mente strappata via da morfeo si risveglia.
Lui ed io siamo adagiati nella stessa posizione con cui ci siamo addormentati la sera prima.
Il suo petto solleva e abbassa dolcemente il mio volto, la mia esile mano destra è avvinghiata alla sua spalla sinistra.
Con movimenti calcolati, sfioro con il palmo la guancia del mio cuscino vivente.
La sua pelle liscia e tiepida si fa accarezzare dalla mia mano leggermente fresca.
È ancora nel mondo dei sogni.

Alzandomi, cercando di non destarlo dal suo sogno, mi dirigo nella mia stanza a prendere la vestaglia.
Cammino poi per il corridoio allacciandomi il cordino di seta lucida in vita.
Giro la maniglia del mio studio, la mia pelle si lascia sfiorare dolcemente dal tessuto che la copre.

Entrando un alone di pittura pervade i miei polmoni, la stanza è rimasta chiusa per troppo tempo, si sente il colorante che aleggia nell'aria.
Apro la finestra facendo entrare l'aria fresca del mattino.
Un aroma di pino silvestre scaccia il puzzo di chiuso.
Prendo, dalla piccola scatola in legno accostata alla parete, delle tele da olio per poi adagiarle ognuna sul proprio cavalletto.
Estraggo da una scatola dei tubetti di olio insieme ai propri pennelli, già rovinati dal colore.
Gli immergo in un bicchiere di acquaragia, per sciogliere le vecchie tracce.

Lo scricchiolio di una porta, proveniente dal corridoio, mi da a intendere che qualcuno si è svegliato.
Intanto, mentre preparo gli sgabelli e le postazioni, un armeggiare di stoviglie si fa sentire dalla cucina.
Inizio ad armeggiare e a mischiare colori.
Dei passi si avvicinano alla porta.
-ehy, vuoi un po' di saffè tesoro?- è dolce al mattino, a quanto pare.
Mi volto e la mia pelle si infiamma, il mio sguardo incontra dei pettorali scolpiti.
-ehm...sì grazie- rispondo io abbassando lo sguardo.
Una risata, sciocca e soddisfatta, rimbalza fra le pareti ricoperte di disegni.

-qualcosa ti turba Blum?- domanda beffardo, accorgendosi del mio leggero arrossire.
La sua vestaglia non copre il petto, scoperto mi lascia ammirare quei muscoli perfetti. Porta dei pantaloncini neri ed è scalzo.
-no niente affatto- balbetto velocemente, coprendo la mia espressione sognante con i lunghi capelli corvini.
Mi poggia la tazza sul tavolo, accanto al cavalletto con la tela ancora bianca.
-perché ci sono due tele?- chiede stranito osservando l'altra.
-perché oggi ti cimenterai nella pittura ad olio- gli rispondo allegra ed eccitata.
Non vedo l'ora di ammirare i suoi primi schizzi.
-veramente?! Ma, lo sai che non so dipingere...vuoi partire immediatamente con le cose più difficili?- dice titubante e leggermente nervoso.
-certo, vorrei vedere cosa riesci a fare quindi, mettiamoci al lavoro- e con questo mi volto per fare qualche schizzo dello scheletro del dipinto a matita.

Lui scruta gli oggetti che ho adagiato sul suo piano da lavoro.
Passa lo sguardo dai tubetti colorati ai pennelli per poi guardare la tela.
Io procedo, inizio a preparare i colori di sfondo.
-cosa dovrei disegnare?- mi domanda appoggiandomi una mano sulla spalla.
Fermandomi gli rispondo tranquilla -quello che vuoi, esprimi te stesso sulla tela- lo sento annuire e ammirare quei pochi schizzi che ho dato sulla tela.
Slender si volta e prende in mano la tavolozza per poi spremerci qualche colore.

Lascio emergere dalle mia mente quell'immagine che fin dal risveglio mi sta tormentando.
Non riesco a levarmela dalla testa.
Come se non volesse lasciarmi in pace finché io non l'avrò trasferita nella realtà, da qualche parte, in modo che possa osservarla con i miei occhi, per poterla capire.
Mischio i vari colori per trovare le tonalità giuste.
Se devo fare una cosa, devo farla nel miglior modo possibile.
Sento il pennello, che tiene in mano, levigare e tingere la tela di colore.
Un sorriso soddisfatto si fa largo sotto la mia pelle candida.
Come vorrei che lui potesse vederlo, penso con lo sguardo incollato all'immagine che sta prendendo forma sulla tela, ormai sporca di creatività.

Don't forget my eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora