SCP X

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Nel suo ufficio, l'uomo rovista ripetutamente nella pila di documenti sulla scrivania. Alzandosi, per dirigersi verso un armadio di archivio, apre lo sportello scorrevole e scopre le innumerevoli cartelle numerate.
Con le dita cerca di farsi spazio per vedere meglio la classificazione e il nome della cartella.
Raggiunto il fondo, la sua mano si blocca ed afferra quel foglio ruvido.
Torna alla scrivania, mentre fra le mani ha già aperto ed adocchiato i documenti.
Li aveva già letti molti anni fa quando l'essere, a cui si riferiscono i fogli, era riuscito a liberarsi e a sfuggire dal contenimento. Ricorda ancora perfettamente, le fiamme bluastre che avevano divorato metà dell'edificio e che divampavano verso il cielo. Ricorda perfettamente la fitta al cuore che aveva sentito quando, affacciandosi dal balcone dello stesso ufficio, aveva visto l'ombra magra ed imponente guardarlo con occhi irati...occhi che nella realtà umana ne era completamente privo. Ma poteva sentirlo, quasi percepiva la sua voce metallica e roca nella sua mente.
Odia se stesso per quello che era accaduto, non si perdonerà mai la paura che aveva provato quella notte.
Pensava di essersi allenato e di essere pronto più che mai, quando aveva visto lo stesso simile essere entrare dal cancello principale, quasi dieci giorni prima.
-state leggendo di nuovo il rapporto dell'incidente, comandante?- la sua flebile e troppo acuta voce si infila nelle sue orecchie.
Non l'aveva sentito entrare.
-non mi pare di averti detto di poter entrare, Jacki- risponde acido al segretario, tenendo incollati gli occhi ai fogli di carta.
-perdonatemi, ma il dottor [...] richiede la sua presenza- risponde a capo chino.
-è urgente?-
-si tratta di SCP-990, dice di aver identificato il nuovo SCP-
-parli della predizione che è stata trascritta nel documento 990-02?- chiede, alzando fulmineo il volto e guardando con occhi assetati quelli del ragazzo.
-Dr. [...] dice che si tratta proprio di quella...-
-arrivo immediatamente, riferisci- ordina velocemente, rialzandosi per mettere via la cartella chiusa che stava leggendo.
Si ferma per un istante ad osservare la targhetta, SCP-000.
"Abbiamo imprigionato una tua simile e dopo dieci giorni ancora non ti fai vedere...? Sempre se lei non ti è nemica"
A questo pensiero, un piano si affaccia alla sua mente.

DA: Dr. [...].
A: Direttore Maria Jones, Amministrazione per la Sicurezza delle Informazioni e Registrazioni
OGGETTO: Revisione del file SCP di SCP-076

[...],
devo ammettere che sono seriamente contrario alle proposte di revisione del file delle procedure speciali di contenimento di SCP-076. Lo so che censurare tutte le cose importanti è già un rischio per la sicurezza stessa, ma io e te sappiamo che è solo un tentativo di quelli che stanno ai vertici di ficcare il loro errore più grande ed imbarazzante sotto un dannato tappeto. È successo con Omega Sette. È successo. Quelle persone sono morte perché avete fatto un casino, e non potete fare nulla per rimediare, non importa quanto duramente tenterete di nasconderlo.
Per l'amor di Dio, amico, quella gente che gli fa la guardia si merita di sapere esattamente cos'è e cos'ha fatto. Cosa NOI abbiamo fatto. Quanto l'abbiamo fatta grossa, così ne saprebbero di più.

[...]

Don't forget my eyesWhere stories live. Discover now