MASCHERE

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"Blum, Blum!! Blum svegliati!"

Le urla mi risuonano ancora nella mente in un eco infinito.
Sono seduta sul letto, coperte spiegazzate e disordinate, madide di sudore acido e freddo.

Alzandomi, dopo aver visto l'ora tarda che si è fatta, mi dirigo nel bagno limpido e luminoso che acceca i miei occhi ancora addormentati, lacrimano.
Guardandomi allo specchio, per un istante, mi era parso di vedere ancora quella donna urlarmi.
Nello specchio incontro solo il mio volto vuoto, un abisso.
I miei capelli sono tutto un groviglio disordinato.
Vado in doccia aprendo l'acqua fredda, per spazzare via il sonno.

Cosa abbia voluto dirmi quella donna, di che cosa voleva mettermi in guardia?
Chi arriverà a prendermi contro il mio volere?
Di chi è che non devo fidarmi?
E se quel sogno fosse premonitore?
Se tutto quello che mi ha proferito si avverasse...come se io stessa sapessi cosa stia per accadere?
Questo è già successo.
Da bambina avevo fatto impazzire i miei genitori adottivi, pur credendo ancora che fossero genitori naturali, eppure in fondo sapevo che non lo erano.
Possibile che stia per succedere di nuovo?
Che io sappia ma, tutto questo, non lo accetto?

Diamine che confusione.
D'accordo, andrò alla festa come se non fosse accaduto nulla, mi divertirò, mi rilasserò e andrà tutto bene.
Il resto verrà da sé domani.

Esco, asciugandomi sento Slender che mi urla di prepararmi. Teletrasportandomi nella stanza da lavoro inizio a infilarmi, con cautela, nell'abito. Tiro su la zip che unisce la parte frontale con quella retrostante.

Mi guardo allo specchio, sono immersa nella mia anima, nel mio abisso nero.
Sono circondata dal nero con giochi di luce sulla superficie di raso.
Ora manca solo la maschera.
Porto le mani agli occhi, gli chiudo.
Immagino e creo.
Sento qualcosa uscire dalle mie mani e prendere forma solidificandosi.
Una superficie fredda separa le dita dalla pelle liscia.
Costo dalle palpebre i palmi delle mani, apro lo sguardo.

Una maschera rosso fuoco, agli estremi degli occhi si allungano delle punte dorate.
Del mio volto lascio vedere solo i miei occhi azzurro grigi, tutto il resto lo tengo nascosto dal bianco candido della mia pelle.

Esco e mi dirigo in salotto, con i soliti tacchi neri ai piedi.
La gonna sfiora il pavimento.
Lì incontro un uomo, intento a legarsi per bene la sua cravatta nera, in un frak del solito colore.
-vuoi una mano?- gli chiedo, vedendo la sua difficoltà nel fare un bel nodo.
-no tranquilla ce l'ho, quasi fatta. Ecco ora va...-si blocca zittendosi, dopo essersi voltato nella mia direzione.
Osservandomi dalla testa ai piedi noto un che di sbalordito nel suo silenzio.
-...molto meglio.
Sei...sei magnifica- riprende incerto, con flebile soffio.
Si avvicina lentamente a me.
Mi prende per i gomiti avvicinandomi al suo petto, con movimento lento e dolce.
Il mio sciocco cuore fa un balzo al contatto.
-sei meravigliosa- mi dice ancora. Sento le mie guance in fiamme.
Continuo a non reagire con sicurezza ai complimenti. Dopotutto mi sono sempre data della brutta fin da piccola.

Abbasso lo sguardo compiaciuta. Una mano liscia mi obbliga a rialzarlo, il suo indice sotto il mio mento fa leva perché lo guardi in volto.
Non dice nulla...mi osserva come per gustarsi questo dolce momento.

È così bella e incantevole.
Questo abito nero le dona molto, definisce la sua vera identità...e la maschera rosso fuoco richiama le fiamme, che ancora ricordo, di quel giorno in mezzo al prato quando era ancora umana.
La sua pelle bianca contorna il colore corvino della stoffa.

Guardo la spalla sinistra dove mesi addietro era comparso il mio simbolo.
Strano che in tutto questo tempo non se ne sia accorta, che sia sparito da tempo ormai?
Meglio così, una cosa in meno a cui pensare e di cui preoccuparsi.
Questo mi solleva, non sarei mai riuscito a trattarla male come ho sempre trattato i miei proxy.
Non me lo sarei mai perdonato.
Nessuna cicatrice ne lascia il segno del passaggio...non vorrei mai lasciare il marchio di dolore che gli ho inflitto, nella sua dolce candida pelle.

Don't forget my eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora