SPECIAL 1/4

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Lente e fredde gocce di pioggia bagnavano tutto ciò che toccavano nella bella Boca Raton, in quel momento deserta, e producevano un leggero rumore quando entravano in contatto con delle superficie di vetro.

In città tutto era allestito e illuminato per la grande festività che era finalmente arrivata, il Natale. Luminarie di ogni colore e dimensione scintillavano in ogni angolo della città, rendendola ancora più allegra di quanto generalmente fosse in quel periodo. Al centro della piazza della città era stato allestito un grande albero di Natale, decorato con tutto ciò che i cittadini volevano donare alla città, sopra le scintillanti decorazioni erano stati appesi dei piccoli fogli che racchiudevano i più sinceri desideri delle persone che popolavano Boca Raton. Desideri di ogni genere riempivano quel maestoso albero, come la pace nel mondo o riuscire a trovare la felicità, tra tutti però due fogli racchiudevano i desideri più sinceri, i desideri di due ragazzi che neppure sapevano di avere avuto la stessa idea.

Voglio che il mio Haz sia felice.

Voglio che il mio niño sia felice.

Mancavano solo sette giorni al grande giorno di Harry e Louis, innamorati e felici come non mai, e tutto era già stato progettato nei minimi dettagli. Louis, da sempre il più serio, responsabile e fanatico dell'ordine tra i due, era stato molto meticoloso e non aveva lasciato nulla al caso come invece voleva fare Harry, non aveva neppure permesso che fosse il ristorante a scegliere la disposizione delle posate. Voleva che fosse tutto perfetto in quel giorno tanto importante.

Più di una volta i due ragazzi si erano trovati in disaccordo su qualche cosa, questi disaccordi li avevano portati più di una volta a litigare ma, anche con l'aiuto dei loro amici erano riusciti a trovare dei punti di accordo e a procedere con i preparativi.

Quella sera, la sera della vigilia di Natale, Harry e Louis preferirono restare a casa loro a godersi qualche momento di tranquillità e di intimità, in vista della caotica giornata che avrebbero vissuto il giorno seguente con i loro amici e la famiglia del liscio. I due avevano cenato con tutta calma e avevano parlato di tutto ciò che passava loro per la mente, come erano soliti fare da sempre.

-"Ti ho fatto la cioccolata calda." Disse il minore mentre entrava nel salotto poco illuminato. Dopo cena i due ragazzi preferirono spostarsi in salotto, dove il camino riscaldava la stanza e illuminava il volto sorridente di Louis, che aspettava il suo futuro marito seduto sul divano bianco con Blue che gli dormiva accanto.

-"Grazie, pasticcino." Rispose Louis e sorrise quando il minore gli fece la linguaccia, per il nomignolo che gli aveva affibbiato. "Dai, vieni qui." Aggiunse e si sistemò meglio sul divano, attento a non far del male al piccolo Blue, e aprì le gambe per far accomodare l'altro tra queste.

Il riccio poggiò le due tazze di cioccolata calda sul tavolo e si sedette sul divano, tra le gambe di Louis, facendo aderire la sua schiena al petto del ragazzo dietro di lui. Subito dopo, Louis, gli cinse la vita con un braccio e gli baciò la tempia.

-"Che buon profumo che hai." Sussurrò Louis e prese una tazza di cioccolata calda.

-"Mi sembra ovvio." Rispose il riccio e si sporse in avanti per prendere l'altra tazza di cioccolata. "È il tuo." Aggiunse e si voltò verso Louis per sorridergli.

-"È bello che tu sappia di me."

-"La mia intera vita ormai sa di te." Disse il riccio e gettò la testa all'indietro, per poggiare la testa sulla spalla del maggiore. "E voglio condividerla con te."

Il più grande bevve un sorso di cioccolata e diede un bacio a stampo al riccio.

-"Solo una settimana e diventerai mio marito." Rispose il più grande. "Non potevo desiderare regalo di Natale migliore." Aggiunse e baciò la punta del naso di Harry.

Harry, però, fece una smorfia e fece schioccare la lingua sul palato.

-"Peccato." Disse e sospirò sconsolato.

Il maggiore aggrottò la fronte.

-"Cosa? Perché?" Gli chiese, preoccupato e allarmato. "Non vuoi più sposarmi?"

Harry ridacchiò e scosse la testa.

-"Non è questo, stupido." Ridacchiò Harry. "È solo che ti ho comprato un regalo di Natale." Disse e strinse la tazza calda tra le mani. "Ma dato che hai detto che sposarmi è il regalo più bello, è inutile dartelo." Borbottò il ragazzo e sospirò nuovamente.

Il liscio spalancò gli occhi e sul suo volto comparve un radioso e ampio sorriso.

-"Dici sul serio?!"

Il minore sorrise e gli accarezzò la guancia arrossata per il calore del camino.

-"Sì, niño, dico sul serio."

-"E allora che cosa aspetti a darmelo?"

-"Sicuro di volerlo vedere?" Replicò il più piccolo. "Non è nulla di eccezionale." Aggiunse. "Solo un piccolo pensiero."

Louis alzò gli occhi al cielo e inclinò la testa da un lato, scocciato.

-"Styles, muovi quel culo e vai a prendere il mio regalo."

Il riccio sghignazzò e poggiò nuovamente la tazza sul tavolino.

-"Vedo che il mio culo resta sempre il tuo argomento preferito." Rispose il riccio e gli fece l'occhiolino, prima di alzarsi e raggiungere l'albero.

-"Sempre, amore." Replicò il più grande e ridacchiò.

Harry sorrise e raggiunse il pomposo albero che insieme avevano decorato, riempendolo di decorazioni di ogni colore ma tutto sommato era davvero un bell'albero. Il ragazzo fece il giro dell'albero e prese una piccola busta nera lucida, per poi tornare dal maggiore.

-"Ecco a te." Disse Harry, sorridente, e si morse il labbro inferiore mentre porgeva all'altro la busta.

Il liscio lo guardò per un momento, subito dopo curioso prese la busta.

-"Che cos'è?"

-"Apri e lo scoprirai."

Louis annuì e, velocemente, scartò la busta. Davanti agli occhi azzurri di Louis c'era una piccola scatola rossa, che sembrava scintillare anche nel buio di quella stanza, il cuore del ragazzo prese a battere all'impazzata mentre apriva la scatola e vide un anello. Non era uno di quei soliti anelli enormi che si vedono nei film, anzi, era un semplicissimo anello di oro bianco con una piccola pietra nera al centro.

-"Quando l'ho visto ho pensato a te. Ho pensato a quanto sarebbe stato bello sulla tua mano, accanto alla fede nuziale." Iniziò a parlare Harry. "Il commesso mi ha spiegato che i diamanti neri sono abbastanza rari e pensavo che una cosa tanto rara, dovesse stare alla mano di una persona ancora più rara." Disse. "Non sarà un anello di fidanzamento ma spero possa piacerti ugualmente." Concluse e si morse il labbro inferiore.

Gli occhi di Louis si stavano riempendo di lacrime mentre stringeva tra le mani tremolanti l'anello.

-"Haz..." Sussurrò. "È bellissimo, Harry, è meraviglioso." Disse e alzò gli occhi lucidi sul riccio.

Il riccio sorrise e si sedette a cavalcioni su di lui. Lentamente prese l'anello e lo mise al dito del maggiore, proprio come avrebbe fatto sette giorni dopo con la fede nuziale.

-"Feliz Navidad, mi amor." Sussurrò e gli diede un bacio a stampo.

-"Eh? Ci sono novità?" Replicò il più grande e aggrottò la fronte.

Harry rise e scosse la testa.

-"Ti ho detto buon Natale, amore."

-"Oh, buon Natale anche a te." Rispose il liscio e sorrise. "Io però non ti ho comprato nessun regalo..." Sussurrò e abbassò il capo dispiaciuto.

Il più piccolo ghignò malizioso, prese il volto del maggiore tra le mani e si leccò il labbro inferiore.

-"Credo però che riuscirai a farti perdonare." Replicò con tono malizioso. "Anche se potrebbe volerci un po'."

Louis si morse il labbro inferiore e lo strinse a lui.

-"Allora meglio iniziare subito."

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now