seventy-six

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Louis aveva sentito il suo cuore spezzarsi dopo la risposta di Harry alla sua domanda, dopo le parole del riccio lui credeva di aver smesso di vivere per un momento. Tutto intorno a lui era scomparso e riecheggiava solo il rumore del suo dolore in quella stanza priva d'amore.

Il liscio avrebbe voluto piangere, urlare e cacciarlo da quella casa ma non ci riuscì, continuava a fissarlo e, nonostante tutto, continuava a pensare di avere davanti agli occhi l'amore della sua vita. Louis avrebbe voluto chiedergli se sarebbero rimasti insieme ma non lo fece, aveva paura della risposta e non ebbe neppure il coraggio di chiedergli se lo amasse. Era certo che sarebbe potuto morire ad una risposta negativa. Lui non poteva accettare che Harry non lo amasse più.

I due restarono in silenzio per un tempo indefinito, gli occhi di Louis erano fissi sul più piccolo mentre questo non riusciva a ricambiare il suo sguardo, si limitava a tenere lo sguardo basso e a sentirsi morire ogni volta che guardava il viso pallido e triste di Louis. Troppo era il senso di colpa, troppa era la consapevolezza di aver ferito quel ragazzo che non voleva più sposare.

Ad un certo punto Harry si alzò, forse stava diventando troppo da sopportare per lui, e uscì da quella camera. Uscì senza sentire le ultime parole di Louis, le ultime parole prima che scoppiasse a piangere.

-"Ti amo, H..."



Erano passati diversi giorni da quando i due ragazzi avevano scoperto di non essere davvero sposati, non lo avevano comunicato ancora a nessuno dei loro amici perché lo avrebbe reso troppo reale. Troppo doloroso.

La situazione in casa era drasticamente cambiata, Harry e Louis si rivolgevano a stento la parole e la sera, nel letto, non si abbracciavano più. Una sera il riccio era, perfino, andato a dormire nell'altra stanza e non aveva sentito Louis piangere perché sapeva di averlo perso.

Il liscio aveva cercato di instaurare un dialogo con il minore ma questo non aveva mai voglia di parlare con lui.

-"Non so ancora che cosa dirti, Louis, non ho ancora una risposta alla tua domande." Gli diceva Harry. "Quindi preferisco non parlarti."

E Louis annuiva, soffrendo senza dire neppure una parola.

-"Haz..." Lo chiamò Louis a voce bassa, come se avesse paura di disturbarlo.

I passi striscianti di Louis lo condussero in salotto, dove c'era il riccio seduto sul divano con la sua macchina fotografica tra le mani e il computer sul piccolo tavolo davanti a lui. "Haz." Lo chiamò di nuovo, alzando di poco il tono di voce.

Il riccio si voltò verso di lui ma nessun sorriso comparve sul suo volto.

-"Che c'è?" Gli chiese, il suo tono non era freddo o distaccato. Era il tono di chi non provava niente ed era quello che faceva soffrire di più il maggiore.

-"I- io sto u- uscendo." Balbettò il più grande e si passò una mano tra i capelli castani ancora umidi per la doccia.

Fuori il cielo di agosto era buio, piccole stelle brillanti illuminavano la città quasi deserta.

-"Stavo pensando di andare a prendere una pizza per cena, se per te va bene." Aggiunse il più grande.

Harry si strinse nelle spalle e annuì.

-"Come vuoi." Gli disse e tornò a concentrarsi sulla sua macchina fotografica.

Il liscio sospirò e si allontanò da lui. Lo aveva perso?

Louis era uscito da circa quindici minuti, Harry non aveva mai lasciato il divano e si costringeva a pensare solo al suo lavoro. Non voleva pensare all'espressione del più grande mentre usciva, non voleva pensare al modo con cui lo aveva rifiutato durante quei giorni. Non voleva pensare neppure che lui e Louis non erano sposati davvero. Non voleva pensare a Louis.

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now