thirty-five

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-"Dico davvero..." Sussurrò Louis. "Perché l'hai fatto?"

-"Perché..." Sussurrò Harry e chiuse gli occhi, stanco e dolorante. "Porque yo creo que te amo." Disse e sbadigliò. "Sì, te amo."

L'aria sembrò svanire dalla stanza poco illuminata quando quelle parole lasciarono le labbra carnose del più piccolo.

Louis boccheggiò per almeno un minuto mentre il suo sguardo era fisso sul ragazzo sdraiato al suo fianco, questo aveva gli occhi chiusi e sembrava non stesse aspettando una risposta a quelle sue parole, l'aria rilassata di chi si era appena tolto un peso dal petto, il riccio si accoccolò al petto del più grande e lasciò che questo lo stringesse con fare incerto.

Il liscio si prese qualche momento per osservare il viso rilassato del minore, non gli disse nulla, lasciò che quelle parole tanto speciali si ripetessero senza fine nella sua mente mentre uno stupido sorriso invadeva il suo volto, il ragazzo lasciò un bacio sulla fronte ferita del riccio quando si rese conto che questo si era addormentato.

-"Dormi piccolo mio, dormi..." Gli sussurrò Louis e lo strinse tra le sue braccia.

Il liscio non aveva mai provato un sentimento del genere prima di quel momento, sentiva di dover proteggere Harry e dopo che gli aveva confessato i suoi sentimenti, il suo amore, quel sentimento era cresciuto ancor di più dentro di lui.

Louis doveva proteggere Harry, doveva proteggerlo dal mondo intero ma non era certo di riuscire a proteggerlo da se stesso.

Per tutta la notte Louis aveva cercato di vegliare sul riccio che dormiva placidamente stretto a lui, un mezzo sorriso accennato sul volto rilassato e le braccia che stringevano la vita del liscio che non riusciva a fare altro che sorridergli e prendersi cura di lui.

Il liscio aveva pensato per molto tempo come avrebbe dovuto comportarsi da quel momento in poi con il più piccolo, questo gli aveva detto di amarlo ma lui non ricambiava quell'amore, ci teneva molto, quello era innegabile, ma non lo amava per niente. Prima che il sonno si impossessa di Louis questo decise che avrebbe fatto finta di nulla, quel discorso sarebbe finito con quella notte.

Quando il sole entrò nella stanza da letto, invasa di candidi colori, il riccio strinse il cuscino del liscio e mugolò qualche parola priva di senso mentre le sue mani tastavano il lato di letto accanto a lui.

Una sensazione di vuoto invase Harry quando si rese conto che era solo in quel letto, in men che non si dica balzò a sedersi al centro del letto e voltò la testa più volte alla ricerca della familiare capigliatura di Louis ma di questo non c'era traccia nella stanza.

-"Louis?" Il minore alzò il tono di voce per permette all'altro, ovunque fosse, di sentirlo ma nonostante ciò non ottenne risposta.

Il minore, decisamente allarmato, in tutta fretta scese giù dal letto, pentendosi però subito dopo di quel gesto perché ebbe un capogiro molto probabilmente dovuto alla ferita che aveva, e corse al piano di sotto nella speranza di trovarci il maggiore.

-"Louis?!" Lo chiamò nuovamente il minore e alzò ancora di più il tono di voce.

Prima che il ragazzo avesse una vera e proprio crisi di nervi la porta di casa si chiuse e dopo pochi istanti un Louis, coperto dal suo pigiama a mezze maniche azzurro, comparve davanti ai suoi occhi e gli sorrise.

-"Haz, ben svegliato." Gli disse e poggiò su un mobile in legno il giornale che stringeva tra le mani. "Buongiorno." Aggiunse sorridente.

Il riccio, senza perdere tempo, gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte a lui, respirando a pieni polmoni il suo profumo.

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now