special

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-"Travis, ti prego calmati!" Gridò, disperato il più grande, mentre cercava di far calmare suo figlio.
-"Niño, por favor!" Esclamò Harry, quasi come se fosse una supplica. "¡Travis está arrancándome todos los pelos!" Gridò il ragazzo e tentò di allontanare la mano di suo figlio, che aveva una forza incredibile per la sua età, dai suoi capelli.
-"La smetti di ripetere che Travis ha i peli?!" Replicò Louis. "Nostro figlio non è una scimmia!"
-"Dannazione, Louis, iscriviti ad un corso di spagnolo!" Gridò Liam mentre tentava di spegnere le fiamme che occupavano l'intero piano cottura.
-"Ragazzi, per favore, calmatevi!" Esclamò Niall mentre il suo sguardo passava da una parte all'altra della stanza. "State spaventando Trav!"
-"Helen ti decidi a toglierti quel dannato costume da pagliaccio?!" Imprecò Louis, mentre il bimbo che stringeva tra le braccia continuava a strillare e tirare i capelli del riccio. "No, Blue, no! Non osare fare ciò che stai facendo! Josh, per favore, fermalo!"
Il ragazzo corse verso il cagnolino per impedirgli di fare pipì sul divano ma era troppo tardi.
-"Troppo tardi." Sospirò il ragazzo e fece per spostarsi ma inciampò nel trenino che aveva appena regalato a Travis, cadendo e beccandosi anche un morso di Clifford, che si era spaventato.
-"Josh!" Gridò Niall e corse dal suo fidanzato.
Il liscio sospirò rumorosamente e scosse la testa.
-"Questa giornata è stato un incubo."
Fu in quel modo che terminarono le ventiquattro ore più assurde delle vite di Harry, Louis e del piccolo Travis.

Quel giorno il sole brillava come non mai nel cielo azzurro di Boca Raton, la primavera era arrivata già da un po' di giorni e gli alberi erano in piena fioritura mentre le giornate si allungavano sempre un po' di più e le strade si riempivano di persone.

Era il 2 aprile e per Harry e Louis quella sarebbe stata una giornata davvero piena di impegni. Quel giorno Travis, loro figlio, avrebbe compiuto un anno e loro due avevano organizzato una piccola festa per l'occasione e invitato i loro amici. Harry aveva proposto di organizzare una festa in grande stile, di fare le cose nel migliore dei modi ma non avevano molto tempo e i loro impegni lavorativi li avevano costretti ad optare per qualcosa di più semplice.
-"Buongiorno amore!" Esclamò, allegro e pimpante, Louis mentre entrava nella stanza del piccolo dove si trovava anche Harry.
-"Abbassa la voce!" Lo rimproverò il riccio, che se ne stava seduto su una poltrona marrone chiaro mentre cullava tra le braccia Travis. "Trav sta dormendo." Aggiunse e abbassò lo sguardo sul piccolo, per assicurarsi che stesse ancora dormendo.
Il più grande sorrise e si avvicinò ai suoi due uomini.
-"Oggi questo scricciolo compirà un anno, ci credi?" Chiese, retorico, il più grande e si sedette sul bracciolo della poltrona. "Sembra ieri il giorno in cui l'abbiamo portato a casa." Aggiunse e accarezzò con un dito il volto del bambino, rannicchiato tra le braccia del suo papà.
-"Ne abbiamo passate davvero tante in questi mesi." Disse Harry. "Ma direi che ne è assolutamente valsa la pena." Aggiunse e sorrise. "Ricordi quando ha fatto i suoi primi passi? Quella sera abbiamo rischiato di romperci tutte le ossa per correre da lui." Ridacchiò.
-"Stava andando verso il camino, dovevamo evitare si facesse male." Rise il liscio. "Adesso non ci resta che aspettare la sua prima parole." Sospirò. "Io sono un po' preoccupato. Non avrebbe già dovuto parlare?"
-"Ne abbiamo parlato con il dottore, ha detto che è normale. Dobbiamo solo avere pazienza." Replicò il più piccolo.
-"Spero succeda presto." Disse Louis, evidentemente a voce fin troppo alta perché Travis, forse disturbato dalle chiacchiere dei suoi genitori, si svegliò e dopo pochi attimi iniziò a piangere e strillare.
-"Oh no." Sospirò esausto il più piccolo. "Ci ho messo tanto per farlo addormentare."
-"Beh, almeno sappiamo che le corde vocali gli funzionano a meraviglia."

La coppia passarono l'intera mattina ad andare avanti e indietro per la città per ritirare tutto il necessario per la festa di quella sera ma i due trovarono dei problemi.
-"Ma che cosa significa che avete dimenticato di preparare la torta per mio figlio?!" Strillò Louis, a dir poco furioso, contro il pasticciere a cui, due settimane prima, avevano ordinato una magnifica torta per il loro piccolo. "Sono venuto due settimane fa a prenotarla e due giorni fa vi ho chiamato per confermare l'ordine!" Esclamò.
-"M- mi dispiace molto." Balbettò imbarazzato l'uomo che gestiva la pasticceria. "Io non so come sia potuto succedere."
-"E adesso io come dovrei fare?! Che cosa dovrei servire ai miei ospiti?! La pappa del cane?!"
-"Louis, calmati." Gli disse Harry, che se ne stava un po' in disparte con il passeggino e Travis che sembrava essere troppo concentrato sui suoi giocattoli per prestare attenzione alle grida. "Così ti sentirai male."
-"Le assicuro che questa è la prima volta che succede una cosa del genere, siamo una pasticceria molto seria."
-"E ovviamente la prima volta doveva succedere proprio a noi." Sbuffò Louis. "Mi ascolti bene, io ritornerò qui oggi pomeriggio alle cinque e voglio trovare la torta con gli aeroplani di zucchero e i dolci che le ho ordinato o, le giuro, finirà malissimo."
-"Ma è già mezzogiorno passato!" Replicò l'uomo.
-"A questo doveva pensarci prima di dimenticare la torta di mio figlio!" Strillò il liscio e si sistemò la giacca. "E buona giornata!" Aggiunse, per poi uscire dalla pasticceria a grandi e rumorosi passi.
-"Buon compleanno, Trav." Sospirò il più piccolo, per poi seguire suo marito fuori dal locale.

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now