nineteen

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Louis aveva trascorso la sua intera vita senza mai sentire il bisogno di avere qualcuno al suo fianco, anche quando aveva una relazione non aveva mai davvero sentito il bisogno di correre dal suo compagno e fargli capire quanto ci tenesse, si era sempre trovato bene da solo e lasciava che fossero sempre gli altri a dimostrargli l'amore che provavano verso di lui, Louis non si era mai neppure preoccupato di non ferire le persone che lo circondavano, sapeva che lo avrebbero sempre perdonato o, nelle peggiori delle ipotesi, a lui non importava di perdere qualcuno.

Louis non aveva mai avuto bisogno di nessuno nella sua vita.

Un giorno però aveva conosciuto un ragazzo folle e pieno di voglia di vivere, lo aveva coinvolto nella sua follia e gli aveva dimostrato che anche lui necessitava di amore nella sua vita, necessitava di amare qualcuno.

Louis non credeva di amare Harry, teneva molto a lui ma non avrebbe mai osato dire che lo amava, ma non riusciva a stare senza di lui, quando non era in giro per casa intento a giocare con Blue o a dormire stretto alla sua bistecca gli mancava, quando il riccio non c'era gli mancava perfino litigare con lui anche per le più piccole cose, gli importava sapere come stesse il più grande e stava male quando lo feriva, non avrebbe mai voluto che il sorriso di Harry si spegnesse e ancor meno se a causa sua.

Louis teneva a Harry.

Il giorno precedente i due ragazzi avevano passato l'intera mattinata sdraiati sul divano, stretti l'uno all'altro a coccolarsi e a scambiarsi teneri baci e carezze, Louis non aveva fatto altro che ripetergli quanto fosse dispiaciuto per come lo aveva trattato la sera precedente, gli aveva spiegato più e più volte che cosa gli era accaduto in ufficio e che il suo nervosismo era dovuto solo a quello, non era davvero arrabbiato con lui e non pensava assolutamente nulla di ciò che gli aveva detto, Harry più di una volta era stato costretto a zittirlo con un bacio che fecero sorridere il liscio, tanto che alla fine il riccio pensò che l'altro parlasse così tanto solo per poter continuare a ricevere i suoi baci.

Nelle prime ore del pomeriggio i due ragazzi furono costretti a separarsi, il riccio aveva un servizio fotografico mentre il più grande aveva delle commissioni abbastanza importanti da svolgere, i due però non avevano smesso di pensare all'altro neppure per un secondo e tanti erano i messaggi che si erano scambiati.

Harry e Louis stavano imparando a non poter fare a meno l'uno dell'altro.

Il sole stava per tramontare nella bella Boca, le strade erano gremite di famiglie e ragazzi che volevano godersi il loro fine settimana, era un venerdì sera come tanti altri ma Louis decise di non voler andare in discoteca come era solito fare, preferiva passare una tranquilla serata con suo marito.

-"Lou sei sicuro di non voler andare in discoteca?" Gli chiese il minore mentre indossava un maglione, non troppo pesante, nero.

Louis, intento ad allacciarsi le scarpe bianche, si voltò verso di lui e sorrise nel vedere le strane espressioni che il minore faceva davanti allo specchio.

-"Sì, Haz, ne sono sicuro." Rispose Louis. "Questa sera preferisco passare una tranquilla serata con te, lontano dalle luci e dal caos di Utopia." Continuò. "Se anche per te va bene, ovviamente." Aggiunse e finì di sistemarsi le scarpe.

Il riccio finì di sistemarsi e saltò sul letto, facendo sobbalzare in avanti il maggiore che rise.

-"Ma ehi." Rise il maggiore e allungò una mano per toccare il braccio dell'altro.

Il riccio avanzò verso di lui e si sedette a gambe incrociate quando fu abbastanza vicino.

-"Certo che lo voglio, niño." Disse sorridente. "Voglio passare una, cento, serate con te." Aggiunse.

Il più grande si morse il labbro inferiore, prese di peso l'altro e lo fece accomodare sulle sue gambe.

-"Sei adorabile, ricciolino." Sussurrò il più grande e gli baciò la punta del naso, prima di prendergli il viso tra le mani e baciarlo.

Il corpo del riccio si ritrovò schiacciato tra il materasso e il corpo tonico del più grande che continuava a baciarlo come se la sua esistenza dipendesse da quello, come se dipendesse da Harry.

-"Lou, Louis..." Lo richiamò Harry tra un bacio e un altro. "Lou, fermati un momento." Aggiunse e poggiò una mano sul petto dell'altro per allontanarlo.

-"Che succede?" Gli chiese, confuso e in parte preoccupato, il liscio.

-"Non avevi detto che volevi uscire?" Chiese ridendo il più piccolo. "Se continuiamo così non credo usciremo." Aggiunse e accarezzò il viso dell'altro che era visibilmente più rilassato.

Louis tirò un sospiro di sollievo quando l'altro finì di parlare, credeva di aver fatto qualcosa di sbagliato che lo avesse messo a disagio.

-"Stupido, mi hai fatto spaventare." Borbottò Louis, fingendosi offeso, e gli colpì giocosamente il braccio. "Comunque hai ragione, andiamo." Aggiunse. "Questo - indicò loro due e il letto - lo continueremo più tardi." Disse con tono malizioso e fece l'occhiolino al minore che rise.

Dopo altri baci i due ragazzi riuscirono ad uscire da quella casa, il riccio era riuscito a convincere l'altro di portare con loro anche Blue che sembrava felice di poterli seguire, i due ragazzi avevano preferito non prendere la macchina e godere delle bellezza di quella città mentre il sole tramontava.

-"Boca è davvero bellissima." Disse il minore, stretto al braccio del liscio.

I due stavano tranquillamente passeggiando tra le strade principali di quella città, il sole era ormai tramontato e il buio iniziava ad impossessarsi di quella città, i lampioni donavano alla zona un aspetto più intimo e tranquillo, le famiglie passeggiavano allegre e Harry non poteva fare a meno di sorridere quando dei bambini si avvicinavano a loro per poter accarezzare Blue, gesto che invece sembrava infastidite il liscio estremamente geloso del suo cane.

-"Hai mai visitato l'intera città?" Gli chiese Louis. "E con questo non intendo solo i luoghi d'interesse consigliati da Google." Aggiunse e lanciò un'occhiata al suo cagnolino che scodinzolava allegro.

-"Avrei voluto ma da quando sono qui mi sono accadute tantissime cose." Rispose il riccio. "E non sono mai riuscito a trovare il tempo per farlo." Concluse.

-"Immagino che ci sia anche io tra le cose che ti sono successe." Replicò il più grande.

-"Tu però sei tra le cose belle." Disse Harry e si alzò sulle punte per lasciare un bacio sulla guancia al maggiore che arrossì.

-"Ruffiano." Borbottò imbarazzato il liscio. "E se un giorno di questi ti portassi io a fare un giro per la città?"

-"Mi piacerebbe molto." Rispose il più piccolo e regalò un radioso sorriso al ragazzo che lo affiancava.

Delle soavi note si diffusero nell'aria piacevolmente fresca di quella sera di inizio aprile, Louis fu il primo tra i due a sentirle un'idea gli balenò nella mente.

-"Ti accompagnerò solo se..." Iniziò a parlare Louis, si allontanò per un momento e sistemò Blue su una panchina, stando ben attento però che potesse vederlo in ogni momento e porse una mano al riccio. "Solo se mi concedi questo ballo." Aggiunse e sorrise.

-"Un ballo?" Ripeté il riccio. "Vuoi ballare con me?"

-"Certo che lo voglio."

Blue abbaiò allegro quando il riccio prese la mano del liscio e iniziò a scodinzolare quando il più grande strinse al suo corpo il minore.

Le note diventavano sempre più chiare, ormai tutti i passanti riuscivano a sentirle chiaramente ma tutti gli altri sparirono quando i due ragazzi iniziarono a volteggiare, in modo abbastanza casuale e anche goffo, su quel marciapiede, sorrisi sinceri e radiosi stampati sul loro volto e i loro cuori battevano all'impazzata all'unisono.

Harry si sentiva al sicuro tra le braccia di Louis, che non facevano altro che stringerlo e il riccio era certo non lo avrebbero mai lasciato andare.

-"Ti voglio bene, babycakes." Disse Louis mentre le ultime note riecheggiavano tra le strade, il riccio ancora stretto tra le sue braccia.

-"Io credo di volerti un po' più che bene."

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now