thirteen

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-"Ciao, dolcezza." Gli disse il ragazzo. "Io sono Edward." Si presentò il ragazzo.

-"Io sono Louis." Rispose il liscio. "E voglio andare a casa con te."

Il volto di Edward si illuminò grazie ad un radioso sorrise e cinse i fianchi del liscio con le mani in una stretta forte.

-"Vedo che vai dritto al punto, non perdi tempo." Disse. "Mi piace."

-"A me, invece, non piace perdere tempo." Rispose Louis mentre guardava lo sconosciuto dritto negli occhi.

I colori delle luci a LED cambiavano continuamente, si riflettevano negli occhi di quel ragazzo e Louis ipotizzò potessero essere davvero belli vista alla luce del sole, senza alcun riflesso a disturbarli, ma non poté fare a meno di pensare a quanto belli invece fossero quelli di Harry, tanto belli quanto particolari, non appena però il ragazzo si rese conto di quel pensiero scosse la testa e tornò a concentrarsi sul ragazzo davanti a lui.

-"Andiamo a casa mia." Disse. "Aspetta un momento però, devo fare una cosa." Aggiunse e si liberò della mani del ragazzo dai suoi fianchi.

-"Sbrigati però." Replicò il ragazzo e ghignò malizioso. "Non mi piace perdere tempo." Aggiunse imitando le parole del liscio poco prima.

Il più grande alzò gli occhi al cielo per quella battuta di pessimo gusto e si fece spazio tra la folla sudata ed eccitata che continuava a muoversi a ritmo della musica che in alcuni punti era a stento udibile, perché coperta dalle urla delle persone; con non poca fatica, il più grande, raggiunse il bancone dei drink e la sua attenzione venne subito richiamata da un ragazzo con una canotta bianca e un giubbotto di pelle nera che stava discutendo con qualcuno, forse quel qualcuno aveva cercato di superarlo nella fila.

«Il solito Haz.» Pensò Louis e scosse la testa.

Seppur controvoglia il liscio smise di guardare Harry e cercò con lo sguardo il suo amico, facilmente riconoscibile per via della sua camicia fluorescente, che per fortuna trovò poco dopo, o meglio fu lui a trovare il liscio.

-"Ehi Lou, vuoi qualcosa da bere?" Gli urlò Liam per farsi sentire dall'amico.

-"No ma devo chiederti un favore." Rispose Louis. "Devi accompagnare Harry a casa, io ho da fare." Gli disse e gettò un'occhiata al ragazzo che lo attendeva.

L'amico lo guardò confuso ma annuì.

-"Ha le chiavi?" Gli chiese.

-"Credo di sì." Replicò il liscio. "In caso contrario può dormire in giardino."

Harry, al bancone dei drink, aveva animatamente discusso con un ragazzo dai capelli viola che aveva cercato in ogni modo di superarlo ma alla fine lui aveva avuto la meglio, trionfante aveva ordinato i suoi drink e li aveva esposti con aria soddisfatta davanti al ragazzo ancora in fila, il riccio era certo lo avesse mandato a quel paese più volte ma lui era occupato a farsi spazio tra la folla ballante per poter raggiungere il divano dove il più grande lo aspettava ma quando lo raggiunse il suo sorriso svanì.

-"Louis?" Sussurrò Harry, pur consapevole che nessuno lo avrebbe sentito, tantomeno il liscio.

Qualcuno alle spalle del riccio gli mise una mano sul braccio e il ragazzo si voltò allegro, rischiando di far cadere i suoi cocktail blu, convinto di trovare Louis ma così non fu.

-"Liam hai visto Louis?"

L'amico si passò una mano tra i capelli e abbozzò un sorriso.

-"Sono venuto proprio per dirti questo." Disse. "È andato via, ha incontrato un ragazzo, e mi ha chiesto di riaccompagnarti a casa." Gli spiegò mentre osservava il volto del riccio incupirsi. "Mi dispiace, Haz." Aggiunse e mise una mano sulla spalla del riccio.

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now