twenty-four

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Louis si sentiva tranquillo quando era in compagnia del riccio, tranquillo come non si era mai sentito in vita sua, tutti i suoi problemi e le sue preoccupazioni passano in secondo piano o, per meglio dire, svanivano del tutto, quando era con Harry riusciva ad essere se stesso senza paura di essere giudicato, quando Louis era con Harry trovava una pace interiore che non credeva potesse esistere, entrava in un mondo tutto suo dove le cose negative non erano accettate, c'erano solo loro in quel mondo, erano loro i protagonisti, non sapevano che cosa sarebbe successo in quel mondo ma vivevano il più possibile ogni momento vissuto in quel modo.

Louis in vita sua credeva di essere stato innamorato solo una volta, del suo ex fidanzato con cui aveva avuto una storia lunga quasi due anni e mezzo ed era finita a causa sua, il liscio si era reso conto di non essere portato per l'amore e aveva preferito lasciare andare quel ragazzo che era tanto legato a lui, aveva preferito distruggere una delle poche cose belle che era riuscito a creare ed era certo di star facendo la stessa cosa con Harry, voleva allontanarlo prima che fosse troppo tardi, non voleva che si innamorasse di lui per poi farlo soffrire, voleva che Harry fosse felice ma per farlo doveva allontanarsi da lui eppure, Louis, non riusciva ad allontanare Harry, sentiva che qualcosa del ragazzo lo attraeva come se fosse una calamita.

Louis sarebbe riuscito ad allontanare Harry?

Erano passati tre giorni da quando Harry aveva perso i sensi, in quei giorni Louis non aveva fatto altro che prendersi cura del riccio, gli era restato accanto per tutto il tempo, aveva perfino chiesto di poter lavorare a casa in quei giorni e di non essere disturbato per nessun motivo, si era anche fatto carico di rimandare gli impegni lavorativi del più piccolo, si era preso cura di Harry e aveva fatto in modo che non gli mancasse nulla, aveva lasciato che si alzasse dal letto solo per andare in bagno e solo una volta gli aveva permesso di scendere in cucina per cenare, di solito era il liscio a portargli la cena in camera ed entrambi cenavano lì.

Harry era seriamente preoccupato per il liscio, si stava affaticando molto per lui e non voleva che finisse per ammalarsi anche lui, gli aveva più volte detto di riposare, che lui stava bene e che la febbre era quasi passata, ma il più grande era molto testardo e ogni volta riusciva a cambiare argomento e a riprendere le sue normali attività senza riposarsi come il riccio invece gli chiedeva di fare.

Anche quella giorno Louis aveva passato la sua giornata a prendersi cura del minore, quel giorno però il riccio riuscì ad ottenere che questo si riposasse accanto a lui e quella sera il più piccolo aveva tutta l'intenzione di aiutarlo nelle sue faccende.

-"Harry devi restare a letto." Disse Louis, le mani sui fianchi e lo sguardo serio mentre guardava il ragazzo che si stava alzando dal letto. "Te l'ho già detto e te l'ha detto anche il dottore."

-"Il dottore me l'ha detto tre giorni fa, mentre io ero privo di sensi." Replicò il riccio. "So per certo però che proprio questa mattina mi ha detto che sto molto meglio, ormai ho solo i decimi di febbre e mi basterà coprirmi bene ancora per qualche giorno." Continuò. "Quindi posso aiutarti a preparare la cena." Aggiunse e si alzò dal letto in cui era stato durante tutti quei giorni.

-"Harry no, non puoi farlo!" Esclamò il più grande e si piazzò davanti a lui. "Non puoi aiutarmi, torna subito a letto!" Aggiunse.

-"Louis puoi anche smetterla di urlare." Replicò Harry e prese una felpa dal fondo del letto, una felpa verde acqua che il biondo gli aveva regalato qualche settimana prima. "Non ho intenzione di restare a letto anche questa sera." Aggiunse. "Quindi rassegnati." Concluse e indossò la felpa che aveva appena preso.

Il liscio sospirò e si passò una mano sul volto.

-"Ti prego, Haz..." Sussurrò. "Non voglio che ti senta male, non stai ancora del tutto bene e preferisco che ti riprenda prima di fare qualsiasi cosa." Concluse. "Torna a letto, te ne prego." Aggiunse.

In quel momento il minore si rese conto di quanto il liscio fosse stanco, grosse occhiaie decoravano il suo volto più pallido del solito, la posizione del ragazzo non era più ferma e sicura come al solito ma bensì si afflosciava su se stesso e tendeva a reggersi a qualcosa quando ne aveva la possibilità, in quei giorni si era dato davvero molto da fare per potergli dare tutte le attenzioni di cui aveva bisogno, per non farlo affaticare, aveva svolto tutte le faccende della casa e allo stesso tempo si era occupato di lui senza mai fargli mancare un qualsiasi tipo di attenzione.

Il più piccolo si avvicinò all'altro e gli prese il viso tra le mani.

-"Louis tu hai fatto tanto per me in questi giorni." Disse. "Lo vedo che sei affaticato, ti sei occupato di tutto per potermi permettere di riposare, ti sei preso cura di me in modo impeccabile, non mi è mai mancato nulla." Continuò. "Ora però lo vedo quanto sei affaticato, sei stanco e sei tu quello che ora ha bisogno di riposare ed è quello che farai. Non ti chiedo di restare a letto tutto il tempo, ti chiedo solo di rallentare un po' i ritmi e di permettermi di aiutarti." Concluse.

Louis inclinò la testa da un lato e lasciò che il minore gli accarezzasse la guancia.

-"Non voglio che tu stia di nuovo male..."

-"E io non voglio che sia tu a stare male." Replicò il minore. "Lascia che ti aiuti te ne prego." Ripeté nuovamente.

Louis sospirò e annuì.

-"Lascerò che tu mi aiuti." Disse. "Ma solo ad una condizione." Aggiunse e alzò lo sguardo per poter guardare il minore diritto negli occhi.

-"Quale?" Gli chiese il riccio e lasciò scivolare una mano sul fianco destro del maggiore.

-"Che non esageri." Rispose il più grande. "Mi aiuterai solo però se mi prometti che non esagerai." Aggiunse. "Ci stai?" Chiese.

Harry sorrise dolcemente e annuì.

-"Ci sto." Sussurrò per poi avvicinare il suo viso a quello del maggiore. "Ahora pero quiero un beso." Ordinò e prima che l'altro potesse rispondere lo attirò a lui e fece unire le loro labbra.

Le braccia di Louis scesero a circondare il bacino del più grande, si alzò in punta di piedi e cinse la vita del minore con le gambe quando questo lo prese di peso e lo strinse a lui.

-"Perché sei così tanto preoccupato che io stia bene?" Gli chiese Louis dopo aver interrotto il loro bacio,  ancora stretto tra le braccia e le gambe del minore.

-"Perché io ti a..." Stava per rispondere il riccio ma si bloccò per un colpo di tosse.

-"Passato Haz?" Gli chiese il più grande dopo qualche secondo e l'altro annuì. "Perché tu mi a?" Lo incitò a continuare.

-"Perché io ti adoro."

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now