fifty-four

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"Perché ti amo." Disse Louis e il suo cuore perse un battito quando vide la reazione dell'altro.

La maschera d'odio del riccio vacillò per un momento, lasciando spazio allo stupore. Forse involontariamente ma per un momento le sue labbra si piegarono all'insù e le sue guance si colorarono di una leggera sfumatura di rosso.

-"C- che cosa hai detto?" Balbettò il ragazzo e ingoiò a vuoto.

Il più grande si passò una mano tra i capelli e avanzò di qualche passo verso di lui, abbastanza per far incontrare i loro occhi.

-"Ho detto che ti amo." Rispose. "Ti amo, Harry."

Il sorriso appena accennato e il rossore sulle guance di Harry svanirono presto, la sua maschera di indifferenza ritornò più accentuata che mai.

-"Problemi tuoi." Disse Harry e, con un solo rumoroso colpo, chiuse la porta lasciando fuori Louis.

Il liscio appoggiò una mano contro la superficie in legno riverniciata, come se sperasse di far pena a questa e che decidesse di aprirsi. Delle lacrime solitarie gli rigarono il viso e Louis sentì il suo cuore rompersi.

Era quello che aveva provato Harry quando lo aveva visto a letto con un'altra persona? Si era sentito svuotato e distrutto come si sentiva lui in quel momento?

-"Harry..." Sussurrò Louis e indietreggiò come se quella porta iniziasse a scottargli la mano. "Non voglio perderti..." Aggiunse ma sapeva che nessuno lo avrebbe ascoltato.

Delle domande balenarono nella testa di Louis, domande che gli tolsero il respiro e gli fecero venire la voglia di scoppiare a piangere come aveva fatto poco prima a casa sua.

Harry aveva smesso di amarlo?

Aveva del tutto perso Harry?

Era tutto finito?

Harry si era sentito male dopo aver chiuso la porta e aver impedito a Louis di continuare a parlare.

-"Problemi tuoi." Gli aveva detto ma, in realtà, tutto ciò che voleva fare era correre ad abbracciarlo e ringraziarlo per avergli finalmente detto che cosa provava.

Harry continuava a ripetersi che era tutto finito eppure non riusciva ad accettarlo. Louis aveva fatto tanto per lui e non c'era un solo posto di Boca, di lui stesso, che non gli ricordasse il liscio. Lo aveva ferito e tradito, non poteva negarlo, ma davvero meritava come lo stava trattando?

Forse avrebbe potuto dargli una seconda possibilità, in fondo come gli aveva detto Helen per lui era tutto così nuovo ed era spaventato, gli aveva anche detto che avrebbe commesso molti sbagli e lui aveva promesso di restare ma al primo era corso via e gli aveva chiuso la porta in faccia.

Erano passati due giorni da quando il liscio si era presentato a casa di Harry, in quei due giorni il più piccolo non aveva avuto notizie dell'altro. Aveva smesso di mandargli messaggi e non lo aveva neppure visto in giro, Louis sembrava essere scomparso dal mondo o forse solo dal suo mondo.

Harry si passò una mano tra i capelli mentre attraversava la strada, in quel momento deserta, si sistemò lo zaino di ecopelle nera sulla spalla e pensò a quanto fosse bello quando Louis andava a prenderlo a lavoro. In quel momento invece il riccio stava facendo ritorno, dopo una giornata estenuante passata a supplicare i modelli di collaborare, in una casa che di casa non aveva nulla.

Non aveva nulla di Louis.

-"Harry! Harry!" Urlò qualcuno poco distante dal riccio.

Il minore aggrottò la fronte, strinse la mano sul suo zaino e si guardò intorno alla ricerca della persona che lo aveva chiamato, era una voce maschile e di quello ne era certo.

-"Ehi, Harry!" Continuò ad urlare la voce ma questa volta il riccio riuscì a vedere la voce a cui apparteneva.

Una massa di capelli biondi si spostavano a destra e sinistra, incorniciavano un viso davvero bello e con grandi occhi chiari.

Niall.

-"Ehi, Niall." Disse il minore e alzò una mano per salutare il ragazzo che aveva imparato a definire amico. "Che bello vederti." Aggiunse e sorrise, per la prima e spontanea volta dopo giorni che gli parvero infiniti.

Niall, affannato e in lotta con la sua borsa a tracollo nera probabilmente con i libri dell'università, lo raggiunse e lo strinse in un abbraccio.

-"Credevo che non ci saremmo mai più incontrati." Disse.

Harry chiuse gli occhi per un momento, per bearsi della sensazione che provava a contatto con qualcuno che teneva a lui.

-"Non vedo perché non dovremmo mai più vederci." Commentò il ragazzo.

Niall sciolse quel contatto, contro la volontà del riccio, e si passò una mano tra i capelli con fare nervoso.

-"Beh, sai, d- dopo quello che è successo c- con..." Si bloccò il ragazzo e abbassò il capo dispiaciuto.

-"Con Louis." Sospirò il più piccolo. "Puoi dirlo, non morirò fulminato sentendo il suo nome." Aggiunse e sforzò di sorridere. "Ti va se ci sediamo?" Propose il ragazzo. "Non mi sembra una buona idea restare fermi nel bel mezzo della strada."

-"Sì, certo." Annuì l'amico e si diresse verso una panchina sistemata sul marciapiede alla loro destra.

-"Come stai?" Gli chiese Niall quando entrambi si misero comodi sulla panchina.

-"Sono stato meglio ma non mi lamento." Rispose il riccio e sospirò. "E tu?"

-"Io sto bene."

-"E con Josh come va?"

Niall sobbalzò nel sentir pronunciare quel nome, il suo cuore iniziò a battere all'impazzata e le sue mani iniziarono a sudare.

-"J- Josh?" Ripetè il ragazzo e ingoiò a vuoto. "C- come dovrebbero a- andare le cose con lui?" Balbettò. "È s- solo un mio a- amico..." Concluse non troppo convinto.

Harry abbassò il capo e accennò un sorriso.

-"Credo di saper riconoscere un'amicizia da una relazione appena iniziata." Disse. "E quella che hai con Josh rientra più nel secondo caso." Aggiunse e voltò la testa per guardare l'amico visibilmente agitato.

-"I- sono fidanzato c- con Tara." Cercò di controbattere l'amico.

-"Non sei innamorato però." Replicò il riccio. "E neanche attratto da lei." Aggiunse. "Lo sei però da Josh, l'ho notato sai. Ho visto come lo guardi, come ti preoccupi per lui e il modo in cui lui ti stringe. Ho visto come vi guardate e, dammi retta, due amici non lo fanno." Continuò. "Puoi mentire a me, Niall, non te ne farò una colpa ma non mentire a te stesso." Concluse e allungò una mano sulla gamba del ragazzo.

Niall si prese il capo tra le mani e sospirò.

-"È così palese?"

-"È molto palese."

-"Tara però non lo merita..." Sussurrò il ragazzo. "Lei tiene davvero a me e non voglio farla soffrire."

-"Tara è una bel... - il ragazzo si bloccò - una brav... - si bloccò una seconda volta e sospirò - insomma Tara è una ragazza e troverà qualcuno che tenga davvero a lei." Disse Harry. "Non merita però che tu le menta." Aggiunse. "E nemmeno tu meriti di rimanere bloccato in una relazione che non vuoi."

-"E se fosse sbagliato ciò che c'è tra me e Josh?" Replicò il ragazzo.

-"Ti rende felice?" Gli chiese il riccio e l'altro annuì. "Allora non è sbagliato. Se ti rende felice non è sbagliato."

Niall lo guardò per qualche secondo prima di rispondere.

-"Anche Louis ti rendeva felice." Disse. "Eppure guardati ora."

-"Ora mi guardo ma non definisco sbagliato ciò che c'è stato tra di noi." Rispose il più piccolo. "Mi ha ferito ma non mi pento di averlo vissuto e neppure del dolore che ora sto provando."

-"Se tornassi indietro rifaresti tutto? Ti innamoreresti ancora?" Gli chiese Niall.

-"Sì." Annuì Harry. "Mi innamorerei altre mille volte di Louis perché lui è il mio Louis." Disse. "Nonostante tutto è il mio Louis."

Married? | l.s. ♛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora