twenty-seven

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Louis aveva sempre pensato di essere una persona abbastanza coerente, era certo delle sue scelte e faceva sempre di tutto per rispettarle, era testardo ed era difficile fargli cambiare idea, raramente accettava consigli, ancor più raro era che li chiedesse, preferiva commettere i suoi sbagli da solo senza poi doversi ritrovare ad incolpare altre persone e a pensare che cosa sarebbe successo se avesse seguito la sua testa e non quella dei suoi amici, Louis era anche egoista, pensava a se stesso in ogni momento, per lui non c'era persona più importante, in ogni situazione pensava a come lui poteva stare bene, non gli importava ferire le persone, nella vita di Louis esisteva solo lui ed era felice di ciò, stava bene e poteva stare bene anche da solo, non aveva bisogno di altre persone, lui era completo.

Quando però nella sua vita era entrato, potente come un uragano, Harry, tutto era cambiato, pian piano aveva capito di aver bisogno di qualcuno tanto folle e pieno di voglia di vivere come lo era il riccio, aveva capito di aver sempre più bisogno di voltarsi e trovare al suo fianco Harry, notte dopo notte si soffermava sempre un po' più a lungo a guardare il ragazzo che gli dormiva accanto, si chiedeva da dove venisse e gli sarebbe piaciuto chiedergli di raccontargli tutta la sua vita in Argentina, voleva sapere di più di lui, gli sembrava di non conoscerlo mai abbastanza, non ne aveva mai abbastanza di lui.

Per quanto Louis potesse stare bene da solo, non poteva stare bene senza Harry.

Aprile era ormai agli sgoccioli, le visite degli ufficiali diventavano sempre più frequenti ma si svolgevano senza troppi problemi, i due ragazzi riuscivano a fingere di essere felicemente sposati senza troppe difficoltà, anche se non erano più tanto certi di stare ancora fingendo però erano troppo timidi e testardi per poterlo dire all'altro, proprio il giorno precedente i due ragazzi avevano ricevuto l'ennesima visita ma era durata poco e loro erano più che soddisfatti del risultato ottenuto.

Era passata una settimana dal compleanno di Helen, il liscio aveva ripreso i contatti con i suoi amici, la ragazza era pronta a fare una statua al suo amico per la risposta che aveva dato a Tara, tranne che con Tara ma a lui sembrava non importare più di tanto, pensava davvero le parole che aveva detto, lui la rispettava solo perché era la fidanzata di Niall ma non poteva accettare che questa mancasse di rispetto a suo marito; i due ragazzi erano costantemente immersi nel lavoro ma trovavano sempre un po' di tempo da dedicarsi, erano tanti i messaggi che si scambiavano quotidianamente e ancor di più le coccole quando la sera si ritrovavano a casa, le cose tra di loro stavano decisamente andando bene e questo spaventava Louis che non era abituato a tutte quelle attenzioni.

Il fastidioso trillare della sveglia si diffuse nella stanza illuminata dal sole che penetrava tra le tende chiare, dopo pochi istanti Louis, sveglio come non mai, allungò una mano per spegnere l'aggeggio meccanico e si voltò leggermente per guardare il ragazzo che gli dormiva accanto, avvolto tra le lenzuola bianche.

-"Haz." Lo chiamò Louis e gli scostò i capelli dal viso. "Haz, svegliati." Aggiunse.

Il riccio mugolò qualche parola a caso sottovoce e aumentò la sua presa sul bacino nudo del maggiore.

-"Io ho sonno." Borbottò e nascose la testa sul petto nudo dell'altro.

Il più grande sorrise dolcemente e abbassò una mano per poter accarezzare la schiena nuda del riccio.

-"È tardi, dobbiamo andare." Rispose il ragazzo.

Harry, per tutta risposta, fece avvicinare ancora di più i loro corpi nudi e fece intrecciare le loro gambe.

-"Che ore sono?" Gli chiese con la voce impastata di sonno e aprì gli occhi per guardare l'altro che gli stava sorridendo.

-"Sono le sette e mezzo, piccolo." Rispose il liscio mentre continuava ad accarezzargli la schiena nuda.

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now