sixty-six

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Le labbra di Ben si poggiarono sopra quelle di Harry senza che questo neanche se ne rendesse conto, tutto ciò che aveva notato erano le mani calde e sudaticce di Ben che si poggiavano sulle sue guance prive di colore e dopo soli pochi istanti si era ritrovato a baciare una persona che non voleva. O almeno credeva di non volerlo.

Quando si ritrovò a baciare quell'uomo che era stato tanto importante, qualcosa scattò dentro di lui e, in modo quasi meccanico, le sue mani andarono a cingere la vita definita di Ben.

Quel bacio perse ogni dolcezza ben presto, le loro lingue giocavano a rincorrersi nelle loro stesse bocche e quando si incontravano davano vita a qualcosa di unico. Ben lasciò il viso del riccio per cingergli la vita e prenderlo di peso, lo fece sedere sul muretto dove poco prima era seduto lui stesso e si sistemò tra le sue gambe. Le mani di Harry finirono sulle spalle quasi del tutto scoperte del suo ex e gli circondò i fianchi con le gambe.

Ben ghignò soddisfatto e attirò il corpo del più piccolo più vicino al suo, le sue mani scivolarono sui glutei del riccio e a quel gesto, Harry, sobbalzò e si rese conto di che cosa stesse succedendo.

"Ma che sto facendo? Io amo Louis!" Pensò il riccio e rimase quasi inorridito da se stesso. Harry allontanò il suo viso da quello di Ben e lasciò che le sue gambe ricadessero sulla strada, interrompendo ogni contatto da parte sua con l'altro.

-"Che ti prende?" Gli chiese Ben e aggrottò la fronte.

Il riccio allontanò le mani dell'altro da lui e balzò giù dal muretto.

-"Non posso farlo..." Sussurrò il riccio, a voce tanto bassa da non permettere all'altro di capire neppure una parola. Il ragazzo indietreggiò e si allontanò dall'altro che lo guardava confuso.

-"Che cosa hai detto?"

Harry fece ancora qualche passo all'indietro e scosse la testa.

-"Non posso, Ben, non posso." Disse, questa volta con tono di voce più alto. "Io sto con Louis." Aggiunse.

Ben fece per raggiungerlo e prendergli la mano ma il riccio era già lontano.

Louis era seduto in cucina, stava digitando suo tasti del sul suo computer portatile per completare l'articolo che gli era stata richiesto per un sito web, la testa gli doleva anche se leggermente e continuava a pensare a Harry. Continuava a pensare a quel ragazzo che, da quando l'aveva visto per la prima volta, era al centro di tutti i suoi pensieri ed era a lui che dedicava ogni suo sorriso. Si domandava che cosa stesse facendo, se Ben lo stesse trattando bene, si domandava dove fossero e, soprattutto, se sarebbe tornato da lui.

Mentre l'ennesimo sospiro lasciava le labbra, la porta di casa si aprì provocando un rumore più forte del normale e facendo sobbalzare il maggiore che iniziò a pensare al peggio.

-"Louis?!" La voce del minore riecheggiò forte e chiara nella casa. Louis sospirò sollevato e si portò una mano sul cuore che stava battendo all'impazzata. "Louis dove sei?!" Continuò ad urlare il minore e chiuse la porta con un tonfo.

-"Sono in cucina!" Rispose Louis e salvò il progetto che stava scrivendo.

Dopo soli pochi istanti i passi pesanti del riccio lo raggiunsero.

-"Che succede?" Gli chiese Louis, in parte preoccupato, quando vide il suo volto accaldato e con una strana espressione stampata sul volto.

Il riccio non rispose, si limitò a correre da lui, a prendergli il viso tra le mani e a baciarlo.

Louis, in un primo momento, rimase sorpreso da quel gesto ma dopo poco si rilassò e rispose a quel bacio. Gli mancava baciarlo. Lasciò che le sue mani andassero a giocherellare tra i capelli del riccio mentre questo lo prendeva di peso e lo faceva sedere sul tavolo, spostando il computer su una delle sedie.

-"Haz..." Sussurrò Louis dopo una quantità indefinita di minuti passati a baciarsi. Il riccio si era sistemato tra le sue gambe e lo stava stringendo possessivamente a lui. "Haz..." Riprovò.

-"Zitto e baciami." Borbottò il riccio e gli morse il labbro inferiore. Le sue mani andarono a stringere più forte i fianchi del maggiore facendolo gemere di dolore.

-"Harry mi stai facendo male!" Esclamò il più grande e cercò di divincolarsi dalle sue braccia.

Harry sgranò gli occhi nel sentire quelle parole, in quel momento si rese conto di tutto ciò che era successo. Si rese conto del bacio di Ben, di lui che correva da Louis per dargli tutto il suo dolore, di lui che faceva del male a Louis.

Un singhiozzò lasciò le sue labbra e, quasi come se tutto il peso degli avvenimenti gli fosse ricaduto sulle spalle, si accasciò sul pavimento con le ginocchia strette al petto.

-"Ehi, nonono." Disse il più grande e lo raggiunse, sedendosi sul parquet accanto a lui. "Non piangere, te ne prego." Aggiunse e lo avvolse tra le sue braccia. "Babycakes, non piangere, per favore..."

Harry si strinse tra le sue braccia e lasciò che le sue lacrime bagnassero la canotta bianca del maggiore.

-"M- mi dispiace..." Singhiozzò Harry. "M- mi dispiace tanto..." Continuò e lo strinse un po' più forte. "I- io non v- volevo..."

Il liscio lo strinse più forte.

-"Shh..." Gli stampò un bacio tra i capelli. "Non piangere, amore." Aggiunse. "Che cosa non volevi? È successo qualcosa?"

-"B- Ben..." Continuò a singhiozzare il più piccolo. "L- lui... T- tu avevi r- ragione." Cercò di dire. "L- lui mi ama a- ancora..." Spiegò.

Louis sospirò e gli stampò un bacio sulla tempia.

-"E tu?" Gli chiese Louis. "E tu che cosa gli hai detto?" Chiese cercando di usare un tono di voce più dolce, non voleva spaventarlo o farlo piangere ancora di più.

-"I- io..." Balbettò il riccio, improvvisamente a difficoltà. Doveva dirgli che cosa era successo? Doveva dirgli del bacio che lui aveva ricambiato? "I- io gli ho detto che sto con te, che amo te e... e me ne sono a- andato..." Rispose, decidendo di omettere il bacio e raccontargli solo ciò che era successo dopo.

Il più grande tirò un sospiro di sollievo e gli accarezzò i capelli.

-"Va tutto bene, Haz." Gli sussurrò e gli stampò un bacio sulla guancia arrossata e bagnata. "Va tutto bene, sei qui con me." Aggiunse. "Siamo a casa nostra."

Harry tirò su con il naso e alzò il viso per guardarlo.

-"Yo quiero estar contigo, Louis." Disse. "Quiero estar contigo, a nuestro casa, quererte cada día que viviremos junto." Aggiunse. "Quiero vivir y quiero amarte, Louis." Concluse.

Louis gli sorrise e gli asciugò il volto.

-"Non so che cosa tu abbia detto." Rispose. "So però che ti amo." Aggiunse e gli toccò la punta del naso con l'indice. "Ti amo, mio piccolo raggio di sole."

Married? | l.s. ♛Kde žijí příběhy. Začni objevovat