thirty

663 39 2
                                    













-"Louis." Lo chiamò Harry, prima che l'altro potesse replicare.

-"Dimmi, Harry." Rispose con tono freddo il liscio.

Dov'era finito quel Louis con cui era entrato nel bar?

-"È tardi." Disse il più piccolo. "Dovremmo andare a cena." Aggiunse.

Louis fece una smorfia che l'altro non seppe decifrare e fece schioccare la lingua sul palato.

-"Ti dispiace se rimandiamo?" Chiese Louis. "Questa sera non ho tanta voglia di andare fuori a cena." Aggiunse.

Il riccio abbassò la testa dispiaciuto e annuì debolmente.

-"D'accordo." Sussurrò. "Almeno possiamo tornare a casa?" Chiese.

-"Se vuoi torna tu a casa." Replicò il più grande. "Io resto ancora un po' qui con Stan." Aggiunse e sorrise al ragazzo che stava attento alla loro conversazione. "Tanto hai le chiavi, no?" Chiese.

Harry serrò i pugni.

-"Sì, ho le chiavi." Disse e si alzò dalla poltrona. "Stan ti direi che è stato un piacere conoscerti ma mi hanno insegnato a non mentire, quindi eviterò." Aggiunse. "Buonanotte." Concluse e girò i tacchi per andare via.

-"Sai Louis, credo che dovremmo uscire insieme più spesso." Fu l'ultima cosa che il riccio sentì prima di uscire dal locale.

Se solo avesse potuto, Harry avrebbe incenerito entrambi i ragazzi con lo sguardo in quello stesso momento.

"Harry è un mio amico." Aveva detto Louis prima di smettere di degnarlo di una qualsiasi attenzione, prima di ignorarlo totalmente e non preoccuparsi che potesse stare male nel sentire i suoi racconti dei bei momenti passati con Stan.

Il riccio, per la prima volta da quando conosceva Louis, si era sentito di troppo in sua presenza ed era una sensazione davvero brutta, sperava di non riprovarla mai più e sperava anche che Stan non intralciasse quel loro rapporto tanto bello che si stava creando.

Il riccio aveva camminato a passo svelto tra le strade di Boca che iniziavano a riempirsi di fiori, maggio era ormai alle porte, voleva allontanarsi il prima possibile da quel bar, da Stan e anche da Louis, sentiva il sangue ribollirgli nelle vene e la rabbia dargli alla testa, aveva atteso tanto il momento in cui avrebbe di nuovo potuto passare una serata tranquilla da solo con Louis ma questo aveva preferito piantarlo in asso e trascorrere la serata con il suo ex fidanzato a ricordare i bei momenti passati insieme e il riccio credeva di sapere come sarebbe finita quella serata tra i due, sapeva anche che l'unico a soffrire sarebbe stato lui.

Erano le undici e mezzo di sera passate quando Harry, seduto sul divano bianco a mangiare delle patatine, sentì la porta di casa aprirsi, non ci mise molto a riconoscere il profumo di Louis e tirò un sospiro di sollievo quando gli unici passi che sentì avvicinarsi a lui erano quelli del liscio, il ragazzo non era tornato con Stan come temeva ma ciò non escludeva che tra di loro potesse essere successo qualcosa.

-"Ehi, Haz." Lo salutò Louis non appena entrò in salotto con uno stupido sorriso stampato sul volto. "Non pensavo fossi ancora sveglio." Aggiunse e si appoggiò con le mani sullo schienale del divano.

-"Se ti dà fastidio e questa sera non ti va di vedermi in giro per casa posso andare a dormire." Replicò acido il riccio. "Tanto si fa sempre quello che vuoi tu."

Il più grande aggrottò la fronte, fece il giro del divano e si sedette sul tavolino davanti al divano bianco.

-"Haz è successo qualcosa?" Gli chiese, con tono sinceramente preoccupato, e inclinò la testa da un lato.

Married? | l.s. ♛Donde viven las historias. Descúbrelo ahora