seventy-three

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Louis sentì il sangue salirgli alla testa mentre osservava Ben andare via con un sorriso soddisfatto stampato sulle labbra. Se solo Harry non lo stesse stringendo tante forte, Louis, sarebbe andato da lui e gli avrebbe cancellato quel sorriso dal volto a suon di pugni.

Fin dalla prima volta che lo aveva visto il liscio si era chiesto chi quel tipo credesse di essere, per lui era solo un pallone gonfiato che necessitava di qualche lezione e gli sarebbe piaciuto essere lui a dargliele.

-"Fossi in te mi domanderei che cosa prova Harry per me, perché ti assicuro che nei suoi occhi mi sembra che il passato non sia mai passato." Gli aveva detto e Louis avrebbe tanto voluto colpirlo per evitare che dicesse altre assurdità di quel genere.

Chi era lui per mettere in dubbio che l'amore di Harry nei suoi confronti non fosse vero?

L'ex che l'ha baciato mentre stava con te, gli ricordò il suo subconscio facendolo imprecare mentalmente e facendogli venire voglia di colpirsi da solo.

Lui sapeva che Harry lo amava, lo amava moltissimo, e sapeva anche che insieme stavano benissimo. Sapeva anche però che Ben era una persona importante per il riccio, una persona che non avrebbe mai cancellato del tutto della sua vita e che, per lui, avrebbe sempre significato qualcosa. Soprattutto sapeva che Harry avrebbe sempre provato qualcosa per Ben, nonostante il loro amore.

Louis lo sapeva. Lo sapeva ma era disposto ad accettarlo?

Dalla visita, assolutamente non gradita, di Ben la situazione era diventata molto più pesante da sopportare. Harry aveva provato a fare delle battute, a smorzare quella tensione ma Louis sembrava ignorarlo e quando non lo ignorava gli lanciava delle occhiatacce per niente carine.

Era evidente che Louis fosse di cattivo umore, che la loro bolla felicità fosse esplosa e ne stavano pagando le conseguenze.

Ancora una volta Ben era riuscito nel suo intento.

-"Lou?" Lo chiamò il minore, per quella che doveva essere la quinta volta in meno di due minuti, con voce titubante.

I due ragazzi si erano spostati sotto all'ombrellone, era ora di pranzo e la spiaggia si era quasi del tutto svuotata tra chi era andato via e chi, invece, aveva preferito mangiare fuori dalla spiaggia. Louis se ne stava seduto il più lontano possibile dal riccio, lo sguardo perso verso il mare e l'espressione distratta mentre ignorava la voce di Harry.

-"Lou mi puoi rispondere?"

-"Che vuoi?" Borbottò Louis. "Vuoi che ti passi il sale?" Chiese.

-"Louis neanche c'è il sale."

-"Siamo al mare, l'acqua è piena di sale."

Il riccio sospirò e scosse la testa.

-"Possiamo parlare?" Gli chiese.

-"Io non ho nulla di cui parlare." Replicò il più grande.

-"Louis, ti prego." Rispose Harry e si portò una mano sulla fronte, improvvisamente la testa iniziava a fargli male. "Ho notato che da quando Ben è andato via tu hai cambiato umore." Disse.

Il liscio serrò i pugni.

-"Non nominare il nome di quello lì." Ringhiò il ragazzo. "Non farlo, Harry, non osare farlo."

-"Se non vuoi che lo faccia allora parlami." Replicò il più piccolo. "Non mi evitare." Aggiunse e la sua voce suonò come una supplica.

-"Non ti sto evitando."

-"E il non voler parlare con me come lo definisci?"

Louis sbuffò e per la prima volta, da quando Ben era andato via, guardò il riccio.

-"Che cosa dovrei dirti?!" Replicò il ragazzo agitato. "Che Ben mi dà sui nervi?!" Aggiunse. "Che vorrei non vederlo mai più o che mi dà fastidio vedere che ti gira intorno?!" Continuò. "Vuoi che ti dica queste cose?!" Sbottò.

Il riccio abbassò lo sguardo e spostò un po' di sabbia da un piede all'altro. Non voleva che Louis soffrisse ancora a causa sua e di Ben.

-"Io ho cercato di mandarlo via..." Sussurrò il ricco.

-"E non hai avuto un risultato positivo."

-"Non è colpa mia..."

-"E allora di chi è la colpa, Harry?" Replicò il più grande. "È forse mia la colpa?"

-"Non sto dicendo questo..." Rispose sottovoce Harry, mantenendo lo sguardo basso.

-"Ci mancherebbe altro!" Esclamò il liscio. "Perché ti ricordo che Ben è il tuo ex e sei tu la persona che gli ha dato false speranze." Aggiunse. "Sei tu quello che l'ha baciato e l'ha nascosto a suo marito, dando ancora più importanza all'accaduto, e gli ha anche creduto quando si è inventato la prima bugia che gli era passata per la mente." Continuò. "E, per finire, sei sempre tu quello che non riesce a dirgli addio ma che, anzi, continua a ripetergli quanto importante sia." Concluse e incrociò le braccia al petto nudo.

Il più piccolo si sentiva male mentre ascoltava le parole pronunciate con tanto dispiacere dall'altro. Sapeva di aver sbagliato, lo sapeva bene, e sperava che Louis potesse perdonarlo ma non immaginava che gliele avrebbe rinfacciate in quel modo, alla prima discussione. I due stavano trascorrendo una bella giornata, come avevano fatto a rovinarla in quel modo? Come erano finiti quasi a gridarsi contro?

-"Louis, mi dispiace..." Sussurrò il più piccolo. "I- io non v- volevo..." Balbettò e, all'improvviso, sotto lo sguardo del maggiore si sentiva piccolo come un bambino che aveva appena commesso uno sbaglio.

-"Tu non volevi che cosa?" Replicò Louis. "Non volevi rivedere Ben o non volevi dargli false speranze?" Continuò. "O forse non volevi tradirmi?" Aggiunse e assottigliò gli occhi. La sua voce era colma di rabbia, i pugni serrati e il volto ridotto ad una maschera d'odio.

Il riccio a quel punto non riuscì a trattenersi, un sonoro singhiozzo lasciò le sue labbra e fu tanto rumoroso da attirare l'attenzione di un bambino che stava passeggiando poco distante.

-"M- mi d- dispiace..." Singhiozzò il riccio e si coprì il volto con le mani, mentre delle lacrime gli rigavano il volto pallido.

Solo quando ascoltò i singhiozzi dell'altro il più grande si rese conto di aver sbagliato, in fondo Harry aveva davvero provato a mandarlo via. Velocemente il ragazzo si alzò dalla sua sedia e raggiunse l'altro, per poi inginocchiarsi davanti a lui.

-"Ehi, nonono, non piangere Haz." Gli disse e gli prese le mani, mostrando il viso rigato dalle lacrime. "Mi dispiace, mi dispiace davvero." Aggiunse. "Ho esagerato a dire quelle cose ma Ben mi manda fuori di testa, la sua sola presenza mi irrita. Non dovevo però prendermela con te." Continuò. "Mi dispiace, Haz."

Harry singhiozzò ancora una volta, mentre una nuova lacrima lasciava i suoi occhi, e strinse le mani del maggiore.

-"No estás enfadado conmigo?"

-"Haz lo sai che non ti capisco quando parli in spagnolo." Disse il maggiore e gli asciugò il volto.

-"Non sei arrabbiato con me?" Gli chiese Harry e tirò su con il naso.

Il liscio abbozzò un sorriso e scosse la testa.

-"No, cucciolo, non sono arrabbiato con te." Rispose. "Ho sbagliato a dirti quelle cose."

Il più piccolo annuì e si asciugò gli occhi.

-"Non volevo che la nostra giornata si rovinasse in questo modo..."

Louis sorrise e si sporse in avanti per lasciargli un bacio a stampo.

-"Nulla è rovinato." Disse. "Fino a quando tu sarai con me, babycakes, nulla è rovinato davvero."

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now