forty-seven

694 34 1
                                    













Da piccolo Harry non aveva vissuto molti momenti felici, i suoi genitori non facevano altro che litigare e ad un certo punto rinchiudersi nella sua stanza smise di essere un buon modo per allontanarsi da loro, un giorno le grida diventarono più forti e una misera porta non poteva allontanarle da Harry.

Il riccio aveva visto i suoi genitori odiarsi, tradirsi e, infine, separarsi, entrambi gli avevano detto che l'amore era la cosa più brutta che ci fosse, gli avevano consigliato di non innamorarsi mai, di sposarsi solo per interesse. Harry però non aveva mai creduto alle loro parole, chiuso nella sua stanza in Argentina pensava a quanto sarebbe stato bello avere una famiglia tutta sua, condividerla con una persona che amava, perché per lui l'amore era il centro del mondo, l'unica arma contro il male.

E lo pensava ancora, Harry continuava ad amare l'amore. E amava anche Louis.

Louis era diventato il suo amore.

Louis era la persona che non aveva mai pensato di trovare, non pensava neppure di poter amare uno come lui ma dal primo momento in cui lo aveva visto non era più riuscito a fare a meno di lui.

Louis era quello che considerava amore, era felicità, la sua, e per quanto potesse essere sbagliato Harry dipendeva da lui, non riusciva neppure ad immaginare di passare un giorno senza sapere che sarebbe tornato da lui.

Il pomeriggio precedente i due ragazzi finirono per passarlo stretti l'uno all'altro su quello stesso divano, non fecero l'amore, non quella volta, si limitarono a guardarsi e a sorridersi, a scambiarsi dei baci di tanto in tanto e a fantasticare su ciò che sarebbe successo nel loro futuro.

Verso ora di cena Louis ricevette un messaggio dalla sua amica Helen, Harry adorava quella ragazza, che lo informò sulla festa in maschera che ci sarebbe stata la sera successiva in discoteca e il liscio pensò che potesse essere un buon modo per festeggiare la cittadinanza ottenuta dal riccio.

-"Lou sei sicuro che non sembro ridicolo vestito così?" Gli chiese, per quella che doveva essere almeno la quarta volta, il minore e indicò i suoi vestiti.

Louis alzò gli occhi al cielo e si morse il labbro inferiore quando il suo sguardo si abbassò sul ragazzo davanti agli occhi.

-"Io credo che tu sia adorabile." Disse e si avvicinò a lui per poggiargli le mani sulle spalle. "Smettila di farti così tanti problemi." Aggiunse e gli sorrise.

-"Sembro un bambino." Borbottò il riccio e incrociò le braccia al petto. "Rideranno tutti di me."

Il più grande gli prese le mani e lo fece volteggiare su se stesso, ammirando il suo abbigliamento.

Era stato Louis a scegliere per entrambi come si sarebbero vestiti e aveva optato per il suo vecchio cartone animato preferito, i Pokemon.

Harry era vestito totalmente di giallo, indossava un pantalone giallo, decisamente aderenti, da cui fuoriusciva una coda sul retro, una maglia del medesimo colore con un'immagine di Pikachu stampata sul petto. Sulla testa aveva sistemato delle orecchie finte uguali a quelle del Pokemon, a Louis sarebbe piaciuto che l'altro indossasse una tuta intera simile a Pikachu ma il riccio aveva rifiutato.

Louis invece era vestito come il protagonista del cartone animato e il proprietario di Pikachu, Ash, anche se rivisitato a modo suo. Il liscio indossava un jeans chiaro strappato sulle ginocchia, che lasciava intravedere le sue gambe perennemente abbronzate, un capello rosso messo al contrario e una t-shirt verde scuro, molto aderente, coperta da una giacca blu.

-"Sei il mio bimbo, però." Replicò il più grande e gli stampò un bacio sulle labbra. "E se qualcuno dovesse provare a ridere di te, ci penserò io a fare in modo che non ridano mai più."

Married? | l.s. ♛Where stories live. Discover now