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La luce della luna, coperta da qualche nuvola, illuminava a malapena la stanza dai colori candidi, illuminava il letto tondo dove le coperte erano state aggrovigliate e gettate un po' ovunque, illuminava i vestiti che riempivano il parquet in legno bianco, la sedia girevole della scrivania, anche essa bianca, era caduta quando due giovani avvinghiati l'uno all'altro erano entrati in quella stanza e l'avevano urtata, senza preoccuparsi di rimetterla al suo posto, quella stanza sarebbe stata del tutto silenziosa se non fosse stato per i gemiti di due folli ragazzi.

Louis era posizionato al centro del letto, sdraiato sul corpo del riccio mentre si sorreggeva su un gomito per non pesare troppo su di lui, l'altra mano invece vagava libera sul corpo nudo del ragazzo che si stava contorcendo del piacere sotto di lui; Harry continuava a gemere senza alcun ritegno, non si preoccupava di svegliare i vicini anche se non sapeva nemmeno se ci fossero vicini, inarcava la schiena e supplicava il ragazzo sopra di lui, che continuava a ghignare soddisfatta, di creare un maggiore contatto tra di loro, aveva stretto il lenzuolo bianco tra i pugni ma ben presto aveva preferito toccare la schiena di Louis, finendo però per graffiarlo in più punti.

-"Grida il mio nome." Gli sussurrò Louis all'orecchio, piegandosi su di lui.

-"Más, Louis, más." Gemette il riccio e conficcò le unghie nella spalla nuda del più grande.

Quel gesto mandò totalmente in delirio il liscio che capovolse le situazioni e fece mettere il più piccolo a cavalcioni su di lui.

-"Vai." Si limitò a sussurrare e gli strinse i fianchi.

Il più piccolo si morse il labbro inferiore e si abbassò su di lui.

-"Sei una follia, Louis." Sussurrò.

-"Fammi impazzire." Rispose Louis prima di alzare lentamente la schiena e far unire le loro labbra.

Un urlo sommesso lasciò le labbra secche di Louis che si svegliò con il fiatone e si ritrovò seduto al centro del letto, delle goccioline di sudore scivolavano lente sulla sua pelle liscia, le lenzuola erano state gettate ai piedi del letto e il suo petto si alzava e abbassava irregolarmente.

Lo sguardo di Louis vagò nella stanza poco illuminata, non si soffermò sul corpo del ragazzo che gli dormiva accanto ma bensì si soffermò sulla piccola sveglia, che aveva ripescato fuori da un cassetto per evitare di dover spaccare lo schermo del suo cellulare, l'orario si illuminava di rosso e lui si passò una mano sul volto quando si rese conto fossero solo le quattro e trentasei del mattino, era decisamente troppo presto.

-"Ma che mi è preso..." Sussurrò Louis e si passò una mano tra i capelli bagnati per il sudore. "Perché ho fatto questo sogno?" Si chiese.

Il più grande spostò la sua attenzione sul corpo del ragazzo che gli dormiva accanto, non gli era mai capitato di fare quel genere di sogni su persone che aveva già avuto e per cui non provava il benché minimo interesse né fisico né mentale, avrebbe potuto tranquillamente avere al loro ritorno a casa dalla discoteca ma non lo aveva fatto perché non lo desiderava, eppure non sapeva spiegarsi quel sogno.

Louis si smosse nel letto, per incrociare le gambe, e quel suo movimento svegliò il ragazzo che gli dormiva accanto.

-"Louis." Sussurrò con la voce impastata di sonno.

Louis sospirò e si sdraiò nuovamente.

-"Torna a dormire." Gli disse.

-"Che ore sono?"

-"Sono quasi le cinque meno venti."

-"Che cosa ci fai sveglio?" Gli chiese il riccio.

-"Ho fatto uno strano sogno." Rispose il più grande. "E tu?"

Married? | l.s. ♛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora