twenty-three

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Harry aprì la bocca per replicare ma improvvisamente tutto intorno a lui iniziò a girare vorticosamente, la musica risuonava forte come non mai nelle sue orecchie mentre i volti delle persone diventavano sempre meno nitidi, i colori delle luci al LED venivano sostituiti dal nero che lo stava invadendo, l'ultima cosa che sentì fu la voce di Louis che gridava qualcosa.

-"Harry!"

Louis corse a più non posso non appena vide Harry, il suo Harry, accasciarsi sul divano e Liam che continuava a scuoterlo nel tentativo di risvegliarlo, al liscio non importò minimamente delle parole poche carine che gli avevano riservato le persone che aveva urtato, non gli importò della gente che lo stava salutando o chiamando a gran voce, tutto ciò che riusciva a vedere, e che aveva la sua completa attenzione, era il ragazzo privo di sensi sdraiato sul divano. Senza neanche notarlo i due drink scivolarono dalle mani del liscio e bagnarono la pista affollata di persone, qualcuno gli lanciò qualche occhiataccia ma lui le ignorò senza troppi problemi.

-"Harry!" Urlò nuovamente mentre saliva i pochi gradini che lo dividevano dall'altro, rischiando di inciampare più volte. "Liam che è successo?!" Chiese con tono allarmato e si gettò in ginocchio ai piedi del divano, per poi prendere subito dopo la mano fredda del riccio.

-"Stavamo parlando e lui ha iniziato a diventare sempre più pallido, non mi rispondeva più e dopo soli pochi secondi ha perso i sensi." Spiegò frettolosamente l'amico che sembrava altrettanto allarmato, non conosceva bene Harry ma sapeva che aveva un buon effetto su Louis e gli sembrava simpatico, non voleva gli accadesse nulla di brutto.

Il più grande spostò le mani sul volto del riccio e sobbalzò subito dopo.

-"Ma scotta tantissimo!" Esclamò. "Era solo un mal di testa, vero Harry?" Chiese al riccio pur consapevole che non poteva sentirlo.

In pista più di una persona aveva smesso di ballare per poter capire che cosa fosse successo al ragazzo ancora privo di sensi.

-"Mi aveva appena detto che si sentiva malissimo." Rispose Liam. "Non voleva dirtelo però perché sapeva ti saresti arrabbiato, è da giorni che continui a ripetergli di coprirsi di più e lui non lo fa." Spiegò.

Louis sospirò rumorosamente e prese di peso il corpo del minore.

-"Di questo ne riparleremo quando si riprenderà." Disse con tutta l'intenzione di sgridarlo per bene quando si sarebbe ripreso.

Per tutta la notte Louis non aveva chiuso occhio neppure per un minuto, aveva passato tutte le ore notturne a vegliare sul ragazzo che gli dormiva accanto; non appena il liscio fece ritorno in macchina, dopo aver corso come un matto tra le strade di Boca Raton aver rischiato di fare degli incidenti ed era certo di aver preso almeno un paio di multe, il ragazzo allarmato aveva chiamato il dottore e questo gli aveva confermato che il riccio aveva solo una febbre molto alta, la perdita dei sensi era dovuta proprio a questo, e gli aveva dato dei medicinali che lo aveva fatto riposare tranquillamente tutta la notte, si era anche raccomandato che il più piccolo prendesse questi stessi medicinali ogni otto ore e che stesse al caldo, istruzioni che Louis avrebbe seguito alla lettera.

Erano le nove del mattino inoltrare quando, dopo l'ennesimo sbadigliò di Louis, il riccio aprì lentamente gli occhi e mugugnò qualche parola priva di senso.

-"Harry!" Esclamò Louis, ancora vestito con gli stessi abiti della sera precedente, non appena si rese conto che l'altro si era svegliato. "Haz, finalmente!" Aggiunse con tono di voce abbastanza alto e gli prese le mani.

-"Abbassa la voce per favore, ho un gran mal di testa." Borbottò il riccio e chiuse nuovamente gli occhi, che sentiva estremamente pesanti.

Il più grande, senza neppure rispondere, gettò le braccia al collo del riccio e lo strinse a lui.

-"Mi hai fatto spaventare così tanto." Sussurrò e chiuse gli occhi per poter vivere meglio quei secondi stretto all'altro. "Non farlo mai più, te ne prego..."

Harry si ritrovò a sorridere ancor prima di rendersi conto e iniziò ad accarezzare la schiena del maggiore.

-"Mi dispiace, niño." Rispose. "Non volevo farti spaventare." Aggiunse mentre continuava ad accarezzargli la schiena.

Il liscio si staccò dal corpo dell'altro e lo guardò negli occhi.

-"Come stai, babycakes?" Gli chiese con tono premuroso, sul suo volto erano ben visibili i segni delle ore insonni che aveva trascorso.

-"Ho solo un po' di mal di testa ma credo sia normale dato la febbre." Rispose il più piccolo. "E tu, invece, come stai?" Gli chiese e allungò una mano per accarezzargli il volto. "Non hai una bella cera e non voglio che ti ammali anche tu." Aggiunse.

-"Sono solo stanco perché questa notte non ho dormito, mi basteranno poche ore di sonno per tornare a stare bene." Replicò Louis.

-"Allora che aspetti a dormire?" Gli chiese il riccio.

-"Aspetto che tu stia meglio."

Harry abbassò lo sguardo e si sentì improvvisamente in colpa, era colpa sua se l'altro aveva passato la notte insonne ed era anche colpa sua se si era ammalato.

-"Mi dispiace..." Sussurrò il ragazzo.

-"Ti dispiace per cosa?" Chiese il liscio e aggrottò la fronte.

-"Per essermi ammalato." Rispose il più piccolo. "Non ho ascoltato i tuoi consigli e mi sono ammalato, per colpa mia tu ora sei stanco." Continuò. "Hai tutto il diritto di essere arrabbiato con me, anzi mi domando come tu possa prenderti cura di me." Aggiunse. "Dovresti rimproverarmi, non aiutarmi." Concluse.

Louis ascoltò attentamente le parole del minore, la sera precedente aveva tutte le intenzioni di fare una bella ramanzina al più piccolo non appena si fosse svegliato ma in quel momento lo vedeva tanto vulnerabile, bisogno di averlo accanto e delle sue cure, vedeva quanto si sentisse in colpa e tutto ciò che voleva farlo era stringerlo a lui e farlo sentire meglio.

-"Non importa." Disse Louis. "Hai un carattere forte e sei certo delle tue scelte, questo mi piace di te." Aggiunse. "Non devi dispiacerti, sono certo che non volevi ammalarti ma ora devi solo pensare a riprenderti presto perché voglio di nuovo vederti felice e spensierato girare per casa." Concluse.

Il riccio si voltò verso di lui e abbozzò un sorriso.

-"Ci tengo davvero a te, Louis." Disse. "Molto più di quanto possa dirti a parole." Aggiunse. "Diventi ogni giorno più importante per me."

-"Anche tu sei molto importante per me, Haz." Rispose il più grande. "Ogni giorno diventi più importante per me e anche se un po' mi spaventa sono felice di averti conosciuto." Continuò e gli prese la mano. "Sono felice che tu sia nella mia vita."

Harry si morse il labbro inferiore e per quanto il suo viso fosse tranquillo al maggiore non sfuggì il tremolio della sua mano.

-"Perché stai tremando?" Gli chiese il maggiore.

-"Tengo frío." Rispose Harry. "Me das un abrazo?"

Louis sorrise e lo attirò a lui.

-"Ti darò tutti gli abbracci che vuoi, oggi e per sempre."

Married? | l.s. ♛Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin