14 -Tutto qui

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1 Gennaio 2002 ( seconda parte)

Quando il suo sguardo tornò a posarsi sull'acqua il mio cervello riacquistò la capacità di pensare. Tre cose erano certe di quella sera:

Stefano era un lupo, un licantropo.

Stefano mi aveva salvato dalla valanga e aveva combattuto con un orso nel bosco, probabilmente per difendermi.

Eravamo legati da una strana connessione, che a quanto pareva influenzava non poco le nostre vite.


-Sei il lupo! Cioè sei un uomo-lupo...un licantropo.- riuscii a pronunciare stupita.

-Non sei molto perspicace, Ali.- sfottè lui, sorridendo come sollevato da un peso.

Il segreto appena appreso fu talmente sconvolgente che per un attimo dimenticai dove mi trovassi, e agitandomi sulla roccia per lo sconcerto, scivolai immancabilmente in acqua.

L'impatto con l'acqua fu illuminante: decisamente non stavo sognando. Il caldo della sorgente sulla pelle era soffocante, ma fu nulla in confronto al calore che sentii sulle mie braccia al tocco di Stefano che mi risollevava fuori dall'acqua.

-Tutto bene imbranata?- chiese prendendomi in giro.

L'atmosfera tesa di prima si era spezzata. Stefano era un lupo, e questo era ancora più sconcertante che un bagno nella sorgente. Ero troppo stordita dalla nuova scoperte per essere furiosa per quello che i suoi occhi mi avevano fatto. In qualche modo mi avevano costretto ad una nuotata tra la neve, ma glielo avevo chiesto io di guardarmi negli occhi, ero stata io.

Stefano continuava a osservarmi sorridendo per il mio sconvolgimento. Sembrava decisamente diverso da come lo avevo sempre visto: più ilare, meno pensieroso, per nulla indifferente. Le sue attenzioni mi fecero inspiegabilmente arrossire.Col viso incorniciato dai capelli ricci, mi guardava apertamente, come se non si preoccupasse più di schivare i miei occhi.

–Tutto a posto, ma non guardarmi troppo ora.- borbottai provando a mettere certa distanza tra i nostri corpi sulla roccia.

La sua roca risata rieccheggiò nella sorgente, e il suo sorriso bianco sembrò avvolgermi.- Funziona solo se desidero qualcosa...- minimizzò lui.

-Quindi fa capire: volevi farti una nuotata in compagnia?- buttai lì provando ad allontanare gli occhi dal suo viso e dal suo corpo quasi perfetto.

Ancora quel suono roco si sparse nel vapore che ci circondava e riuscii a distinguere solo un sussurro: -Non proprio.-

Ricordandomi di essere in intimo di fronte a lui, arrossii nuovamente e una strana sensazione di calore si diffuse in tutto il mio corpo vedendolo sorreggersi sulle braccia e sedersi accanto a me sulla roccia. Quando sfiorò accidentalmente la mia mano con la sua, mi allontanai come scottata.

-Sei spaventata?- chiese cupo, vedendo il mio gesto.

Io non sapevo esattamente cosa rispondere. Ero spaventata sì, ma non da lui. In quel momento temevo me stessa perchè sentivo il mio corpo e il mio spirito fuori controllo, come c'ero finita in mezzo alla sorgente?

Stefano attendeva nervoso una risposta. Lo guardai confusa: era decisamente più lui ad inquietarmi che il lupo bianco che mi aveva salvata, perchè per quest'ultimo provavo una strana fiducia. Per porre fine a quel silenzio mi limitai a dire:- Sono più tranquilla a sapere che tu e il lupo siete la stessa persona.-

Stefano sorrise e commentò accomodandosi accanto a me: - E' normale, è il mio lupo che genera la connessione. Sei geneticamente predisposta a fidarti di lui, ad esserne attratta.-

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now