68 - Fuochi d'artificio

9.4K 530 88
                                    

24 Febbraio 2002 (Quarta parte)

Non so dire quanto durò quel bacio, poiché ogni tocco, ogni respiro rubato, sembrava accendere ancor di più i nostri sensi, come se ogni gesto non fosse solo appagante, ma uno stimolo a volerne di più, a volerne ancora. L'unico neurone rimasto razionale nel mio cervello dedusse in fretta che quell'escalation, in una sala da ballo piena di gente, era un po' eccessiva, così premetti i miei palmi dapprima contro il suo petto e dopo contro il suo ventre, nel disperato tentativo di insinuare qualche centimetro di spazio tra noi.

Questo decisamente non bastò a frenare Mr. Indifferenza che non provò nemmeno ad interpretare quel segnale, anzi face aderire i suoi perfetti addominali alle mie mani, e morse il mio labbro con fare dispettoso: - Non provare a scappare cappuccetto.-

Il suo sussurro fu in grado di farmi rabbrividire di piacere. In quel momento sarebbe stato chiaro anche ad un cieco che non sarei mai scappata da lui. Eppure Stefano, forse preoccupato che volessi davvero allontanarmi, si fermò un secondo per sussurrarmi: - Riguardo l'altra sera hai ragione, spesso non ho le idee chiarissime su chi sono, di una cosa però sono certo...- sollevò il mio mento per consentirmi di guardarlo meglio in quelle pozze d'ambra - Mi sei mancata.-

Il mio cuore prese a rimbombarmi nelle orecchie, tanto che nemmeno la musica riusciva a coprirlo e, incapace di trattenermi, sollevai le braccia fino a raggiungere la sua nuca. Immersi le mie mani tra i suoi capelli morbidi, avvicinandolo a me, e d'istinto lo baciai.

Lo baciai senza remore, senza pensare a dove eravamo o a quello che eravamo stati fin ora e lui mi strinse a sé ricambiando ogni tocco con più passione. Mi sentivo pervasa da una strana emozione e da uno strano calore, come se le sue parole avessero acceso ogni più remota speranza nel mio petto e quando sentii il primo scoppio fui certa fosse il mio cuore ad aver ceduto.

Al secondo scoppio, pensai che Marco si fosse davvero superato nell'aver acquistato anche dei fuochi d'artificio per la festa e solo quando sentii le grida e l'odore di bruciato avvolgermi mi accorsi che qualcosa non quadrava.

Stefano si sollevò dal mio viso e prese a scrutare la sala, come infastidito da quell'interruzione. Gli bastò un secondo per rendersi conto del problema e liberandomi dal suo abbraccio, mi strinse la mano:- Dev'essere successo qualcosa all'impianto della caldaia.-

Io mi voltai confusa, e notai come uno denso fumo grigio si levasse da dietro il bancone degli alcolici, fuoriuscendo dalle grate del riscaldamento.

Le sue parole mi giunsero dense di preoccupazione:- Bisogna uscire prima che prenda fuoco tutto.-

Come se le tende della struttura lo avessero ascoltato, fiamme altissime presero a levarsi dalle grate in metallo, rilasciando un compatto fumo nero ed iniziando a fondere tutta la plastica che ricopriva la struttura metallica dell'impianto sportivo.

Visto il fuoco la gente prese a correre disperata, accalcandosi verso l'uscita in un tripudio di grida e palloncini colorati che venivano sbalzati in aria e scoppiavano avvicinandosi alla sorgente di calore.

Recuperando in pochissimi istanti il senno e la concentrazione, Stefano mi spinse in mezzo alla sala per raggiungere l'uscita e premendo un lato della mia mantella sulla bocca mi ordinò:- Tienilo premuto per respirare ed esci da qui! Io provo ad aiutare gli altri a spegnere le fiamme!-e detto ciò si allontanò di corsa verso i banconi al fondo del tendone, raggiungendo i suoi compagni impegnati a trasportare catini colmi d'acqua.

In pochi attimi l'intera struttura si era riempita di un fumo scuro, che iniziava ad impedire la visuale. Io ero sconvolta per la piega degli eventi, ed incapace di ragionare presi ad avviarmi all'uscita, come mi era stato detto, mentre i primi colpi di tosse iniziavano ad agitarmi il petto.  Premetti con forza il lembo di stoffa sulle labbra e, camminando, giunsi presso il varco dove si era formata un'immensa coda per fuggire da quella trappola di fuoco: erano necessari almeno una decina di minuti per consentire l'evacuazione totale.

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now