54 - Riunione tra amiche

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3 Febbraio 2002

La visita di Chiara fu come un balsamo tra la marea di esami che avevamo io ed Elena. La nostra amica, dopo il liceo, aveva deciso di non frequentare l'università, per dedicarsi attivamente al cucito. Era un'abile costumista e si era da sempre divertita a realizzare bozzetti di abiti che le sarebbe piaciuto indossare e col tempo, soprattutto frequentando le botteghe del paese, era riuscita ad imparare a realizzarli. Quell'anno si era così iscritta ad un progetto di selezione per la scuola di moda di Milano dedicando anima e corpo ai suoi disegni e tessuti in paese.

La sua pausa da ago e filo era quindi una gioia per noi, che felici della sua visita la portammo a prendere una deliziosa cioccolata calda in uno dei tanti baretti del centro.

- Finalmente! Erano mesi che non uscivamo a prendere qualcosa insieme solo noi tre!- esordì Elena felice, mentre aggiungeva un po' di zucchero al suo caffè lungo.

Io sorrisi, sembrava davvero passata una vita da quando ci ritrovavamo ogni pomeriggio tra le montagne a parlare per ore delle nostre vite.

- Davvero! Mi mancavate un sacco e quindi ho pensato di farvi questa sorpresa!- fece Chiara, passandosi una mano tra i lunghi capelli biondi per sistemarli.

- Hai fatto più che bene! Come si sta a casa?- chiesi interessata, stringendo la tazza di cioccolata per riscaldarmi le mani.

Il sorriso di Chiara si rabbuiò un filo:- Io sto bene anche perché sono sempre impegnata sui cartamodelli, ma il clima in paese è invivibile, sono tutti preoccupati per quei ragazzi.-

- Quelli scomparsi? – chiese Elena scura in volto.

- Si, sono quattro ora contando anche Sonia. Beppe e Lori ve li ricordate no? Erano qualche anno avanti a noi al liceo.- spiegò Chiara con voce dispiaciuta.

Non ero mai stata brava con i nomi, ma Lorenzo era stato il portiere storico della squadra di calcio liceale, impossibile da dimenticare visto quante partite aveva fatto vincere alle provinciali.

La risposta impulsiva di Elena non si fece attendere: - Certo che me li ricordo! Ma come possono essere scomparsi? Cosa dice la polizia?-

- Erano insieme a fare trekking in vetta quando si sono perse le tracce, temono...- Chiara mi guardò un attimo prima di continuare:- Temono siano rimasti sepolti sotto qualche valanga.-

Le sue parole mi fecero rabbrividire e per un attimo, chiudendo gli occhi, percepii ancora il peso della neve su di me, come quel giorno, il giorno in cui tutto era cambiato.

- E' terribile.- fece Elena – Ma possibile che non li abbiano ancora trovati? O che forse si siano riparati nei rifugi a nord?-

- Lo escludono visto il maltempo di questi giorni. E' un inverno rigidissimo e il vento non aiuta, praticamente sono stati colti da una tormenta...-

Abbassai lo sguardo preoccupata e colpevole allo stesso modo, se quel giorno non fosse arrivato Stefano probabilmente ora non mi sarei trovata lì. Sospirai pensando che ora il lupo bianco fosse convinto che non fossero incidenti normali.

Possibile davvero che qualcuno trasformasse i ragazzi in lupi mannari per creare il suo branco? Rabbrividii al ricordo del rumore di ossa rotte che aveva prodotto quel mostro nel bosco, quando aveva tentato di uccidermi. Possibile che dietro quelle sparizioni ci fosse quel Mathias Neri ? Sentii la pelle d'oca sulle braccia al solo pensiero di quell'uomo, e tentai di deglutire per scacciare il terrore che avevo provato quando quel lupo del suo branco aveva tentato di uccidermi. Non sapevo davvero se fosse meglio finire i proprio giorni in una bufera o nelle grinfie di un mostro come Neri.

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now