24 - Un curioso spettacolo

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4 Gennaio 2002 (Quinta Parte)

Quando ripresi i sensi la prima cosa che percepii fu un brivido di freddo. Vidi il cielo scuro sopra la mia testa e man mano che riprendevo coscienza notai diverse persone attorno a me. Mi resi conto di essere ancora nella piazza del paese, sorretta da Marco.

- Ali? Come stai? Mi senti?- la preoccupazione del mio cavaliere mi rinvenì del tutto.

- Cos'è successo?- La mia voce era spezzata, come ancora terrorizzata da quello che avevo visto.

- Penso tu sia svenuta...- rispose lui preoccupato sorreggendomi la schiena.

Provai a mettere a fuoco attorno a me. Accanto a Marco vi era un ragazzo moro, dagli occhi verdissimi, che mi fissava più curioso che preoccupato. Non fu la sua espressione ad attirare la mia attenzione, ma piuttosto il suo abbigliamento insolito per il clima invernale. Aveva indosso una specie di pettorale in cuoio scuro e strisce di cuoio gli cingevano entrambi i polsi e le braccia. Portava i capelli corti ad eccezione di una ciocca intrecciata che gli scendeva lungo il collo fermata anch'essa con un laccio di cuoio.

- Sei diventata tutta rossa, eri bollente! Ti chiamavo, non rispondevi e poi ti sei accasciata!- spiegò Marco.

Mi accorsi in quell'istante che dovevano avermi stesa per terra, sbottonato e tolta la giacca, probabilmente preoccupati che fosse un colpo di calore.

- Come ti senti ora?- la sua voce vicina era rassicurante e l'incubo che avevo appena vissuto sembrava sempre più lontano.

- Meglio, decisamente meglio.- gli risposi sinceramente.

- Mui bien! Securo è svenata...- annuì il ragazzo col codino, con un forte accento spagnolo.

- L'importante è che ora stia bene!- gli fece eco un vecchio poco più dietro per tranquillizzarlo, poi continuò:- E' la tua ragazza?-

Marco non fece in tempo a rispondere che la voce di una signora che osservava la scena si intromise:- Sicuro che lo è! Sono cose che capitano, a me succedeva di continuo quando ero incinta! –

- Emh...- l'imbarazzo del mio amico era palpabile e al suo si aggiunse il mio.

Chiamata in causa dichiarai:- No signora le assicuro che non è il mio caso! Comunque ora sto meglio, grazie. -

La folla a quelle parole, vedendomi ripresa del tutto, si disperse e rimasero accanto a me Marco e il ragazzo spagnolo.

- Mi spiace di aver interrotto il tuo spettacolo.- si scusò Marco.

- No problema! Era finito!- rispose con un sorriso smagliante e sincero lo spagnolo.

- Spettacolo?- chiesi confusa.

- Io soy Pablo, piacere.- sorrise ancora il moro, porgendomi una mano per presentarsi.

Gliela strinsi un po' imbarazzata di fare conoscenza in quelle circostanze: - Alice.-

Con l'aiuto di Marco mi alzai e raccolsi la giacca da terra per coprirmi in quella fredda serata.

-Pablo è il mangiafuoco che teneva lo spettacolo.- mi spiegò Marco prima di rivolgersi al ragazzo col codino:- Grazie per averci aiutato.- 

- De nada, buenas noche, arrivederci Alice.- sorrise quello caricandosi in spalle un enorme borsone con agganciati diversi attrezzi come spade, fiaccole e ferri.

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now