70 - Mathias Neri

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26 Febbraio 2002(Seconda Parte)

Alzai lo sguardo decisamente intimorita, incapace di smettere di tremare sia per il freddo che per la paura che la mia vita finisse di lì a breve.

Come quel giorno nella casa in cima al paese, Mathias Neri indossava uno spesso impermeabile nero, anfibi scuri e lunghi coltelli d'argento fissati all'interno della giacca. La sua mole e la percezione della sua forza non erano minimamente cambiate anzi, nei suoi occhi era presente una strana luce animale, come a tradire la sua vera natura, come se fosse più lupo che umano, come una Bestia. E forse perché, come tutti gli animali, anche lui fiutava la paura, la sua voce roca si fece beffe di me: - Non preoccuparti, se avessi voluto ucciderti saresti già morta.-

Si avvicinò a me, trascinando la vecchia sedia di legno e si sedette a pochi passi dal mio giaciglio, come se le sue intenzioni fossero quelle di interrogarmi più comodamente.

- Sono qui per parlare.- spiegò accendendosi un sigaro con noncuranza di fronte a me – Per parlare del tuo ex- compagno.- ripetè dopo aver aspirato una boccata di pesante fumo speziato.

Il mio sguardo si ombrò e i miei polmoni smisero un secondo di respirare.

Ancora una volta quella Bestia, rispose ai miei dubbi:- Non è morto, o almeno non ancora...-

La rabbia mi assalì nel sentirlo minacciare il lupo bianco, non ero mai stata una persona coraggiosa, tranne nei momenti in cui erano coinvolte persone a me care, e avevo miliardi di motivi per ritenere Stefano una di queste. Le sue parole però mi erano incomprensibili, come sarebbe potuto diventare il mio ex compagno, se non morendo? Smettendo di tremare, osai chiedere bruscamente:- Cosa vuoi da me?-

Mathias sorrise a quella reazione, come se avessi acquistato valore ai suoi occhi, e aspirando ancora un po' continuò:- Voglio che tu lo tradisca, voglio che lo torturi e infine voglio vederlo morire per mano tua.-

La mia confusione e il mio disgusto si fecero eclatanti. Mai e poi mai avrei acconsentito a fare una di quelle cose, non avrei agito in tal modo nemmeno per una persona che non conoscevo, figurarsi per l'uomo che... Il mio cuore prese a martellare nel petto come un tamburo al solo ricordo delle emozioni che mi univano a lui.

Fui certa che Neri lo percepì, perché come infastidito prese a spegnere il sigaro nel palmo della sua mano, incurante della bruciatura. Le sue parole sembrarono ribollire di collera:- Credimi lo farai e mi libererai una volta per tutte da quella feccia.-

La paura prese a scorrermi nelle vene, mentre mi chiedevo per quale dannato motivo quella Bestia potesse avercela con Stefano.

Neri si alzò in piedi e prese ad annusarmi, squadrandomi da capo a piedi, fin quando scoppiò in una risata grottesca:- Che stolto, non ha nemmeno provato a trasformarti.-

Con una spavalderia che non credevo di avere, lo interruppi:- Di cosa stai parlando?-

Mathias sorrise, come felice di potermi rivelare quella notizia:- Il Morso della Trasformazione è il legame più potente che esita, supera perfino quello tra compagno e compagna, l'Alpha che lo impartisce avrà in mano per sempre la tua volontà.- Inspirò ancora una volta, fiutando l'aria e continuò: - Avrebbe dovuto morderti per renderti più forte, per controllarti...ma giurerei sul mio naso che non ti ha neanche posseduta.- concluse fissando con disgusto il mio polso dove ancora riluceva il fiocco di neve d'argento.

D'un tratto compresi le parole che Marco mi aveva rivolto alla festa, i suoi timori. A quanto pareva era usanza tra i lupi sottomettere i propri compagni e trasformare gli esseri umani, e aveva temuto che Stefano infrangesse il patto della montagna. Osservavo spaventata gli occhi scuri e dissennati di quella specie di uomo che mi stava d'innanzi e la paura per la mia sorte si fece sempre più forte.

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now