57 - Merito tuo

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5 Febbraio 2002 (Terza Parte)

Fissavo il mio riflesso nello specchio di camera mia, notando con rabbia che la macchia di vino rosso si era allargata sulla camicetta. Sembrava quasi una ferita e forse un po' lo era davvero. Mi sentivo offesa da Loris e dispiaciuta per quella serata orribile, ma era soprattutto la rabbia a smuovermi. Come diavolo si era permesso di rivolgersi così? Perchè mai Stefano non lo aveva zittito? E soprattutto perchè lui e  Pablo avevano tentato di sabotare quella che doveva essere una semplice cena? Possibile che a nessuno dei due importasse di  mantenere una sorta di tregua?

Sbuffai furiosa, tornando a guardare la macchia rossa: sarei riuscita a farla andare via? Dovevo assolutamente metterla a bagno prima che si asciugasse. Mi sfilai scocciata la camicetta, restando solo con un semplice reggiseno, e fu in quell'istante che percepii nuovamente i suoi occhi su di me.

Mi voltai reggendo ancora il tulle bagnato sul petto. La rabbia era troppa per riuscire anche solo a sentirmi a disagio per i miei scarsi indumenti :- Non ti hanno insegnato a bussare!?-

Gli occhi ambrati di Stefano mi fissavano, allucinati da quella che sembrava collera. Il suo torace si tendeva ritmicamente per respirare, come se stesse tentando di controllarsi, cosa che evidentemente non gli riusciva, perché con poche falcate mi raggiunse vicino allo specchio. -Come hai potuto?! Come hai potuto parlare così davanti a Loris?!-urlò furiosamente.

Le sue parole furono come benzina sul fuoco della mia frustrazione:- Io?! Come ho potuto io? E lui?! Come si è permesso ?! Io ho detto solo come la pensavo!-

Vedendo la mia reazione, Stefano sembrò fermarsi un secondo per spiegare, come colpito dalla mia aggressività:- Non ce l'aveva veramente con te, era teso per quel...Maestro.-

- Non mi interessa! Non aveva il diritto di parlarmi così!-

- Quella è stata una reazione di difesa stupida. Lo hai visto al funerale di mio nonno, sai che fa parte del branco.- fece lui minimizzando.

- E con questo?! Lui non...-

Non feci in tempo a finire che la rabbia del lupo bianco riprese a montare:- Con questo ci si aspetta che la compagna di un lupo gli dia ascolto! Non che lo contraddica! A maggior ragione se il lupo in questione è l'alpha!-

- Ma se tu non vuoi neanche esserlo!- ribattei feroce.

Gli occhi ambrati di Stefano brillarono a quelle parole, come se lo avessi in qualche modo colpito o ferito, ma non mi diede tempo di indagare perchè riprese:-Non importa questo! Importa che per Loris lo sono e tu mi hai dato contro!-

Era assurdo, erano assurde le sue accuse. Essere la sua compagna voleva forse dire che non avrei potuto esprimere la mia opinione se diversa dalla sua? In quel momento fui certa di aver raggiunto il mio limite di sopportazione perché invece di gridare ancora più forte, mi voltai indifferente. Non mi interessavano quelle stupide regole, non mi interessava di Loris, non mi interessava che fosse furioso. In tutti quei mesi ero stata sopraffatta dal suo mondo ma lì, in quell'istante, ne avevo avuto abbastanza.

- Ti ripeto che non mi interessa quello che pensi, tanto meno mi interessano le tue accuse, me ne vado.- conclusi, decisa ad allontanarmi per salvare la mia camicetta.

Non passò un secondo che mi sentii afferrare per le spalle nude con impeto e mi ritrovai prontamente con la schiena contro lo specchio ancorato alla parete, pentendomi immediatamente delle mie parole.

Il suo volto era scuro e collerico, mentre i suoi occhi contenevano ormai poche delle pagliuzze dorate che caratterizzavano il loro colore ambrato. La mascella era tesa e contratta, come i muscoli del collo che si tendevano nelle braccia poggiate al muro, ad impedirmi ogni via d'uscita. - Non te ne vai da nessuna parte! Non abbiamo finito di parlare...-

Wolf - The W seriesHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin