76 - Questioni di famiglia

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28 Febbraio 2002 (Quinta Parte)

Tra i singhiozzi che mi scuotevano il petto di fronte a quella scena di puro amore, il dolore alla spalla divenne più forte, tanto che non riuscii a trattenere un gemito.

Mr. Indifferenza distolse immediatamente l'attenzione dai due fratelli abbracciati a pochi metri da lui, per concentrarsi su qualcosa che non aveva visto prima: la fasciatura sulla mia spalla sinistra. Si avvicinò e, senza chiedermelo, abbassò di qualche centimetro la felpa, per poter vedere fin dove si estendevano le bende.

- E' stato lui? La notte di luna piena?- chiese d'un tratto con voce tremante di rabbia.

Per un attimo pensai alla reazione che le mie parole avrebbero scatenato e incapace di proferir sillaba annuii impotente, abbassando lo sguardo al ricordo di quella Bestia che mi attaccava.

Il ringhio che seguì a quella confessione fu così potente ed inquietante che feci un passo indietro.

Il Lupo Bianco si girò furioso verso Pablo e Cristian, gridando:- Ve lo avevo detto che saremmo arrivati tardi!- La sua furia venne percepita da tutti, persino dalle pareti della stanza che sembrarono tremare, ed era chiaro andasse fermata.

Bea si scostò da Marco, spingendo il fratello verso il divano, come per evitare che fosse a tiro del giovane lupo. Fedora prese a contorcersi le mani preoccupata e Pablo abbassò lo sguardo preoccupato su di me. L'unico che provò a frenarlo fu Cristian che, avvicinandosi, gli posò una mano sulla spalla nuda:- Ste calmati!-

Le urla rabbiose dell'Alpha non si placarono:- Non dirmi di calmarmi! L'ha morsa per causa mia! Per arrivare a me!-

Senza forze e sentendomi pesantemente in colpa per quello che stava succedendo e per tutte le preoccupazioni che avevo causato, mi appoggiai sfinita alla parete dietro di me, appena dietro alla poltrona di Massimo, in cui non osavo sedermi. Non ero in grado in quel momento di affrontare la rabbia di Mr. Indifferenza, ero a malapena riuscita a resistere alla spossatezza finora e per quanto il problema della mia trasformazione mi riguardasse da vicino, vederlo salvo mi aveva restituito speranza ed insieme tutta la stanchezza che avevo accumulato.

-Dovresti sederti, troveremo una soluzione.- propose Beatrice, tentando di sedare la situazione.

Lui, però sembrava ormai in preda ad una rabbia folle e, nonostante i tentativi di Cristian, Fedora e Bea, le urla continuarono per diversi minuti, sotto lo sguardo pensieroso del Maestro.

- Quell'attacco era pianificato da tempo, l'incendio, i soccorsi, tutti quei ragazzi scomparsi! Potevano prendere me, invece avevano programmato tutto per arrivare a lei!!-

-Adesso calmati Stefano!- protestò Fedora, continuando più pacatamente – Come vedi non si è ancora trasformata, magari...-

- Magari cosa?! Magari continuando a raccontare bugie andrà tutto bene?! - urlò ormai fuori di sè, verso la madre.

La voce gelida della donna, sembrò per un secondo placare gli animi:- Tu non sai che stai dicendo...-

Il Lupo Bianco si avvicinò a lei urlando:- Tu sapevi che Neri aveva usato quella donna per arrivare a Fabrizio! Dovevamo aspettarci che facesse lo stesso con la mia Compagna! -

Fedora sembrò andare in pezzi al sentire il nome del marito e mormorò ferita:- Io non potevo immaginarlo! Ascolta siete tutti salvi, quello che è stato non...-

Mr.Indifferenza interruppe le sue parole:- Io sono stufo che il passato di questa casa mi perseguiti! Cosa c'entra ora Neri con il loro padre e con mio padre?!-

Io rabbrividii a quelle parole, ben consapevole ora che l'unica cosa che univa quei tre era la morte di Fabrizio e non ero certa che scoprirlo avrebbe fatto calmare Stefano.

Wolf - The W seriesWhere stories live. Discover now