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Per un attimo, ero in panico. Shouto era davvero molto vicino al mio viso quando alzai il busto. Non appena lo vidi sgranai gli occhi. Sfortunatamente vedevo anche una scatolina di plastica con dentro del ghiaccio. Per istinto cercai di allontanarmi andando indietro, verso il cuscino.

《 (T/N) hai la febbre. Ti devo abbassare la temperatura 》

Mi disse con freddezza. Mi toccai le gambe nude e sentii che erano davvero bollenti. Il pensiero che Shouto mi possa abbassare la temperatura mi terrorizzava.

《 Non importa..guarisco da sola! 》

Borbottai, ma Shouto mi guardò infastidito. Serrò i denti, come se volesse mantere la calma.

《 Senti: non ti lamentare. Ho saltato l'intero pomeriggio, non riuscendo a fare alcune prove a causa tua. Il professor Aizawa mi ha detto che finché non ti passerà la febbre dovrò starti appiccicato, quindi stai zitta e fai come ti dico 》

Ero rimasta delusa. Era stato così gentile da proteggermi da Bakugou e adesso mi trattava in questo modo? Non riuscivo a capire il motivo, non riuscivo a capire niente dei ragazzi della 1A. Mi guardavano male, come se avessi fatto una strage. Quasi mi convinsi di aver fatto qualcosa di sbagliato. Forse non dovevo venire in Giappone.

Forse dovevo avvertire mia zia che mi sarei trasferita da mio padre e forse dovevo rimanere con lei: l'unica persona che mi abbia mai capito. In quel momento, rimasi a fissare Shouto, offesa. Non mi accorsi che avevo le guance rigate di lacrime. La mia reazione fu lenta, ma non appena me ne resi conto, affondai la testa prendendo il cuscino e spalmando la mia faccia su di esso come burro d'arachidi.

Shouto non disse nulla, e non avevo neppure il coraggio di alzare la testa per vedere se mi stesse guardando o meno. Soffacai a mala pena i miei singhiozzi. Non avevo mai pianto così a di rotto in tutta la mia vita. La causa? Ero maledettamente insicura di me e Shouto non mi aveva aiutato in questo. Pensavo poteva essere un bravo amico, come Izuku, ma mi sbagliavo.

Si alzò dalla sedia, infastidito. Sentii persino uno "tch" uscire dalla sua bocca. Non so perché, ma non volevo che mi lasciasse sola. Sentii la porta aprirsi e chiudersi. Lanciai un urlo di disperazione, soffocato dal cuscino e mi rimisi a piangere come una bambina.

Quando sentii delle mani calde mi avvolsero le spalle. Quelle stesse mani, mi tolsero il cuscino, e mi obbligarono ad alzare la testa. Sembravo decisamente uno zombie quando piangevo.

《 Non volevo farti piangere 》

Inalai dell'aria, come i classici "sniff" nei fumetti.

《 Sei bella anche quando piangi cazzo 》

Lo sentii borbottare. Era uno scherzo, questo poco ma sicuro, ma quando mi accorsi che me lo disse per davvero alzai la testa e lo guardai con una faccia sorpresa. Lui rimase neutro, però sembrava nascondere il suo nervosismo.

《 (T/N), ora potresti collaborare? Ti farò solo passare la febbre 》

Deglutii. Avevo paura di lui, più che altro della sua unicità.

《 No..per favore Shouto, io detesto il tuo potere 》

Non sapevo cosa stavo dicendo. Ero solo nel panico, che potesse congelarmi come ha fatto mia madre una volta.

《 No...no, no! Io non intendevo quello! Scusa, scusa! 》

Non mi guardò. A quanto pare il pavimento è diventato un soggetto più interessante me. Non sapevo se confessare della mia terribile infanzia a Shouto, ma dato che sono stata una maleducata, gli dovevo delle spiegazioni, no?

《 Shouto, ascoltami. Lo so che sembra strano che io te lo dica, però..tu hai lo stesso potere di mia madre. E lei non è stata gentile con me. Il giorno in cui sono andata a vederla per la prima volta in ospedale non mi degnò di uno sguardo per almeno cinque minuti. Poi mi sorrise e si mise a piangere dalla disperazione chiamandomi "mostro". Lei..ha causato una bufera di neve prima di morire, spingendo molti bambini a seguire la sua strada. Tra quelli c'ero anche io. Stavo morendo di freddo, e mia zia era tutta allarmata. Non so come abbia fatto, ma mi fece rimanere in vita. Venni a scoprire che mia madre è morta solo quando ero in prima media. Perché io la conobbi quando ero all'asilo. Ecco perché..il tuo potere mi terrorizza 》

Non sapevo che altro aggiungere, o se aggiungere dell'altro. Non mi parlava, era lì, che mi fissava incredulo di quello che gli avevo riferito.

《 Ah ovviamente con i poteri che mi ritrovavo mia zia non mi ha mai portato a scuola. Era per farti capire a che età sono successi gli eventi. E ho causato molti problemi con l'unicità di mia madre..però è meglio se non li racconto 》

Ci aggiunsi anche una risatina. In effetti a ricordare i pasticci che feci mi veniva dal ridere. Come quella volta che toccai i fiori del nipote del vicino per sbaglio e diventarono delle statue di ghiaccio. Non se la prese neanche male. Da quel giorno, ogni estate, mi chiedeva se potevo procurargli del ghiaccio per il suo té alla pesca. Shouto non disse ancora niente e mi stavo preoccupando.

《 Scusa se ho insultato il tuo potere. Io non voglio che tu la pensi male.. 》

E..non disse ancora niente. Feci un sospiro e gli dissi la prima cosa che mi venne in mente in quel momento.

《 Cercherò di superare questa mia paura per te..va bene? 》

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now