Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]

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Per un'ora intera Momo e Todoroki erano rimasti in una stanza da soli. Era Aizawa che li aveva obbligati, anche se non ne capivo il motivo. In questa scuola dovevano essere per forza severi. Anche se Momo mi avesse infilzato, forse non sarei morta.

《 Ti colpiva esattamente al cuore 》

Confermò Tsu. Anche gli altri dicevano la stessa cosa. Bakugou si limitava a lamentarsi del chiacchiericcio che si era diffuso all'uscita.

《 Perché cazzo devo aspettare quei due mocciosi di merda? Non sono mica il rincoglionito che ha tentato un omicidio della minchia 》

Sofficai una risata.

《 Come fa a mettere così tante parolacce in una frase? 》

Sussurai ad Ochaco che era accanto a me. Entrambe ridemmo. Vedemmo Momo e Todoroki rientrare. Stavano parlando e lui le stringeva la mano. I loro occhi non cessarono di guardarsi a vicenda. L'unica cosa che il professore ci disse, nonostante ci abbia fatto aspettare circa due ore fu.. abbastanza banale.

《 che non si ripeta 》

Mi sbagliavo. Perché non appena la classe si voltò pronta per andarsene, il prof aggiunse qualcos'altro.

《 Le cose alla UA si fanno seriamente. La prossima volta che succede una possibile uccisione, non ne saremo responsabili. Sarete memorati solo come idioti che hanno cercato di fare gli eroi, ma sono morti durante un allenamento a scuola. Che vergogna 》

Sentivo che si riferiva a me. Non ebbi neppure la voglia di tornare a casa. Andai da Izuku che era rimasto in infermeria. Ero abbastanza ferita e delusa da me stessa. Non riuscivo a mettere impegno in nulla. Non riuscivo ad avere quella forza di volontà che aveva mio padre, nonostante mi ero promessa che non sarei diventata così.

Ma eccomi qua. In tutto questo tempo, sono vissuto nel regno delle fantasie. Dal giorno in cui vidi la mamma, molte delle mie aspettative andarono perdute. Mi aspettavo che le cose che desideravo sarebbero apparse a me per magia. Pensavo che il tempo mi avrebbe fatto andare ovunque io volessi. Ma non era così. Questo mondo è affollato di gente, non puoi pretendere che qualcuno ti consegni ciò che vuoi.

Dovevi ottenere quello che volevi. Ciò che si semina si raccoglie. Anche facendo giardinaggio con la zia non ho mai imparato questa lezione. Sono sempre stata dipendente da qualcuno e oggi, che ebbi questa orribile umiliazione da parte del mio professore, capii la lezione che mio padre non fece in tempo a dirmi. Quando andai da Izuku, vidi che qualcuno era uscito dall'infermeria. Non ci credevo. Non appena mi vide, camminò così veloce verso di me che me lo ritrovai piantato davanti in un secondo.

《 Tu.. stupida merda inutile 》

Bakugou mi prese per il colletto. Ero talmente leggera che mi sollevò ad almeno otto centimetri da terra. Mi dava rabbia il fatto che si voleva sfogare con me in quel modo solo perché avevo visto che ci teneva a Izuku. Sennò perché era andato a vedere le sue condizioni? Anche lui era ferito, ma per All Might e Recovery Girl era meglio separarli.

《 Non te ne accorgi cazzo? 》

Feci dei respiri affannati e scossi la testa.

《 Mi devi rispondere con la tua voce di merda. Credo di avertelo già detto 》

Ahia la schiena. Mi sbatté al muro. Perché doveva essere sempre così esagerato?

《 No. Lasciami. Mi stai irritando 》

Era la prima volta che sembravo così onesta e sgarbata, ma quello lì mi prendeva e mi sbatteva come se fossi la porta di casa sua mentre la mammina lo salutava. Scommetto che era così maleducato da sbattere le porte in faccia.

《 Chiudi quella merda di bocca. Ti ho chiesto di rispondere ad una domanda, non a come ti senti 》

Mi scusai e sentii le sue mani stringere di più al colletto della mia felpa. Cosa voleva?

《 (T/N), tu non ti accorgi di avere così tanto potere. Potresti anche essere più forte di All Might. Sei un essere inutile se non riesci manco a ribbellarti a me. Mi fa incazzare che tu sia piena di così tanto potere ma poco potenziale. Se gli avessi io, ti avrei già ammazzata 》

Finalmente mi poggiò a terra. Ma prima che se ne andasse mi prese il viso con la mano.

《 Che faccia di merda che c'hai 》