76

2.6K 160 134
                                    

Shoto non poteva crederci che era lei. Tutti i ricordi di quando Momo l'aveva ingannata su questa cosa, apparvero nella sua testa. Sfortunatamente non ci fu il momento per parlare, perché (t/n) venne presa da un warp. Gli occhi di Shoto sgranarono immediatamente. Il warp fu così veloce da non potergli permettere nemmeno di toccarla. Uscì subito da quella grotta, alla ricerca di (t/n). La ragazza apparve vicino al uomo con tante mani sul viso. Suo padre, ormai privo di forze, giaceva per terra, con lui anche il suo migliore amico. Era come se ci fosse il vuoto.

Un'essere strambo, un animale all'apparenza molto potente, con il cervello visibile si avvicinò al ragazzo con le mille mani, lo stesso vicino a (t/n). Egli sussurrò il suo nome all'azzurra. Tomura Shigaraki. Non era solo, dietro di lui c'era il suo alleato. Un uomo che pareva non avere un corpo, alle sue spalle un warp gigantesco. È qui, che la ragazza scatenò la sua ira. Cadde per terra dalla disperazione e urlò. La terra tremava e nell'aria sembrava che qualcosa si muovesse. Nel momento in cui poggiò la sua mano per terra, ogni singolo elemento sostante, ghiacciò.
Sembrava fosse appena successo il big bang.

In un secondo, l'universo si creò, nella stessa velocità in cui lei ghiacciò tutto quello che le era intorno. Stava piangendo, la tempesta non tardò ad arrivare, era tutto in sincronia con le sue emozioni. Era così debole che non riusciva ad alzarsi. Gli errori che ha commesso erano così tanti da non riuscire ad essere contati sulle dita. Tremava. Anche se fuori faceva freddo, dentro di lei faceva ancora più freddo. Sicuramente, il gelido che provava poteva essere comparato alla temperatura nello spazio.

Si pentì di essere rimasta in quella grotta con le mani in mano. Senza aver detto a Shoto quello che provava. Per aver esitato. Lei esitava sempre. Serviva tutta questa sofferenza per tirare in lei tutto quel potere? Non era neanche il suo cento per cento. Non aveva alzato un dito, non aveva combattuto. Ora lei voleva lottare. Cercando di alzarsi voleva colpire quel ambiguo essere, priva di scatola cranica. Ebbe successo. Sembravano delle statue di ghiaccio, e quella del mutante era ridotta in frantumi. Mancavano solo l'uomo del warp e il ragazzo con la gobba, Tomura Shigaraki. Prima che li potesse rompere, con chissà quale forza uscita dalle sue mani, il warp si aprì mostrando una luce blu.

Da quel buco nero, balzò un ragazzo che le rubò un bacio. Coprì i suoi occhi con la mano, e un calcio deciso la spinse facendola cadere. Prese subito il Leader dei criminali, e l'altro uomo che permetteva quel passaggio. La ragazza corse, ma il warp era già stato chiuso. Com'era possibile se l'uomo il cui ne era responsabile è stato ghiacciato da lei? Quel bacio? Chi poteva spiegarglielo? Il warp si riaprì, si richiuse e si riaprì. Sembrava stesse esitando nell'apparire. Lei corse verso di esso, pronta a uccidere quei due che sicuramente ridussero suo padre in quello stato. Ovviamente, la ragazza non se ne accorse che in quel momento aveva ghiacciato tutto e tutti, compreso suo padre. Era sopraffatta dalla rabbia, non sapeva controllarla.

Dal warp uscì il ragazzo con le cicatrici. (T/n) per un momento ebbe timore, ma attaccò. Veloce, aveva intenzione di dargli un pugno. Successo. Un sinistro lo lanciò dall'altra parte del posto. Fu così improvviso che il ragazzo sorrise. Si rialzò subito. I suoi attacchi erano così ricchi di rabbia che aumentavano la sua potenza. Lui ne aveva abbastanza, la prese per il collo.

《 Basta 》

La ragazza cercò di opporsi. Riuscì a teletrasportarsi. Per fortuna, non doveva scappare, ma combattere. Il suo teletrasporto poteva essere usato più volte se in luoghi poco distanti. L'azzura voleva capire che intenzioni avesse il ragazzo, ma la sua telepatia non riusciva a funzionare. Non era neppure la prima volta. Aveva già cessato durante l'allenamento con Izuku. Possibile che sia sparito? Il ragazzo iniziò a lanciarle il suo fuoco. Anche se lei schivava i suoi attacchi, il fuoco doveva pur andare a finire da qualche parte. Quelle fiamme, tra l'altro anche molto forti, non erano in grado di sciogliere il ghiaccio.

Il modo in cui stava combattendo la ragazza era un corpo a corpo. Riusciva anche a fare lancie di ghiaccio, così, da poterlo attaccare. Sembrava un'assassina professionista. Questo a lui piaceva. Gli ricordava di quando (t/n) era dalla loro parte, anche se era solo di notte. Iniziò ad attaccare coi suoi capelli, e dopo tre schivate da parte del ragazzo, capì che non era una buona tecnica, anche perché lui poteva bruciargli la sua bella chioma. Ne aveva abbastanza. Intrappolò il corvino con una mossa che non aveva mai provato con Izuku. Creò prima del ghiaccio con le mani, una quantità molto grande. Divenne acqua, con la quale intrappolò il ragazzo facendo pressione su di lui.

《 Dimmi. Chi sei? 》

Chiese con tono serio, arrabbiato. Entrambi non toccavano terra. Lui sorrise.

《 Dabi 》

Lei sgranò gli occhi. Aveva già sentito questo nome. Lo disse a sé stessa, sussurando. Dabi, Dabi, Dabi. Ripeteva.

《 Non è ancora il momento, ma dato che non mi lascerai andare.. 》

Sospirò, era pronto a dirle qualcosa.

《 Ah, un'ultima cosa 》

Lo irritava. (T/n) mise più pressione sull'acqua. Sembrava che Dabi fosse intrappolato su una goccia gigante, il quale l'azzurra lo teneva.

《 Stringi forte non solo qui lo sai? Là sotto, lo fai, fai lo stesso effetto. Peccato che non ti ricordi cosa abbiamo passato 》

Lei era ancora confusa. Il viso di Dabi le appariva in testa con diverse immagini che lei non aveva mai visto prima di quella volta che lo incontrò quando si era persa la strada per casa. Dalla sua mente, sentì un suono assordante, che la fece cadere dal suo volo, lasciando andare Dabi che corse immediatamente verso il warp. Non ebbe il momento per chiamarla per nome, per fortuna. Se lo avesse fatto, la ragazza si sarebbe ricordata di tutto quello che aveva passato nella sua doppia vita, che per ora lei ancora non conosceva e non sapeva di avere. Nessuno tranne lui e alcuni criminali sapevano di lei. Il rumore faceva male. Le suonava in testa. Urlò di nuovo e con lei si mosse la terra. Durò molto, ma delle mani calde fecero cedere queste grida.

















































Author's Note
Non so se vi è piaciuto, ma spero di sì. Ci sarà il 76.5, ho deciso che ogni volta che non finisco un capitolo ci metterò il punto cinque.

Non è per allungare la storia, ma per descriverla meglio e mettere in ordine gli avvenimenti.

Spero non sia una scocciatura per voi se faccio più capitoli.

Ma ad essere onesta mi piace scrivere questa storia.
In più la storia si sta per concludere -credo-

Domande del giorno: cosa hanno passato (t/n) e Dabi secondo voi?😏

Com'era la doppia vita di (t/n) prima?

Perché ha sentito quello strano rumore in testa?




Risposta per le domande scorse:

I botti che si sentivano erano del Noumu e di All Might, come potete notare qui lui è steso a terra.

Non c'è stato nessun bacio tra Shoto e voi, scusate. Devo fare un capitolo molto passionale quando arriverà :))



Al prossimo capitolo!

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now