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Todoroki's POV

Non potevo crederci che All Might avesse una figlia. Mio padre, è ossessionato da lui ed è proprio questa sua stupida ossessione che ho riconosciuto subito il cognome Yagi, lo stesso di All Might. Quando (T/N) aveva la febbre e mi ha confessato che il mio potere la terrorizzava ebbi un momento di ricordi. Mi apparve mia madre, che diceva al telefono che il mio potere le faceva paura.

Lei aveva una voce orribilmente tremolante a differenza di (T/N) che non aveva paura di me, ma del mio potere. Quando mi ha confessato che anche sua madre la trattava in questo modo, anche se l'ha vista una sola volta, mi sono sentito conpreso. Se fosse stata una ragazza qualunque a rivolgermi quell'insulto, non avrei esitato a togliermela dai piedi.

Devo dire che è la prima volta che ho in comune una cosa del genere con una persona. Il suo bizzarro ritardo del primo giorno di scuola, mi diede fastidio. Come puoi arrivare in ritardo il primo giorno di scuola? Conoscendola meglio non è male come persona. Per tutta l'intera lezione, la osservai e lei non se ne accorse. Notavo come sopportava il freddo con quella felpa di cotone.

Quando la sua vicina -Momo- se ne accorse, distolsi in meno di un secondo i miei occhi dalla figura di (T/N). Era davvero stupido, come l'aspetto fisico di una persona ti poteva sedurre. Anche con la sua figura goffa, con quello chignon elegante accompagnata da quella frangia, (T/N) era davvero bellissima. Per non parlare del fatto che indossava gli occhiali. Poche ragazze sanno essere attraenti con un paio di occhiali.

《 Se per te non è un peso.. puoi rimanere in casa? 》

La sua voce interruppe i miei pensieri. Detto sinceramente non mi dispiaceva dare un'occhiata a casa Yagi, ma se mio padre lo veniva a sapere, mi avrebbe fatto avvicinare a (T/N) in modo furtivo, cercando in tutti i modi di ferirla.

《 Non credo. Ma non dovresti invitare dei maschi in casa 》

(T/N) si guardò i piedi. La vedevo che stava riflettendo.

《 Oh.. ecco.. io non volevo stare sola.. tutto qua..
s-scusa 》

Borbottò, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato.

《 No. Non ti scusare. Accetto volentieri 》

Ero stato fin troppo freddo con lei e normalmente non lo ero. Dopo le cose che Bakugou mi disse, cercavo di osservarla da lontano e di mettermi in guardia. Quel ragazzo, sembrava conoscere (T/N) da tanto tempo. Pareva che la volesse mettere alla prova, o peggio ancora: in trappola. Nel momento in cui accettai il suo invito (T/N) era così felice che iniziò a camminare saltellando.

Il buffo è che non si accorgeva per niente che era strano. Più che strano, aveva un comportamento un po' infantile se si parla di emozioni. Non capisce quando dovrebbe nasconderli e sono sicuro che non sa come nasconderli. Parlammo più durante il tragitto portone-ingresso, che il tragitto scuola-casa.

《 Sai per caso se uno dei professori ha dei figli? Il professor Aizawa per esempio 》

Che stava a dire "Sai per caso se gli altri sanno che sono la figlia di All Might?". Le risposi con un "no" tattico. Non sapevo se (T/N) voleva rendersi popolare solo per questo fatto o voleva essere trattata come chiunque altro. Mi fece il tour della casa, e devo ammettere che a differenza di quella di mio padre era molto più moderna. La casa dove abitavo io, invece era tutto a tema giapponese.

Aveva un'ingresso enorme dove c'erano due armadi ai lati, che si mimitizzavano con la parete. C'erano 10 metri di distanza tra quell'ingresso al corridoio laterale che conduceva chissà dove. Posammo le scarpe, e lei mi condusse al piano superiore dove c'era camera sua. Era così neutra. Mi ha detto che dovevo aspettarla perchè si doveva cambiare. Si infilò una felpa sotto i suoi vestiti, e mi guardò con la coda dell'occhio.

Ignorai quello sguardo per poi mirarla furtiva mentre entrava in bagno con quella felpa messa proprio in pancia. Sembrava incinta. Non commentai dato che non ero propenso a farlo in nessuna occasione. È buffo che lo avesse fatto, tanto dopo l'avrei vista comunque. Mi disse che potevo sedermi anche sul suo letto matrimoniale. Si doveva cambiare, ma ovviamente non davanti a me. Sarebbe stato imbarazzante. Aveva un bagno proprio attaccato in camera sua ed era davvero comodo se la natura ti chiama nel bel mezzo della notte.

Però mi chiedevo come mai la sua stanza non era così gioiosa come lei. (T/N) si era appena trasferita ma mi aspettavo che decorasse fin dall'inizio la sua stanza in modo più femminile. Di solito le ragazze lo fanno. Mi alzai dal suo letto e feci un po' il giro. Ero una stanza abbastanza grande e aveva quei classici armadi che si mimitizzavano con le mura, identiche a quelle dell'ingresso. Vidi sulla sua scrivania una foto di lei da piccola e di una signora che avevo già visto. Era sua madre? Mi sembrava molto famigliare.

《 Oh quella è mia zia, Shiori. Si occupa di me da quando sono nata. È praticamente mia madre! 》

È stata una delle rare volte in cui qualcuno mi spaventava. Non sobbalzai neanche, quindi (T/N) non se ne accorse del fatto che mi aveva colto di sorpresa.

《 Mi sembra di averla già vista 》

《 Davvero? 》

Mi chiese con sopresa. La sua voce era così piccina e adorabile. Non era come quelle ragazze che mentre parlano urlano. Era una voce carina da sentire e non stridula.

《 Credo di sì, ma lascia stare 》

Ci recammo in soggiorno. (T/N) stava preparando i pop-corn e mi disse che potevo scegliere qualsiasi film tra i DVD di suo padre, oppure aprire la TV e vedere se ci fossero film interessanti. Era davvero strano come siamo finiti a vederci un'horror insieme. La vedevo che masticava più velocemente i pop-corn, e che stringeva il cuscino con una mano. Io rimasi neutro.

I film dell'orrore non mi spaventano così tanto.

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora