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Quando Bakugou tornò, mi spiegò la situazione. Il professore mi aveva mandato qui per vedere come si allenavano quelli dell'altra classe. Iniziai a osservarli, e alcuni avevano l'energia a mille -esempio nazionale: Izuku, altri invece li facevano un po' così. Vedevo due panchine piene di zaini. Certamente erano delle classi.

La mia presenza non era poi un granche', dato che guardavo e basta, ma c'era un ragazzo biondo che mi stava puntando gli occhi, pronto a dirmi qualcosa.

《 Come mai non ti ho mai vista da queste parti? Abiti in zona? 》

Mi domandò e gli parlai del mio trasferimento casuale in Giappone, senza scendere nei dettagli.

《 Ci becchiamo al festival degli sport 》

Pensavo se ne stesse per andare via. Invece..

《 Altrimenti, dammi il tuo numero, così ci vediamo prima 》

Il mio numero? Parla di quello del telefono? Perchè non so dove si possa trovare il mio numero dentro al telefono. Stavo per rispondergli, ma Bakugou lo fece prima di me.

《 Che cazzo vuoi? 》

Gli chiese brusco, spintonandolo lontano da me.

《 Che rompi palle 》

Rispose quel ragazzo della 1B. Mossa sbagliata.

《 Che cazzo hai detto brutto pezzo di merda?! 》

Mi misi in mezzo a loro perché vedevo il sinistro di Bakugou sganciarsi. Proprio non volevo vedere altre risse. Sopratutto da parte di Bakugou che ne era la causa principale.

《 Grazie per l'attenzione, però adesso la tua classe se ne sta andando! 》

Puntualizzai, e lui guardò in aria, senza degnarsi di un saluto. Ero consapevole del fatto che non lo saltuai neanche io, però mi è dispiaciuto che Bakugou si fosse comportato in quel modo.

《 Potevi anche essere più gentile 》

Mi guardò malissimo.

《 Ma gentile cosa? Non sai che vuol dire quando un ragazzo ti chiede il numero? 》

No. Perché al mio paesino Shiori non mi ha mai dato un telefono mobile. Avevamo solo quello di casa, con cui lei mi chiamava.

《 È un chiaro segno di interesse 》

Replicò Bakugou quando gli dissi che non ne sapevo nulla di questa cosa che fanno i moderni. Dopo quello prese il suo zaino dalla panchina. Non mi ero accorta che tutta la classe se ne fosse già andata. Avevo ancora la ferita alla gamba. Decisi di teletrasportarmi. Immaginai casa mia, papà che porta la cena, e l'enorme divano in salotto. Ero ritornata a casa dopo questa giornata. Di preciso mi ero teletrasportata in camera mia. Per fortuna, non sovracaricando il mio corpo con tutte le mie unicità, la mia rigenerazione non era poi così lenta. Venne aiutata anche da Recovery Girl, quindi riuscivo a muoverla.

Ricevetti una chiamata da Izuku così presi il telefono e decisi di fare delle prove per vedere se riuscivo a camminare normalmente. Ne ero in grado, ma alcune volte andavo un po' in giù, perché la forza della mia gamba ferita non era un granche'. Izuku mi parlò del festival degli sport e io ero così in ansia, che non mi accorsi di star facendo tremila giri nella stessa area: camera mia.

Lo spazio era lo stesso. Uscii da camera mia e mi feci una passeggiata per il corridoio. La casa di mio padre sembrava un'edificio. Quando vidi le scale, decisi con coraggio di farle. Per fortuna non era in salita! Ero così eccitata da cosa mi stava dicendo Izuku.

《 Affronteremo tutti quelli della UA ovviamente della nostra stessa età! 》

Mi raccontò pure delle prove, lavori di squadra e di come i professionisti si sarebbero interessati ai primini. Ero davvero agitata, perché ancora non controllavo i miei poteri, specialmente quello del ghiaccio.

《 Io credo di non riuscire a partecipare.. 》

Gli dissi. In parte era vero, la classe mi stava assai simpatica ed ero sicura che mi sarei divertita, però i miei poteri erano il mio problema.

《 (T/N) hai chissà quante unicità! Guarda che io ti osservo quando usciamo. Ti aiuterò io 》

L'animo di Izuku era così bello. Mi ricordava quando si ferì combattendo contro Bakugou. In infermeria, c'era anche mio padre. Gli avrei dovuto chiedere perché avesse stretto così tanto con Izuku. Ringraziai il mio amico e lui mi spiegò più dettagliatamente cosa sarebbe successo al festival.

《 Oddio!! Voglio davvero partecipare! 》

Urlai dalla gioia. Ero felice che Izuku mi avrebbe aiutata. Quando attraversai il salotto per andare in cucina a prendere dell'acqua -perché parlando con Izuku parlavo tanto anche io di conseguenza, sentii delle voci. Stavano sussurando, e nel mentre Izuku continuava a chiacchierare io non riuscivo più a seguirlo.



《 Aspetta in linea, solo un attimo 》

La voce di mio padre la riconobbi subito, ma qualcosa che mi sorprese davvero tanto era

























la presenza di mia zia:

Shiori

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Onde histórias criam vida. Descubra agora