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Da questo capitolo in poi scriverò in terza persona. Così da evitare di dovermi spostare dalle prospettive altrui. Scusate per il cambiamento. Spero vi piaccia comunque.

Buona lettura.













L'ultima volta che i due andarono in infermeria, l'anziana signora disse tra loro sarebbe sbocciato un ottimo futuro. Questo entrambi non se lo scorderanno mai. Il ragazzo chiese a (T/N) di togliersi la felpa, anche la canottiera. Solitamente ad una ragazza non si dovrebbero chiedere queste cose, ma nel caso di (T/N) era diverso. Aveva una ferita, che lei stessa non voleva ammetterlo. Una volta toltasi le vesti, l'azzurra si lasciò curare da Shoto.

《 Aspetta, evita la busta 》

La avvisò il ragazzo. Lentamente, prese dalle sue morbide mani la busta di ghiaccio, che ormai era già al suo stato liquido. Ancora freddo, ma liquido, non abbastanza da poterla curare. Con questo piccolo dolore, Shoto le propose un'alternativa.

《 (T/N) userò le mie stesse mani, okay? Cercherò di renderlo il più graduale possibile 》

Prima di questa fase, il ragazzo cercò dei dischetti di cotone, e del disinfettante. Una volta trovati, li applicò sulla zona ferita di (T/N). Lei gemmette dal dolore. Todoroki non poteva non scordarsi dei suoi gemiti, la prima volta che stette con lei in infermeria. Una sensazione strana e inusuale lo percorse quella volta. Qualcosa che non era suo. Sembrava che qualcuno si fosse impossessato della sua persona. Non era così.

Senza esitare, dopo aver visto che non usciva più sangue, le mani di Shoto e la pelle di (T/N) ebbero un contatto. Shoto appoggiò tutto il suo palmo sulla schiena della ragazza. Man mano, da caldo, diventava freddo. A questo cambio, il respiro di (T/N) si faceva sempre più pesante. Finché la ragazza non iniziò a battere i denti.

《 Shoto... è freddo 》

Il ragazzo lo sapeva benissimo. Alzò leggermente il palmo per vedere se il livido dal colore rosastro fosse diminuito di intensità. Era così. Immediatamente, (T/N) riprese subito la canottiera e la felpa. Non voleva far vedere troppa pelle. Odiava le persone che lo facevano -almeno in pubblico. La sensazione di avere la pelle scoperta le dava un senso di fastidio.

La sua legge è che, solo amici e famiglia potevano vedere il suo corpo. E la sua legge diceva che solo il suo vero amore avrebbe potuto toccarglielo. Anche se (T/N) girava per casa coprendo il suo fiorellino con le mutande, aveva una felpa che le arrivava massimo sotto al ginocchio. Per qualche ragione, l'informazione che all'azzurra piacesse stare con abiti larghi arrivò a suo padre.

Infatti il primo giorno, quando (T/N) si trasferì alla villa di All Might, l'armadio di camera sua era piena di abiti che aveva sempre desiderato. Shiori le comprava sempre delle felpe larghe e calde, e quando (T/N) vedeva qualcuno dal finestrino, indossare una bella felpa nei periodi di autunno, si vergognava di chiedere alla zia di comprarglieli. Nonostante a Shiori piacesse vedere la nipote felice. Shoto non aveva mai considerato il fattore di "troia" -come diceva sempre Bakugou, associato a (T/N). Per il ragazzo, (T/N) era una ragazza unica.

Avrebbe desiderato toccarle il ventre di nuovo. Quella pelle morbida, che le sue mani avrebbero potuto muoversi di puro istinto, solo per il piacere di sentire quella sensazione. Avrebbe voluto tornare indietro nel tempo. Prendere il posto del suo sé stesso nel momento in cui fece il bagno con (T/N), e ripetere questa sequenza all'infinito. Shoto le passò la felpa.

《 Grazie 》

Proprio quando la parola non ebbe più suono, la porta fu brutalmente aperta, facendo un suono così veloce ma così avente di un'intensità alta, che fece sobbalzare Shoto.

《 Che cazzo fai bastardo a metà? 》

L'immagine di (T/N) che aveva la mano tesa, pronta a prendere la felpa che gli stava passando Shoto, fece concludere a Bakugou che tra i due ci fosse stato qualcosa. Era molto arrabbiato e stava imprecando nella sua testa, si sentiva il brontolio che stava emettendo. Era quasi divertente a parte il fatto che Bakugou prese con entrambe le sue mani il colletto di Shoto e iniziò ad insultarlo.

《 Ma perché non la lasci in pace?! Non hai proprio capito quello che intendo io? EPPURE SONO STATO PERFETTAMENTE CHIARO 》

Stava urlando. Shoto prese le mani di Bakugou e le ghiacciò. Gli paralizzò anche i piedi, ma tutto quanto sarebbe stato inutile.

《 Pensi davvero che il tuo misero potere possa competere con il mio? 》

Come mai Shoto gli stava rispondendo, invece di lasciare perdere, nemmeno lui lo sapeva. L'unica cosa che aveva in mente era evitare che Bakugou se ne andasse con (T/N) in mano. Il castano lo attaccò. Stava correndo, molto veloce, così tanto da evitare che l'orologio potesse fare il suo tick. Era troppo tardi per fermarsi. Il suo attacco avrebbe segnato dolore alla sua vittima: Shoto. Il ragazzo, si sarebbe scaraventato sulla finestra, fino a cadere per terra.

Bakugou non avrebbe mai potuto calcolare una cosa del genere. Il suo obbiettivo era solo far sapere a Shoto che doveva stare alla larga da (T/N). Proprio mentre i suoi pugni stavano per colpire il busto del nemico vide la morte andargli contro. (T/N) si mise davanti al suo attacco spingendo Shoto dall'altra parte. La sua figura gracile, tenera e piccola si mise davanti al corpo muscoloso dell'avversario. Gli occhi di Bakugou sgranarono dallo stupore. Una lacrima scese, non appena si sentì il boato subito dal suo attacco. La polvere non faceva più vedere né Bakugou, né Shoto.. e neanche lei, la ragione di questo litigio: (T/N). Era troppo tardi.
































Author's Note
Scusate davvero se metto così tanta suspense! Com'è andata la lettura?

Comunque: per le vacanze sarò più attiva -cercherò di esserlo-

Domanda del giorno: secondo voi cos'è successo al vostro personaggio?

+ che fate per le vacanze? :3

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now