85

2.5K 106 243
                                    

Ancora non ci credeva, eppure, solo pochi attimi fa era felice. Come mai ci voleva così poco, per migliorare o peggiorare la situazione di una persona? Quel ragazzo l'aveva baciata! Lei teoricamente stava con Shoto. Lo aveva tradito? Al solo pensiero, l'azzurra divenne cupa. Improvvisamente provò un freddo che aveva provato soltanto alla visita di sua madre. Il ragazzo staccò le sue labbra da quelle di (t/n).

≪ Certo che in questo, non cambierai mai. Hai sempre freddo ≫

Il ragazzo prese l'azzurra per la vita e le avvicinò il suo viso.

≪ Sei sempre stata un termometro delle tue emozioni. Sai una cosa? Non sono il genere ti persona che va dirlo al mondo intero, o che se ne vanta. Vorrei, ma per te non lo direi mai in giro. Quando ti scopavo, non potevi capire che sensazione di piacere mi avvolgeva il tuo inguine. La temperatura del tuo corpo diventava caldissima, e questo mi faceva eccitare ancora di più. Peccato che l'artefice di tutto quel calore ero io e non tu. Urlavi il mio nome come se non ci fosse un domani. Ti ricordi, adesso? ≫

(T/n) era senza parole. Sembrava che quel ragazzo l'avesse di nuovo baciata, ma stavolta togliendole tutto il fiato. Quelle parole, a una che offriva il suo corpo per la strada avrebbe fatto eccitare, ma l'azzurra non era per niente di quel genere. Ora si ricordava il perché di moltissime cose, il motivo del perché Bakugou la odiava così tanto.

Il corpo della ragazza era lì, ferma dov'era, ma la sua mente stava tutta da un'altra parte. Era occupata a fare un viaggio, sì, un viaggio nei suoi ricordi sepolti, seppelliti a causa di qualche sostanza che chissà quale persona le aveva iniettato nel corpo. Nelle notti, anche in quelle dove lei aveva sede nel suo paesino italiano, non riusciva a dormire. Questo era un dato di fatto conosciuto benissimo da Shiori.

Nemmeno la zia dormiva molto bene, ma il caso dell'azzurra non era affatto legato allo stress per il lavoro come quello di Shiori. Lei non riusciva a dormire, perché la notte c'era sempre qualcuno che la prendeva, le diceva che era tutto un sogno e le diceva che doveva unirsi all'organizzazione dei Villain.

≪ Ti sembrerà assurdo ma noi Villain siamo buone persone che cercano di mantenere l'equilibrio, non c'è bene dove c'è il male, e vice versa ≫

Queste parole attraversarono la mente della ragazza, finché l'azzurra non ebbe un ritorno di memoria. Ora lei non era (t/n) Yagi, era semplicemente (t/n). Come mai dentro le faceva così male, è perché la (t/n) di un tempo era una ragazza forte, pronta a sacrificare, menare, fare qualsiasi cosa pur di mantenere quell'equilibrio nel mondo.

La (t/n) di adesso era una ragazza tutta in ghingheri, ingenua ma al tempo stesso saputella perché nelle materie scolastiche nessuna la batteva, ma riguardo alla socializzazione lei non ci capiva niente. Non sapeva che i ragazzi la guardavano sempre perché erano curiosi di sapere cosa ci fosse dietro quella felpa il doppio di lei.

Non sapeva che tutti i ragazzi le andavano dietro, non sapeva che Izuku ci teneva a lei perché aveva paura che si mettesse col ragazzo sbagliato, non lo sapeva che Momo la voleva vedere morta per l'invidia che nutriva nei suoi confronti, non lo sapeva che Ochaco amava Izuku, non sapeva che Tsuyu l'ha sempre protetta da Momo, non sapeva l'amore inconscio di Bakugou per lei..

Era proprio questa che rendeva (t/n), (t/n) Yagi. Queste due personalità in contrasto stavano litigando tra loro e il ragazzo con le cicatrici ne era testimone. Ci stava mettendo un bel po' per capire quale personalità avesse vinto. Il ragazzo con le cicatrici tifava per la ragazza di cui si era perdutamente innamorato. L'azzurra non riuscì a reggersi in piedi. Teneva le mani tra i capelli, gli occhi chiusi, serrati in modo forte come se non volesse mai più riaprirli o come se non riuscisse più ad aprirli.

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang