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Todoroki's POV

A dire per la verità, quando ho visto Momo mi è sembrata una ragazza che facesse vedere un po' troppo di sé. Quel suo "costume" non le copriva per niente i seni. Il giorno in cui mi confessò quello che provava per me, avevo visto (T/N) con Bakugou. Era ormai da una settimana che mi allenavo ad un parco abbandonato vicino alla collina, tutto questo per prepararmi al festival. Per fortuna (T/N) è stata avvisata da Izuku, spero che faccia una bella figura pure lei.

Mancavano due mesi a quel evento, e volevo sfruttarli al meglio. Misi molta più massa muscolare di quello che pensai, che un giorno, mentre uscivo per la seconda volta a fare corsa, Fuyumi mi fermò.

《 Fratellino 》

Mi chiamò.

《 Perchè fai così tanto esercizio? Non ti ho mai visto più motivato di così! 》

Quando mia sorella si comporta in questo modo, vuol dire che vuole sentirsi dire qualcosa da me, ma quel qualcosa io non so mai cosa sia.

《 Shoto, si vede che lo fai per quella ragazza, (T/N). Vero? 》

In effetti sì. Penso sempre a lei quando le forze mi stanno per abbandonare. Ma ha importanza? Vorrei dare una lezione a mio padre una volta per tutte, e anche a quel presuntuoso di Bakugou. Quel giorno, era prima che Momo mi confessasse quello che provava.

《 Vabbè, tanto lo so che lo fai per lei. Si vede. E so anche che avete fatto il bagno insieme! 》

Sclerò mia sorella, e a quel punto mi misi a correre facendo finta di non averla sentita. Io e (T/N) ma da quando? Ha davvero un bel carattere e un bel fisico, però non ne so niente di quello che pensa mia sorella: amore. L'unico amore che ho fatto e provato l'ho distrutto con le mie stesse mani. Ogni estate andavo da mio fratello che abitava con lo zio. Era un paesino sconosciuto in Italia. Da piccolo mi importava poco di amore. Avevo pochi amici, anzi nessuno. E un'estate conobbi una bambina che era la vicina di nostro zio. Lo conobbi grazie alla mia sbadataggine. Lanciai per sbaglio la palla dall'altra parte del giardino.

Da lì sbucò quell'angelo. Era una bimba biondissima con degli occhi grigi, ma alcune volte mi sembrava di vedere i capelli di mia madre. Giocavamo a palla e il giorno in cui lei mi invitò ad entrare i miei poteri andarono in tilt congelandole le mani. Ho messo le sue dentro a due cubi di ghiaccio ed ebbi il panico, anche lei. Alla fine usai i poteri di papà per sciogliere quel ghiaccio. Quella bambina mi odiava a morte, e non avrebbe mai voluto vedermi. Questo flashback durò un'eternità in quel momento. Così tanto da non essermi accorto di aver completato il giro della collina. Feci la discesa e mentre camminavo, che recuperavo ancora il fiato, andai a sbattere la spalla contro qualcuno.

《 Guarda dove vai, coglione 》

Disse maleducatamente quel ragazzo. Aveva un tono famigliare, e infatti era Bakugou.

《 Ah. Bastardo a metà, che cazzo ci fai qui? 》

Gli risposi parlandogli del mio esercizio giornaliero.

《 Non c'è bisogno di tutto questo impegno. Chi merita, merita 》

Non ero d'accordo su questo. Chi lavora merita.

《 Senti hai osservato un po' quella troia? Dico (T/N) 》

Perché le dia della troia io non lo so, ma mi fa incazzare.

Ti amo anche se non dovrei - TodorokixReader [IN REVISIONE]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon