Capitolo 18: Lunedì, 9 gennaio 2012

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"Amore..., dai, sveglia..."

"Un altro po'..." mormoro restando con gli occhi chiusi mentre la mamma mi accarezza i capelli. "Ancora cinque minuti...".

Che trauma tornare a scuola. Stavo così bene a casa! Le vacanze di Natale dovrebbero durare un mese. Sono finite troppo in fretta.

"Dai, che ti porto a scuola io!".

Io apro gli occhi e la guardo sorridendo. "Se mi porti tu, allora posso dormire di più!" esclamo girandomi a pancia sotto e abbracciando il cuscino.

"No invece, ti alzi subito così andiamo a fare colazione al bar".

Io ci penso un attimo, ma poi il sonno ha la meglio sulla golosità: "Rinuncio al cornetto. Preferisco dormire ancora."

"Ma dai, pensa che bello! Solo io e te nel nostro bar! Cosa c'è di meglio per addolcire il peggior lunedì dell'anno? Ti lascio prendere anche la pizzetta da portare a scuola per merenda!".

Io sospiro e mi metto seduto. "E va bene!"

"Lo zaino lo hai già preparato ieri sera?"

"No..."

"E allora forza!" dice lei dandomi un bacio e poi alzandosi. "Fai presto!"

"Ma com'è che oggi Asia non ti ha sequestrato la macchina?! Praticamente è un miracolo!".

La mamma ride e apre la finestra per far cambiare l'aria, come fa tutte le mattine anche se fuori si gela.

"Sono passati a prenderla" mi dice andando verso la porta.

"Ma ti pare normale che una esce di casa alle 7 di mattina per andare a studiare?!" le chiedo andandole dietro.

"E a te pare normale che con due settimane di vacanze a disposizione, uno finisca i compiti la sera prima a mezzanotte?!".

A dire il vero non li ho nemmeno finiti tutti. Mi giocherò la carta Donata.

"Certo!" dico annuendo con convinzione. "Perché io so come godermi la vita! Faccio il minimo per essere promosso. Spiegami perché dovrei sgobbare!"

"Per fare contenta la tua povera mamma malata" mi dice con un tono da presa per il culo bella e buona.

"Ma piantala!" le dico spintonandola, ma piano, perché ho sempre paura di farle male. "Guarda che non mi fai pena neanche un po'!".

Lei ride e mi abbraccia. "Ma sì! Mi sa che hai ragione tu! Goditi la vita! E poi se fossi pure bravo a scuola..., saresti troppo perfetto!"; mi dà un bacio e poi mi spinge verso il bagno. "Adesso vai a prepararti, su! Lo sai che non sopporto fare colazione in fretta!"

"Sì, vado..."

"E non metterci un'ora a sistemarti i capelli!"

"No...".


"7 e mezzo! Non ci si crede!" dice Mattia a Riccardo, a ricreazione, mentre ce ne stiamo tutti alle macchinette. "E menomale che non avevi studiato tanto, eh?!"

"Ma è vero che non avevo studiato tanto!" risponde lui. "Ma che ci vuoi fare, quando uno è intelligente...!"

"Tua madre si metterà a piangere per l'emozione!" esclamo io. "Ma meno male che non ha interrogato me! Non mi ricordavo un cazzo di quello che ha spiegato prima di Natale!"

"E durante le vacanze hai avuto di meglio da fare...!" dice Alberto, prima di scoppiare in quella sua risata fastidiosa che sembra un grugnito.

"Ma con la cuginetta com'è finita?!" mi domanda Daniele. "Siete ancora litigati?"

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now