Capitolo 221: Martedì, 31 luglio 2012

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"Altri cinque minuti..." mormoro rigirandomi nel letto e mettendomi il cuscino sulla faccia, dopo che Ulisse mi ha svegliato urlando il suo buongiorno e spalancando la finestra.

"Ah re Leone! Non posso mica sta' sempre ad aspetta' te, eh?! C'ho da fare io, sai?! Devo anche anna' dagli altri pazienti!".

"Ma sono solo le sette! Non sei mai venuto così presto!"

"Perché non so' mai venuto da te per primo, ma oggi m'era comodo così, dovemo fa' un po' di cose!"

"Che palle!" mi lamento io, sempre da sotto il cuscino.

"Insomma, lo vuoi 'sto permesso per usci' da 'sta stanza o no?! Te lo devi guadagna'!".

Con queste parole tolgo il cuscino e mi metto subito a sedere: "Sono pronto! Dammi il termometro!".

Niente febbre.

Pressione buona.

"Due punti su tre li ho già portati a casa!" esclamo mentre Ulisse mette l'etichetta alla provetta col sangue che mi ha appena prelevato. "E sono sicuro che porto a casa anche il sangue! Devo fare una lista di tutte le cose che voglio fare oggi fuori da qua dentro!"

"Due su quattro" puntualizza lui.

"Eh?! Che quattro?"

"Questo" dice porgendomi il contenitore per la pipì.

"Eh, ma così non vale!" mi lamento io mentre lo prendo. "Non vale un esame in più!"

"Ordini superiori!"

Mi alzo dal letto sbuffando.

"Mi sembra come quando i prof. mi fanno la domanda trabocchetto alla fine di una buona interrogazione! Apposta per farmi sbagliare!" brontolo mentre mi dirigo verso il bagno.

"Nessuno qua vuole che sbagli! E penso mànco nella scuola tua! È da tanto che non fai un esame d'urina."

"E devo farlo proprio oggi che mi gioco la libertà?!"

"Ah Che Guevara! Vai a fa' quello che devi fa', per piacere!" esclama spingendomi verso il bagno. "Su!"

"Sì però è proprio una strega!" dico ad alta voce mentre sbatto la porta del bagno.

Dopo essersi accertato che io prenda l'integratore di ferro (temevo fosse disgustoso e invece è quasi insapore), Ulisse se ne va e comincia la mia impaziente attesa dei referti.

Faccio colazione, mi faccio la doccia, evito di guardarmi allo specchio con la testa scoperta, gioco alla Play, leggo un Dylan Dog, messaggio un po' con Giulia e con Daniele, sfoglio distrattamente una rivista seduto alla scrivania, e finalmente verso le dieci arriva Carlo.

"E la Strega dov'è?! Ha mandato te a darmi la cattiva notizia?" gli domando non appena mette piede nella stanza.

"La Stre... ehm, la dottoressa Lisandri è impegnata. Nessuna brutta notizia: gli esami sono tutti buoni."

"Grande!" esulto alzandomi in piedi e dandogli una pacca sulla spalla.

"Vedo che ti sono tornate le forze!" si lamenta lui massaggiandosi dove l'ho colpito.

"Oh sì! Ci puoi scommettere!" esclamo mettendomi i calzini e infilando le scarpe nuove, quelle verdi. "Oggi non mi ferma nessuno!"

"La Lisandri mi ha detto di dirti che alle 11:30 ti vuole in stanza per il pranzo."

"Sì sì, va bene..."

"E vuole che dopo ti riposi, almeno fino alle tre. Dopodiché puoi uscire ancora, fino all'ora di cena."

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now