Capitolo 232: Sabato, 11 agosto 2012

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"Già sveglio?!" esclama Ester sorpresa quando poco dopo le 7 entra nella mia stanza. Io sono ancora a letto ma in realtà sono sveglio da un bel pezzo.

"Già da un'ora, a dire il vero" le rispondo poggiando il cellulare sul comodino e mettendomi seduto.

"Non è da te."

"No..." dico con un sospiro.

"Sei preoccupato per la scintigrafia?"

"No no. Per quella no."

"Per cosa allora?" mi chiede sedendosi sul letto, vicino a me. "Per l'operazione?"

"... anche. Diciamo che non mi piace molto l'idea che mi aprano in due la gamba e mi taglino via un pezzo di osso. E non mi piace l'idea che venga sostituito con l'osso di un morto. E non mi piace nemmeno l'idea di restare rincoglionito per tutto il giorno!".

E tutto ciò avverrà tra soli nove giorni.

"È comprensibile Leo, ma vedrai che in men che non si dica sarà passata anche questa e starai già discutendo col fisioterapista!"

"Ah! Perché?" le domando ridendo. "Sai già che ci discuterò?"

Ed Ester sorride. "Conoscendoti, è molto probabile. I fisioterapisti tendono ad essere molto... autoritari."

"Più della Strega?!" esclamo inarcando le sopracciglia.

"Diciamo che le fanno concorrenza!" mi risponde lei guardando l'orologio. "Dai, misuriamo i parametri che dopo è già ora del radiofarmaco".

Si alza dal letto, e la trafila è sempre la stessa: temperatura, pressione, battiti... Stamattina niente prelievo, però mi tocca il radiofarmaco per la scintigrafia.

"È quello lì?!" chiedo ad Ester mentre prepara la siringa. "Me lo immaginavo verde fluorescente o una roba del genere!"

"Pensavi anche di trasformarti in Hulk?" ride lei mentre mi lega il laccio emostatico al braccio.

"Chissà..., magari!" esclamo mentre mi passa l'alcol. "Così sì che la Bestia se la dava a gambe levate!"

"Pronto?"

"Aspetta! Non fa male come quella di ferro, vero?".

Un dolore come quello, giuro che non lo potrei più sopportare.

"No, stai tranquillo, questa non fa male. Avvertirai solo il leggero fastidio dell'ago."

"Ok..., vai" le dico distogliendo lo sguardo.

"Fatto!"

"Di già?! Ribadisco che devi diventare la mia infermiera personale!"

"Agli ordini re Leone!" esclama lei ridendo. "Adesso bisogna aspettare tre ore. Nel frattempo tu cerca di bere più acqua possibile e di fare pipì più spesso che puoi, per espellere la radioattività che non viene assorbita."

"Ok..."

"L'unico inconveniente è che non puoi usare il tuo bagno. Devi usarne uno apposta che c'è in Radiologia."

"Eh?! E perché, scusa?!"

"Perché la tua pipì per qualche ora sarà radioattiva, e quindi bisogna che usi dei water appositi. E stai attento a non bagnarti i vestiti o la pelle, e dopo lavati le mani più accuratamente del solito."

"Ma stai scherzando?!".

No, dai, andiamo, questa storia non può mica essere vera! Sembra una presa per il culo!

"No, Leo. La dottoressa Lisandri non te lo aveva detto?"

"No!"

"Guarda, ti conviene prendere una bottiglia d'acqua e qualcosa da fare e fermarti direttamente in Radiologia fino all'esame, così non ti toccherà fare avanti e indietro dal bagno".

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now