Capitolo 226: Domenica, 5 agosto 2012

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Io ed Asia stiamo facendo colazione insieme, con cornetti e caffellatte freddo, nel nostro appuntamento ormai familiare della domenica mattina.

"Cosa mi prepari di buono per pranzo, sorellina?" le domando addentando il secondo cornetto.

"Per pranzo?" mi chiede lei sorpresa. "Vuoi che io e papà veniamo a pranzare qui con te? Va bene, devo organizzarmi un attimo ma..."

"No, vengo io a pranzare a casa!" dico sfoderando un sorriso accattivante

"Eh?!"

"Sì!" annuisco ridendo. "La Strega mi ha dato la libera uscita!"

"Ma è fantastico!" esclama lei allungandosi sul tavolino e abbracciandomi di slancio. "Per quanti giorni?"

"Per quante ore, vorrai dire... Stasera alle dieci devo rientrare."

"Oh..." sospira rimettendosi seduta. "Vabbè dai, sempre meglio di niente no?" mi domanda con un sorriso dolce.

"Sì... Tra non molto dovrebbe arrivare per il via libera ufficiale e poi possiamo andare."

"Dimmi cosa vuoi per pranzo! Così se occorre vado subito a fare la spesa!"

"Non importa" le dico prendendole una mano. "Va bene qualsiasi cosa, davvero. Qualsiasi cosa cucinata da te è meglio di quello che mangio qua. Prepara pure quello che vuoi!".

Quando arriva la Lisandri, circa mezz'ora dopo, io sono già vestito e ho già pronto lo zaino con dentro ciò che mi occorre per oggi, più il pc e la Play che non prevedo di usare ma che non voglio di certo lasciare qui.

"Buongiorno" saluta entrando. "Come andiamo, Leo?"

"Buongiorno! Come vede sto bene, quindi faccia pure firmare a mia sorella il mio rilascio, così ce ne andiamo!"

"Non così in fretta!" esclama togliendosi gli occhiali. "Siediti un attimo."

"E no, eh?! Non vorrà mica ritrattare?! Lei ha detto che..."

"Stai tranquillo, non voglio ritrattare. Voglio solo capire quali sono i tuoi programmi per la giornata e accertarmi che tu non voglia strafare..."

"I miei programmi?" le domando facendo lo gnorri. "Guardi che non ho nessun programma. Me ne starò per lo più a casa e poi stasera andrò in pizzeria coi miei amici."

"E ti aspetti che io ti creda? Forza, se vuoi che ti lasci uscire devi dirmi cosa intendi fare oggi. E guarda che se mi prendi in giro, prendi in giro prima di tutto te stesso, perché la salute è la tua e non la mia. E ti ho dato il permesso perché mi hai promesso che non farai l'incosciente e..."

"Ok ok! Le dirò i miei programmi!" sbuffo.

"Sono tutta orecchi".

I genitori di Giulia stamattina non sono in casa e io e lei abbiamo intenzione di chiuderci nella sua camera fino all'ora di pranzo, e probabilmente saremo poco vestiti.

Ok, questo è meglio non dirlo. Soprattutto davanti a mia sorella.

"Passerò la mattina con la mia ragazza, pranzerò a casa, dopo andrò al mare con i miei amici e stasera in pizzeria. Per le undici sarò qui."

"Per le dieci."

Ridacchio, stringendomi nelle spalle. "Ci ho provato!"

"E a che ora pensi di andare al mare?"

"Alle due."

"Facciamo alle quattro."

"Perché?!"

"Perché devi evitare le ore più calde e perché dopo pranzo è meglio se dormi un po'."

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now