Capitolo 170: Domenica, 10 giugno 2012

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Stamattina la gamba mi fa meno male dei giorni scorsi e riesco a camminare bene, senza problemi; qualsiasi cosa fosse, pare stia finalmente passando.

"Si è fermato l'orologio, per caso?!" mi domanda papà stupito, alzando la testa dal giornale, quando mi vede arrivare in cucina.

"No" gli rispondo guardando l'orologio appeso alla parete che segna le 8:35. "Perché?"

"La domenica mattina..., prima delle undici non ti si vede mai!".

Io rido e apro il frigo per prendere il latte. "Tra un po' vado al mare!"

"Aaah! Allora mi è tutto più chiaro! Ti ho lasciato da parte il caffè" mi dice indicando la moka poggiata sul fornello spento.

"Oh, grazie!".

La mamma è in ospedale da più di un mese ormai, e ce n'è voluto di tempo perché a lui entrasse in testa che io il caffè lo bevo freddo, ma da qualche giorno a questa parte pare averlo memorizzato.

"Ho preso i cornetti, c'è la busta in dispensa."

"Fantastico!" esclamo aprendo la dispensa e afferrando la busta di carta con dentro i cornetti.

"Ce ne sono tre, lasciane uno per tua sorella!"

"E tu?"

"A me non va, mangia pure anche il mio" mi dice finendo di bere il suo caffè amaro.

Io non me lo faccio certo ripetere e ne afferro due, mettendoli su un piatto; mi preparo il caffellatte e poi mi siedo dall'altra parte del tavolo a fare colazione.

"Ah, la mamma mi ha detto di passare in pasticceria ad ordinare la torta per la tua festa..." mi dice lui dopo un po'.

"Ma no, non ce n'è bisogno! Faccio senza."

"Come, fai senza?!"

"Sì, non la voglio la torta... Non occorre" gli rispondo scuotendo la testa.

"Leo, se la mamma ha detto che devo ordinare la torta per il tuo compleanno, io ordino la torta per il tuo compleanno. Altrimenti adesso la chiami... e glielo dici tu che non la vuoi".

Io sospiro e faccio una smorfia: "E va bene, vai ad ordinare 'sta torta!"

"Quanti sarete?"

"M... mah... Una cinquantina, più o meno."

"Una cinquantina?! Ma chi hai invitato?!"

"Eh... tra i miei amici, quelli della pallanuoto, quelli della mia classe e altri della mia scuola... Poi alcuni portano anche le fidanzate o i fidanzati e..."

"E meno male che nemmeno volevi farla, la festa!"

"E vabbè, però una volta che ho deciso di farla, la devo fare bene! Guarda che è la mamma che ha insistito!"

"Lo so, lo so. Non ti sto mica rimproverando. Sono solo stupito, tutto qui. Come la vuoi la torta? Ai lamponi?"

"No no!" mi affretto a rispondere.

"Come no?! È da quando hai quattro anni che vuoi sempre la torta ai lamponi! O mi sto confondendo con Asia?"

"No, non ti stai confondendo. Quest'anno non la voglio."

"E quale vuoi, allora?"

"Non importa, scegline tu una qualsiasi, basta che non sia ai lamponi!" esclamo alzandomi e mettendo nel lavello il piatto e il bicchiere.

"Ma Leo, io non ci capisco niente! Sceglila tu, per piacere!"

"Panna e fragole" è la prima risposta che mi viene in mente. "Vado a prepararmi."

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now