Capitolo 9: Sabato, 31 dicembre 2011

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Sono quasi le sette di sera e io sono in bagno davanti allo specchio a finire di sistemarmi i capelli; tra poco Asia mi accompagnerà da Riccardo e non vedo l'ora.

"Leo..." mi chiama papà, bussando alla porta che è socchiusa.

"Che c'è?" gli chiedo sbuffando, perché temo che sia la stessa solfa che sento da stamattina.

"Tu sei proprio sicuro che i genitori di Riccardo saranno in casa?" mi domanda aprendo la porta.

"Sì..." gli rispondo mentre mi lavo le mani; come immaginavo è la stessa identica solfa.

"Non è che poi mi tocca venire a tirarti fuori dai casini?"; io esco dal bagno, scansandolo, e vado verso la mia camera. "Leo!"

"Ma di che casini parli?!" esclamo ridendo. "Quando mai hai dovuto tirarmi fuori dai casini?!"

"Sai com'è, magari qualcuno porta dell'alcol, esagerate..."

"Seee!"; rido infilando il beauty con la roba del bagno nello zaino. "E poi distruggiamo la casa e arriva la polizia, e ci arresta tutti! Mi sa che ultimamente hai visto troppi di quei telefilm americani che guarda la mamma!"

"Sarà, ma io non sono tranquillo. Forse è meglio se ti accompagno io."

"Ma perché?! Asia sta per uscire, mi porta lei!"

"Così parlo coi genitori di Riccardo."

"Ma ci ha già parlato la mamma!"

"Va bene, ma una volta in più male non fa."

"Mi fai fare la figura del piscione!" protesto chiudendo lo zaino, dopo aver controllato di aver preso tutto. "Mamma!" chiamo andando verso la cucina, dove lei stava preparando le lasagne da portare a cena da Beppe e Simona; le lasagne sono nel forno ma lei non c'è, e non è nemmeno in soggiorno. "Mamma!"

"Sono in camera" mi risponde, e io spalanco la porta. "Perché sei a letto?" le chiedo con tono brusco.

"Mi sto riposando un attimo."

"E non potevi farlo sul divano?"

"C'era Asia che guardava la tv" dice mettendosi seduta. "Volevo un po' di silenzio."

"Non stai bene" le dico sedendomi sul letto, e non è una domanda ma un'affermazione: ormai la riconosco la faccia di quando non sta bene, pure se fa finta di no.

"Sì che sto bene. Sono solo un po' stanca. Ho infornato le lasagne e adesso mi riposo un po', in previsione di stasera che di sicuro farò tardi."

"Non ti metti mai a letto se stai bene."

"Leo, per favore..."

"Leo, lascia in pace la mamma" interviene papà entrando.

"E va bene!" sbuffo alzandomi dal letto e muovendo indietro una mano. "Tanto adesso devo uscire! Mi porta Asia però!"

"No, ti porto io" ribatte lui.

"Perché devi portarlo tu?" gli chiede mamma; e col cazzo che sta bene! Questo non è il tono di voce di quando sta bene!

"Per assicurarmi che non siano da soli in casa."

"Ho parlato io con la mamma di Riccardo. Stai tranquillo Matteo, saranno al piano di sopra..."

"Siamo sicuri?"

"Sì..." sospira mamma, e io guardo papà allargando le braccia.

"E siamo sicuri che le ragazze non resteranno lì a dormire?"

"Le ragazze andranno via all'una e mezza..." gli risponde mamma, parlando lentamente.

"Va bene, ma che c'è di strano se lo accompagno io?"

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now