Capitolo 217: Venerdì, 27 luglio 2012

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"Leo, ci sei?".

Non mi aspettavo Asia a quest'ora. Non viene mai la mattina così presto, a parte domenica scorsa che ha voluto fare colazione con me.

"Sono in bagno, arrivo!" le rispondo chiudendo il rubinetto del lavandino dopo essermi sciacquato la bocca. Il mio stomaco non ha retto la mia fantastica colazione dallo schifoso sapore metallico.

"Hai rimesso?" mi chiede lei con tono preoccupato.

"Si..." sospiro buttandomi sul letto; anche oggi sono completamente senza forze. "Così imparo a sbronzarmi alle feste, eh?!".

Riesco a strapparle un sorriso tirato, ma la sua espressione rimane sempre molto preoccupata. "Ma ti hanno sospeso l'antiemetico?"

"Mi hanno dato tutto il cocktail ieri sera..." le rispondo indicando l'asta della flebo. "E mi sa che me la riattaccano stasera".

A meno che non ricominci a vomitare in continuazione come l'altro ieri, e allora di sicuro me la riattaccano prima.

"Ti ho portato delle riviste" mi dice lei aprendo la sua maxi borsa e tirandole fuori.

"Oh, grazie! Appoggiale lì sulla scrivania". Non credo che oggi riuscirò a guardarle, mi gira troppo la testa. "Ma come mai sei venuta così presto?"

"Devo fare dei giretti..." mi risponde tirandosi su i capelli e fermandoli con una matita. "Tra poco vado e torno poi più tardi."

"Ma... hai fatto un prelievo?" le chiedo sorpreso notando il segno sul braccio.

Asia arrossisce e sembra un po' a disagio. "Eh...?! Ah... Sì..."

"È per questo che sei qui, allora?"

"Sì" ammette con un sorriso imbarazzato mentre io mi metto seduto.

"E come mai l'hai fatto?"

"Ma niente... Così... Un controllo."

"E perché non me l'hai detto subito quando ti ho chiesto perché sei venuta così presto?"

"Non lo so... Non volevo che ti preoccupassi. Tutto qui."

"E perché mi dovrei preoccupare?". Non le tolgo gli occhi di dosso e lei non riesce a sostenere il mio sguardo. "Stai bene, no?"

"Sì sì, sto benissimo. È solo un controllo, te l'ho detto."

"Che tipo di controllo? Se volevi tenermelo nascosto..., non è certo un controllo normale! Oh cazzo! Non sarai mica incinta?!"

"Eh?! Ma no! Ma cosa vai a pensare?!"

"Quello sì che sarebbe un bel casino!"

"Leo, toglitelo dalla testa, non sono incinta."

"E quindi? Sei stata male?"

"No. No. Ti ho detto che sto benissimo."

"Tanto lo sai che ti darò il tormento finché non mi spieghi."

"Lo so..." sospira lei.

Io la guardo aspettando che si decida a parlare ma non dice niente.

"Allora...?!"

"Ho... Ho fatto il test genetico."

"E che roba è?!" esclamo io corrugando le sopracciglia, e poi all'improvviso capisco. "Per il cancro?!" le chiedo con la voce che mi esce strozzata su quest'ultima parola.

"Sì..., per vedere se sono predisposta oppure no".

Io la guardo senza sapere che cavolo dire e mi accorgo che mi stanno tremando le mani.

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now