2.

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Zain











Uscimmo dal locale festeggiando per il mio nuovo lavoro. O il mio primo lavoro dovrei dire.

"E bravo il nostro Zainie! Ti hanno già assunto! Ma che gli hai detto per convincerlo?"
"Ah...io...non lo so, gli ho chiesto se avevano bisogno di un cameriere e mi ha detto: certo, perché no?"
Ero ancora incredulo e frastornato. Non mi aspettavo di certo che fosse così facile! Ammetto che mi sentivo particolarmente euforico per questa nuova esperienza. Mi sorprese però scoprire che uno dei motivi era anche quella che sarebbe stata la mia collega.

Dove l'ho già vista? Ha un'aria così familiare!

Mi guardai il palmo della mano destra: la sensazione della sua pelle sulla mia era ancora fresca nella mia memoria. Aveva le mani così fredde rispetto alle mie!
Sorrisi tra me e me quando il viso di Lily comparve tra i miei pensieri: era così sospettosa verso di me! Non la biasimo, non facevo altro che fissarla! E come non farlo? Quei grandi occhi mogano leggermente nascosti dal ciuffo, che le sfuggiva dalla coda; le guance paffute, che arrossivano ogni volta che la sorprendevo a guardarmi; e quel sorriso così dolce!

Così bella e così inconsapevole di esserlo. La sua timidezza la rendeva ancora più attraente. Per non parlare di quelle curve!

"Terra chiama Zain! Fratello, mi ricevi?!" Liam interruppe il mio flusso casuale di pensieri.
"Eh?" Non avevo sentito una parola di ciò che aveva detto.
"Sei fumato? Ti ho appena fatto una domanda!"
"Ah...scusa ero distratto, dicevi?"
"Ti ho chiesto quando inizi?"
"Oh..."
"Eh, ah, oh, ti mancano ancora due vocali e poi le hai dette tutte! Amico, ma che hai?"
"Scommetto che ha a che fare con una certa cameriera!" Disse Niall.
"Mi sa che hai ragione, Horan. Quella faccia da pesce lesso ce l'ha solo quando si fa una canna o quando ha una cotta" Aggiunse Louis.
"Tu e Zain dovreste smettere di fumare quella spazzatura, non so neanche cosa ci troviate in quella roba! È disgustosa!" Replicò Harry.
"Oh, andiamo non fare sempre il salutista, tu!" Gli rispose Louis.
"Non mi sono fatto nessuna canna!" Precisai.

Qualche volta mi chiedo perché considero questi quattro i miei migliori amici.

"Lo avevamo capito, ti conosciamo piuttosto bene! E poi abbiamo visto come la fissavi" Disse Niall.

Già, credo lo abbiano notato tutti in quel locale, anche i tavoli e le sedie se potessero parlare.

"Hey, ma come ti ha ridotto quella ragazza?" Chiese Liam trattenendo una risata.
Ero già un caso così disperato?
"Ma di che parlate? È... È solo che mi sembra di conoscerla, tutto qui"
"Oh, fidati vi conoscerete molto bene da domani!"
"Louis!" Lo riproverò Liam.
"Che c'è?"
"Oh, andiamo è la mia collega!"
"Sì e ha un gran bel c-"
"LOUIS!" Lo rimproverammo in coro.
Lui alzò le mani in segno di resa.
"Ok, la trovo... strepitosa e mi sembra davvero di conoscerla, tutto qui! Ora possiamo passare ad un altro argomento, per cortesia?!"
"Caspita, suona come un gran bel colpo di fulmine, amico! È una sfortuna che tu l'abbia incontrata in un'occasione come questa! Insomma tra colleghi, sai com'è..." Disse Niall dandomi una pacca sulla spalla.
"Oh grazie tante per l'illuminante sintesi!" Dissi in tono sarcastico.
"Nessun problema" Fece spallucce.
"L'ultima volta che ti ho visto così è stato con... beh con Kim" Osservò Liam.
"Non..."
"Lo so, lo so. Scusa, fa' finta che non l'abbia menzionata, ok?"
Mi limitai ad annuire.

Faceva ancora male parlare di lei. Vorrei poterla chiudere definitivamente nel passato, perché per troppo tempo ho creduto in qualcosa che non era amore. Non voglio più essere preso in giro in quel modo. Non voglio più legami seri. Forse a vent'anni era esagerato pensarlo, ma non volevo più dire 'ti amo' senza sentirlo davvero.
Inoltre una relazione stabile non era certo nei miei piani. Fino ad un anno fa trovare un lavoro non era nei miei piani e, cavoli, incontrare Lily non era nei miei piani.
Mi piaceva il modo in cui si raccoglieva i capelli castani ramati intorno ad una penna.
Mi piaceva il modo in cui interagiva coi clienti, solare e gentile.
Mi piaceva la sua abitudine di dondolarsi sui talloni quando stava a lungo in piedi.
Mi piaceva. Mi piaceva molto.
Questo non voleva dire che mi stessi innamorando.
Non potevo e non intendevo farlo.
Non sapevo praticamente nulla di lei, poteva essere già impegnata con qualcuno o potevo non piacerle e sapevo ancora molto poco di me stesso e di ciò che volevo.

Ma guardati! Stai ragionando come un giovane adulto maturo per una volta! - direbbe mio padre.

Credo che ogni età della vita abbia i suoi doveri e responsabilità, delle lezioni da imparare. La mia prima lezione in quel momento era: non rovinare tutto un'altra volta.

•••

Non sono mai stato mattiniero, ma questo giorno era importante per me. Non era solo il mio primo giorno di lavoro, era anche un nuovo inizio. Niente più cazzate. Mi era stata regalata la possibilità di rimediare da solo ai miei errori e dovevo dimostrare a tutti che potevo essere una persona migliore.
Ecco perché ero così nervoso, ecco perché ero già sveglio, nonostante fossero le 5:00 del mattino.
Così mi aveva detto il boss, Al. Che tipo strano...gli è bastato sapere la mia età, se e dove studiassi per assumermi. Non che mi lamentassi.
Sentivo lo stomaco chiuso e l'unica cosa che riuscivo a mandare giù era il caffè. Doppio. Con tanto zucchero.

Cavoli! Il sole non è nemmeno sorto del tutto! Questo è contrario ai miei ritmi biologici!

Arrivai davanti al locale ancora deserto e parcheggiai l'auto a pochi metri dall'entrata.
Un respiro profondo e l'ultimo sorso di caffè prima di entrare.
Vidi subito Al in cucina sistemare della merce.
"Buongiorno figliolo! Pronto per iniziare?"
"Buongiorno Al! Credo di sì!"
"Perfetto allora! Ti manca solo l'uniforme, puoi trovarne una negli spogliatoi in fondo al corridoio a sinistra. Questa è la chiave con il lucchetto del tuo armadietto per i tuoi effetti personali. Ah, a proposito, c'è un parcheggio riservato al personale sul retro del locale, puoi mettere lì la tua auto se vuoi. Apriamo alle 6."
"Grande! Grazie!"

Questo lavoro comincia a piacermi.

Mi diressi verso lo spogliatoio e trovai già la porta socchiusa. Feci per aprirla ma ebbi un sussulto: intravidi per un secondo la figura familiare della mia collega. Semi svestita.

Ho come l'impressione che Al si sia dimenticato di menzionare il fatto che lo spogliatoio era in comune.

Pensai che fosse meglio bussare, ma ovviamente la curiosità prese il sopravvento.
In fondo che male c'è a dare un'occhiata?
In silenzio, mi sporsi leggermente per vederla meglio: era di spalle, non indossava altro che un reggiseno di pizzo nero e un paio di jeans. La luce dell'alba che entrava dalle finestre la illuminava da dietro, facendola sembrare un angelo. Avrei voluto avere con me l'album per poterla disegnare. A differenza di ieri, portava ancora i capelli sciolti, che le superavano appena le spalle. Aveva i riflessi ramati, non capivo se erano castani o rossicci, ma erano così lisci da sembrare seta.

Cos'ho fatto per meritarmi un lavoro così?

Inevitabilmente mi tornarono in mente le parole dei ragazzi: non c'era niente da fare, era bella da togliere il fiato. Per un attimo la immaginai posare per me mentre la ritraevo.

Professionalità Zain - ripetevo a me stesso.

Non era certo appropriato avere delle fantasie sulla propria collega di lavoro. Per di più il primo giorno.
D'altronde Al era stato categorico: niente relazioni tra dipendenti. Rischio: licenziamento.

Ma ehi, chi aveva intenzione di avere una relazione? Non certo io!
Aspettai ancora per qualche secondo, poi bussai.








N/A: eccoci al 2º capitolo e questa volta dal punto di vista del protagonista, che a quanto pare sembra essere interessato alla nostra Lily. C'è ancora qualcuno però nel suo cuore, chi sarà questa Kim? Commentate e datemi le vostre opinioni, sono curiosa!
Non so quando posterò il terzo capitolo, ma sicuramente non vi farò aspettare a lungo.
Grazie mille a chi legge e vota e condivide la mia storia!

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now