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ANNUNCIO IMPORTANTE!
Dunque quest'anno ho deciso di tentare la sorte e di partecipare ai premi #Wattys2016 con la mia storia/fanfiction/romanzo Fuoco & Ghiaccio.
Ovviamente non mi illudo di vincere e sinceramente non è neppure il mio obiettivo principale, ma se fosse possibile acquisire maggior visibilità come "autrice" sarebbe già fantastico!
Qui entrate in gioco voi, miei cari lettori!
Non vi chiederò niente di straordinario, semplicemente di continuare a fare ciò che già molti di voi fanno: VOTARE/STELLINARE.
Potreste anche spargere la voce e fare pubblicità.
Altra cosa che aiuta è commentare, condividere sui social etc... .
Insomma nulla di nuovo :)
So che alcuni leggono offline, quindi non sempre votano ed è per questo che vi chiedo di farlo, se potete ovviamente.
Grazie a tutti.









Lily








Ho sempre avuto un carattere riservato, forse perché molto riflessiva ed introspettiva, forse perché quando si è sensibili ogni parola non sembra mai quella giusta da dire.

Con Chris avevo conosciuto le prime gioie e le prime pene d'amore. Lui era più grande di me di tre anni e, si sa, i genitori di una ragazzina di quindici anni di solito non vedono di buon occhio la sua relazione con un diciottenne.
Con lui i problemi nacquero fin da subito, non solo per il parere fortemente contrario dei miei, ma anche e soprattutto per la difficoltà che avevamo a comunicare. Non ci vedevamo spesso, ma quando capitava lui mi portava sempre in posti dove non ero mai stata, facendomi sentire un po' ribelle e la cosa mi piaceva. Almeno all'inizio.
Non lo compresi subito, ma eravamo entrambi troppo immaturi per capire che parlarsi era più importante di tutto il resto, tutto avvenne troppo presto con lui. Tutto.

Disse di amarmi una sera ed io, scioccamente, gli credetti. Credetti ad ogni singola parola e fui travolta da quel nuovo mondo di sentimenti; ma non c'era passione nella sua voce, non c'era affetto sincero nel suo sguardo, nei suoi gesti. Neppure quando facemmo sesso. La mia prima volta. Quella stessa sera in cui mi disse 'ti amo'.
Mi sentii...usata da Chris. Non fu doloroso tanto il rapporto in sé (e lo fu), quanto la sua freddezza nei miei confronti subito dopo. Non mi abbracciò, né mi parlò per chiedermi come stavo. Quella notte piansi senza farmi sentire da lui, che mi dormiva accanto dandomi la schiena.
Nella mia inesperienza sentivo che c'era qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che avevo vissuto. Non dovrebbe essere così la prima volta.
Non riuscii a continuare a restargli vicino, sgattagliolai fuori da casa sua, così com'ero entrata e ritornai a casa mia con un taxi, trovando i miei ad aspettarmi preoccupatissimi e furibondi.
Solo mia madre seppe, o meglio, intuì cos'era successo semplicemente guardandomi in faccia. Mi abbracciò e mi rassicurò, superando la delusione per il mio comportamento. Lei sapeva leggermi come nessun altro.
Con la morte dei miei genitori la situazione sembrò migliorare tuttavia. Chris tentò di supportarmi e consolarmi come meglio poteva, ma dopo sei mesi c'eravamo già allontanati e presto scoprimmo di non avere pressoché nulla da dirci. Io avevo troppe responsabilità da fronteggiare e troppo poco tempo per esserci; lui un bisogno costante di attenzioni e troppa poca pazienza.

"Lily, tu non hai tempo per una relazione...insomma capisco che stai attraversando un momento difficile, ma continui ad escludermi dalla tua vita...non possiamo andare avanti così." Disse.
Proprio lui, che della sua vita non mi aveva mai reso partecipe.
Decidemmo di lasciarci. Non avevo intenzione di giustificarmi con lui per il tempo che non potevo concedergli.
Quella relazione mi fece apprezzare la solitudine.
Da quel momento da riservata diventai ancora più chiusa. Non volli relazioni, non era importante per me.

Fino a quando non incontrai Zain.

"Lily...Lily..." La sua voce inconfondibile mi richiamò nel presente.
Mi voltai per guardarlo, ancora avvolta fra le sue braccia, appoggiata al suo petto: "Uhm scusa, dicevi?"
Mi aggiustai meglio sul divano, per allungare le gambe.
"Ti chiedevo solo se stai bene? Ti sei assentata per un po', dove sei stata?" Chiese con un dolce sorriso sghembo.
"Sì, sto bene. Mi ero solo distratta."
Lo sguardo mi cadde su Lucy, che giocava tranquilla guardando il film davanti a noi.
"Non proprio la serata che avresti voluto, eh? Restare a casa a fare il babysitter." Risi ad occhi bassi.
Uno strano silenzio mi provocò un tuffo al cuore e mi spinse a controllare la sua reazione.
Cercava di studiarmi, di capire se dicevo sul serio oppure no. L'espressione leggermente accigliata.
"Tu pensi che non mi stia divertendo?"
Non risposi.
"Io adoro passare del tempo con voi. Adoro tua sorella e amo te. Non m'importa cosa facciamo o con chi usciamo, mi basta sapere che staremo insieme." Disse serio, guardandomi dritta negli occhi.
Annuii riflettendo tra me e me.
"Zain, sei... sei certo di volere tutto questo?" Uno strano ed incomprensibile nodo in gola mi salì.
"Che vuoi dire?" Chiese confuso. Le sue mani tiepide già al lavoro per regalarmi carezze rassicuranti.
"Questo. Me, la mia famiglia... perché siamo un pacchetto unico. Non posso scindere le due cose, capisci? Io ho delle responsabilità che altre ragazze non hanno e non voglio costringerti a fartene carico insieme a me." Quando terminai sentivo già gli occhi umidi.

"Lily, tu non hai tempo per una relazione..."

"Ehi, io so cosa voglio." Mi asciugò le lacrime che minacciavano di cadere. "Te l'ho già spiegato, a te non voglio rinunciare." Eppure qualche lacrima cadde comunque.
"Che sta succedendo, amore? Che hai? Dimmelo, per favore!" Disse a voce bassa.

Ho paura di non essere la persona che ti rende felice e che un giorno ti stuferai di me.

Lentamente mi accarezzò i capelli ed il collo, riuscendo a farmi rilassare.

Lui non era così. Non mi toccava nel modo in cui fa Zain.

"È... da un po' di tempo che non mi apro con qualcuno, sai che intendo?"
Lui non rispose, mi ascoltò e basta.
"Dopo Chris io non ho fatto entrare nessun altro nella mia vita e non sono sicura di... essere ciò di cui hai bisogno... anche se vorrei esserlo."
"Ascolta, è lui che ti ha fatto sentire così? Perché non devo dirti io quanto coglione è stato, lo sai già, ma se questo non basta a farti sentire meglio allora vado a prenderlo a pugni con molto piacere."
Risi: "Sshh... non dire parolacce davanti a Lucy!" Sussurrai, mettendogli una mano davanti alla bocca. Lui la scostò immediatamente e mi prese il viso per baciarmi forte sulle labbra.
Ero abbastanza sicura che Lucy stesse sbirciando.
"Io ti amo, Lily. Non so più come dirtelo. Io ci sono per te. Vorrei che tu ti fidassi di ciò che provo, perché non credo di averlo mai provato per nessun'altra... e non farmi diventare sdolcinato, sai che posso esserlo."
Risi sollevata dalle sue parole, ma anche commossa.
Le sue labbra posarono morbidi baci sulla mia spalla, il mio collo, la mia tempia, i miei capelli e la voglia di stargli vicino non accennava a diminuire, anzi, era sempre più forte e a differenza di quella notte, nel mio cuore sentivo di aver bisogno, pregavo di avere Zain con me, dormire accanto a lui, abbracciata a lui.
"Cavoli! Sono già le 11! Dovrei tornare a casa..." Disse sconsolato guardando l'orologio sopra la televisione.
"Se vuoi, puoi dormire qui stanotte, non è un problema."
"Sei sicura?" I suoi occhi si accesero di gioia.
"Assolutamente sì. Devo solo pensare a dove sistemarti..."
Lui sorrise: "Posso dormire anche qui, sul divano, per me andrà benissimo."

Per la prima volta sapevo quanto giuste fossero da dire quelle parole.

"Io invece... preferirei che tu dormissi insieme a me."

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now