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N/A: canzone del capitolo | Sia — Alive (sopra potete ammirare Lily in tenuta sportiva)










Lily










Due settimane passarono in fretta: Zain migliorava di giorno in giorno, io continuavo l'allenamento e stranamente di Phil o Kim non si seppe più nulla.

Con Zain avevamo discusso e anche parecchio sulla faccenda: io sostenevo che avremmo dovuto denunciare Phil e che, sebbene ci fosse un certo rischio di ripercussioni, quel ragazzo doveva stare in carcere e pagare per ciò che aveva fatto. Zain ovviamente non voleva sentire ragioni.

Che testardo!

Capivo benissimo che non volesse mettermi in pericolo, ma nemmeno così mi aiutava!

"Qualcosa non va?" Chiese Harry intromettendosi nel mio guazzabuglio di pensieri.
"Cosa? Oh, no, no niente...non preoccuparti" Minimizzai portandogli via la tazza di tè vuota da sotto il naso.
Lui annuì, scendendo dallo sgabello per tirare fuori il portafoglio dalla tasca posteriore dei jeans.
"Allora, quanto ti devo?"
"Nulla."
"Non se ne parla neanche, è già la terza volta che non mi fai pagare!" Puntualizzò lui.
"È il minimo dopo che tu mi hai offerto il tuo aiuto."
Harry sbuffò: "Ancora con questo discorso? Non mi devi nulla, Lily! Lascia che paghi il mio dannato tè!"
"Piantala."
"Sai, sei una delle ragazze più ostinate che io abbia mai conosciuto!" Disse scuotendo il capo e fissandomi il viso.

In quell'esatto momento arrivò Amy, che aveva appena finito di ripulire alcuni tavoli.

Non potevo certo dire che fosse entusiasta di sapere che lui mi dava lezioni private di difesa personale!
Ero assolutamente certa che lei provasse ancora un forte sentimento per lui, ma per qualche strana ragione a me sconosciuta tra di loro c'era un muro invisibile, una linea di confine che non potevano oltrepassare. Neppure i miei tentativi di lasciarli da soli avevano funzionato per farli riavvicinare e purtroppo vederci spesso andare via insieme non l'aiutava.

Harry la seguì con lo sguardo per un po', si salutarono ma non c'era altro che riuscissero a dirsi.

Quando la mia amica fu abbastanza distante da non sentire, dissi ad Harry ciò che pensavo.

"Sei un idiota, lo sai questo, vero?"
"Scusa?" Fece lui interdetto.
"Hai intenzione di passare le tue giornate a guardarla da lontano?"
"Di che stai parlando?!"
"Lo sai benissimo! Va' a parlarle, Styles o giuro che vi rinchiudo a chiave in questo locale finché non avete risolto le vostre questioni in sospeso!"
Lui sbuffò distogliendo lo sguardo.
"Senti, è molto più complicato di quello che pensi. Non sai cos'è successo tra me e lei e ogni volta che provo a riavvicinarmi è come se avessi paura di maltrattare un fiore..."

Trovai qualcosa di estremamente dolce nella spiegazione tormentata di Harry.

"Wow...tu la ami molto" Non era una domanda.
"Se lo dici più forte sono sicuro che sentiranno anche i clienti oltre lei!" Mi rimproverò sarcastico.
"Gliel'hai mai detto?" Chiesi a bassa voce.
Il suo sguardo si spostò di nuovo sul quel fiore che tanto considerava inarrivabile.
"Non sai quante volte c'ho provato."
Poi si accorse che si era lasciato andare e ritornò se stesso.
"Hai finito il turno? Dobbiamo andare ad allenarci" Disse alzandosi e andando verso l'uscita.
"Ehi! Dove vai?"
"Ti aspetto in macchina" Annunciò senza neppure voltarsi.

Imparai presto quanto Harry fosse riservato, quasi ermetico certe volte.

Anche Amy comunque lo era, forse addirittura di più.

Sebbene fossimo grandi amiche, c'erano aspetti della sua vita che non voleva far conoscere, ad esempio suo padre.

Quando entrai nello spogliatoio, la vidi che si stava già apprestando a cambiarsi ed io un po' in colpa la guardai sottecchi ed accennai un sorriso.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now