126.

277 22 26
                                    

N/A: canzone del capitolo | ZAYN – There You Are









Lily


















Quella mattina, la mattina della partenza, il risveglio fu uno dei più dolci e dei più amari che avessi mai avuto; arrivò accompagnato da una lieve carezza: dita tiepide sfiorarono la mia guancia e risalirono fino alla tempia, scostando la ciocca di capelli che nascondeva parte del mio viso.
Sentii il materasso cedere accanto a me ed un sospiro pieno di malinconia mi disse che era tempo di alzarsi.
Mi rifiutai di aprire gli occhi immediatamente, come se in parte cercassi di rivolgere tutte le mie speranze nel fatto che fosse solo un sogno e che lui non si stesse realmente preparando a salutarmi.

Non era un sogno. Superfluo dirlo.

Molto spesso mi capitava di svegliarmi piangendo a causa dei miei incubi ricorrenti, ma nell'ultimo periodo erano venuti a farmi visita raramente e in ogni caso era qualcosa di cui non avevo piena coscienza. Quella volta invece ero sveglia, fin troppo vigile, e stavo iniziando ad avvertire fin da quella carezza un tremendo nodo alla gola.

Avevo sentito dire che le lacrime fossero gocce di emozioni che non ce la facevano più a restare intrappolate e che avevano bisogno di uscire per fare spazio, per non creare confusione, ingorghi, blocchi e non rischiare di farti impazzire.

Io forse quella mattina non volevo proprio lasciare andare quelle emozioni, perché significava lasciare andare anche una parte di me.

Ancora ad occhi chiusi, mandai giù il magone e tesi una mano in cerca della sua, che non tardò ad arrivare. Subito dopo la portai alle labbra e baciai le sue dita e le sue nocche.

"Buongiorno, amore mio."

La sua voce era miele caldo, con una punta di amaro in sottofondo.

Volli sentirglielo dire di nuovo, ma stavolta ad occhi aperti: "Potresti ripeterlo ancora, per favore?"

Lui, nella penombra della stanza, bellissimo e già pronto, mi sorrise come se non potesse fare altrimenti ogni volta che mi guardava. Aveva un sorriso inarrestabile, di quelli che facevano capire quanto fosse felice di stare con la persona giusta. Era vero, ero la sua persona e lui la mia. Non avevamo più alcun dubbio su questo.

Zain si appoggiò coi palmi sul materasso, creando una sorta di gabbia intorno a me, che somigliava più ad una fortezza che ad una costrizione. Si schiarì la gola e si apprestò a parlare di nuovo.

"Buongiorno, amore mio" Eccolo. Il primo ricordo che avrei dovuto tenere ben caro, perché per un po' non avrei più potuto sentirlo dal vivo.

"Buongiorno, amore mio" Feci eco io.

Le mie mani lo accarezzarono memorizzando nel tatto ogni singola parte di lui.
Mi misi seduta e tracciai con lo sguardo i suoi lineamenti mentre i suoi capelli erano percorsi dalle mie dita.
Zain abbassò gli occhi concentrandosi sulle mie labbra. I nostri visi, già vicini si mossero l'uno verso l'altro come due poli opposti. Ci sfiorammo, quasi come se avessimo avuto timore di non mantenere il controllo se ci fossimo uniti subito in quel bacio.

"Sei così bella che potrei anche perdermi a guardarti per una giornata intera e non sentire la stanchezza, né la fame e neppure la sete." Le sue parole sussurrate mi solleticarono il mento ed il collo.

Io sorrisi ad occhi chiusi, avvertendo il cuore accelerare.

"Non hai idea di quanta arte ci sia in te, Lily", disse al mio orecchio. "Non lasciare che il mondo ti cambi, intesi?"

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now