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N/A: canzone del capitolo | London Grammar – Strong















Lily











Forse non avevo ancora le idee chiare sul matrimonio, ma di certo avevo chiari i miei sentimenti per Zain. Negli ultimi giorni era stato onnipresente, ma in modo talmente discreto da farmi venire voglia di dargli un premio per il miglior fidanzato dell'anno, o perché no, di sempre.

Non credo esista un uomo migliore di lui. Beh, almeno per me. E questo mi basta.

Mi sentivo felice come una ragazzina del liceo con una cotta per il ragazzo più popolare della scuola. Mi sentivo un'idiota e non me ne poteva importare di meno.
Stavo sperimentando perfino i primi palpiti che si provano all'inizio di una relazione: quella con Zain non era una storia appena iniziata, eppure io da quando mi ero risvegliata dal coma mi sentivo rinata ed ogni emozione e sensazione avevano un valore ancora più prezioso.
Ovvio dire che oltre a questo, la proposta di matrimonio appena ricevuta contribuiva a farmi sentire particolarmente nervosa ogni volta che ero in presenza di Zain. Un nervosismo positivo però, quello che alcuni chiamerebbero 'farfalle nello stomaco', ma che io invece avrei definito come un senso di ebbrezza, una vertigine, uno stato di esaltazione ed euforia perenne.

Mi sentii esattamente così quando seppi che lui sarebbe venuto a prendermi il giorno in cui mi avrebbero dimessa. Mi avevano finalmente tolto le bende che mi fasciavano la testa e non senza qualche difficoltà, ero riuscita a convincere mia zia a farmi uno shampoo. Una cosa piccola e facente parte di una normale quotidianità che però non mi ero potuta concedere nelle ultime settimane.
Lei mi disse che avrei dovuto aspettare di arrivare a casa e farmi una doccia in tutta calma, ma io non ne volli sapere. Avevo intenzione di rendermi quanto meno presentabile agli occhi di Zain, volevo essere addirittura carina per lui, ma questo non volli rivelarlo a Sophie. Sapevo che lei era ancora arrabbiata con lui ed ovviamente non le rivelai neppure che mi era stata fatta la fatidica proposta.
"Tesoro, non ti gira la testa, vero? Stai bene? Non ti ho scontrato la ferita?"
"Calmati, zia. Sto bene!"
"Tu dici sempre che stai bene ed il novanta per cento delle volte significa che non stai bene."
"Ehi!" Ribattei un po' offesa.

Ma chi voglio prendere in giro? È vero.

Mia zia mi guardò storta, con un sopracciglio alzato.
Io sospirai sconfitta.
"E va bene, hai ragione, ma ti assicuro che questa volta non sto mentendo. Mi sento davvero bene, ho solo questa caviglia che mi dà ancora fastidio, ma per il resto non vedo l'ora di tornare a casa!"
Mia zia sorrise e mi abbracciò ed io ricambiai più che volentieri.
"Sai che puoi dirmi tutto, amore mio."
"Proprio tutto?" Chiesi.
Lei si scostò un poco per guardarmi in faccia.
"Certo. Perché ne dubiti?"
"Se ti parlassi di Zain, saresti comprensiva?"
Sophie serrò occhi e mascella. Le costava un certo sforzo mantenersi neutrale a tal proposito.

Come farò a dirle che lui vuole sposarmi?

"Zain non mi va molto a genio, Lily. Mi dispiace, sai come la penso. A causa delle sue cosiddette amicizie tu hai rischiato la vita. Insomma nel suo passato lui ha avuto a che fare anche con la droga, cerca di non dimenticarlo!"
"Zain non si è mai drogato, zia! Volevano tirarlo dentro a quel giro, ma lui si è rifiutato!" Spiegai seria.
"Non lo puoi sapere con assoluta certezza. Puoi dire di conoscerlo davvero? Ci hai mai riflettuto?"

Abbassai gli occhi e dovetti ammettere a me stessa che aveva ragione.

"Ascoltami, tesoro. Non ti sto rimproverando per ciò che provi, so bene cosa vuol dire avere la tua età ed essere innamorata, credimi! Vorrei solo che tu prima ti assicurassi di avere accanto un ragazzo di cui fidarti ciecamente."

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now