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N/A: canzone del capitolo | ZAYN – There You Are












Lily










"A cosa ti riferisci?" Chiesi senza nascondere una certa preoccupazione.
Zain mi guardò a lungo e si scusò: "Perdonami, è del tutto indelicato parlartene proprio oggi e voglio che mi fermi se non vuoi ascoltare."

Mi torturai il labbro mordicchiandolo: "Zain mi stai mettendo più ansia di quanta già non ne abbia."
Lui alzò le mani in segno di resa: "Come preferisci, piccola. Non voglio riaprire una vecchia ferita."

A quel punto ebbi la certezza.

"Quindi stiamo parlando... dell'incidente."
Zain si asciugò nervoso le mani sudate sui jeans e stentò a continuare, mi guardò incerto, mi aspettò, come sempre, per sapere se fossi pronta o meno.
"Sei dolce... grazie, Zain. Ma posso farcela. Va' pure avanti."
"Sei certa? Perché non hai mai sentito la mia versione e..."
"E...?"
"Ho paura che mi odierai."
"Zain, se non mi dici nulla ti odierò davvero."

Allora, convinto, continuò.

"Una sera... quella sera, Phil aveva bevuto così tanto da non riuscire neppure a stare in piedi, era incazzato con me. Lo era ogni giorno di più. Io mi rifiutavo di continuare a spacciare per lui, inventavo scuse, mi davo malato, Kim cercava di coprirmi le spalle, ma era diventata una situazione insostenibile per tutti. Dovevo uscirne, ma non sapevo come. Anche quella sera mi ero rifiutato di seguirlo in quella solita discoteca per il solito incarico. Volli rimanere a casa da Kim, lui andò su tutte le furie. Iniziò a prendersela anche con sua sorella. In qualche modo riuscii a liberarla dalle grinfie di quel bastardo. Lui salì in macchina e se ne andò via ad una velocità assurda."

A quel punto Zain fece una piccola pausa, studiò le mie reazioni ed espressioni.

Un nodo alla gola minacciava di stringersi di lì a poco, ma insistetti affinché lui finisse di raccontarmi come fossero andate le cose.

"Tornò circa un'ora dopo. Era ferito alla testa, malconcio e per la prima volta persino terrorizzato da quando lo conoscevo."

Provai ad immaginare l'assassino della mia famiglia con aria spaventata, ma proprio non ero in grado di vedere.

"Inutile dire che aveva paura solo per se stesso. A quella merda non è mai importato nulla degli altri", disse Zain.
"No. Decisamente no", concordai.
"Gli chiesi cos'avesse combinato e lui mi spiegò ancora ubriaco che aveva fatto un incidente. Aveva... falciato un'auto ad un incrocio e disse che... l'aveva praticamente distrutta. Non si fermò a prestare soccorso... ma questo lo sai già... tu... eri là."

Serrai gli occhi provando a frenare il dolore che voleva uscire in forma liquida.

Sentii le mani di Zain raggiungere le mie, ma in quel momento non sopportavo il tocco o il conforto, perciò incrociai le braccia al petto e mi arricciai in una sorta di posizione di difesa.

"Ora mi odierai sul serio... ma te lo devo dire."

Lo guardai allarmata: "Dirmi cosa?"
Lui frustrato si passò la mano sul viso, lo vidi sbiancare.

"Zain..."
"C'ero anch'io."
"Cosa?! Dove?! Quando?!"
"Phil mi costrinse ad aiutarlo a bruciare la sua auto in quel deposito di rottami abbandonato... serviva per evitare che venisse riconosciuta e per incassare i soldi dell'assicurazione. Quando tornai a casa mia, quasi inconsapevole mi ritrovai sul luogo dell'incidente."

A quel punto lasciai che le lacrime sgorgassero a fiumi.

"T-Tu... eri lì?" Chiesi rimanendo il più calma possibile.
"Nessuno sa di questa cosa. Non ne ho mai parlato."
"Che cosa...cosa significa che tu eri lì?"

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now