6.

2K 133 50
                                    

N/A: se vi va, ascoltate 'Exit Wounds' degli Script mentre leggete, è la canzone che più si addice al capitolo.







Lily









Era uno di quei giorni al locale. Un giorno da pattini a rotelle.

"I-Io non credo che sia il caso...non può funzionare, Lily..."
"Oh, andiamo! Di che hai paura? Ci sono io a tenerti!"

Chi avrebbe mai detto che Zain avesse paura di qualcosa?

Il ristorante era pieno di clienti, la famiglia di un bambino aveva organizzato la festa di compleanno da noi e di conseguenza avevamo un gran bel da fare.
Al ci aveva permesso di muoverci sui pattini per servire più in fretta ed io ero assolutamente d'accordo! Ero agile su quegli affari e per di più divertiva me e i bambini.
L'unico problema era che Zain si rifiutava di imparare.

"Che fifone che sei! È facile! E poi mi hai detto che sai andare sullo skate, no?"
"Sì, ma non vado sullo skate portando in mano pietanze!" Era letteralmente terrorizzato!
Sapevo che non era carino da parte mia, ma non riuscii a trattenere le risa.
"Non provare a ridere tu!" Mi minacciò puntandomi col dito.
"Scusa! È solo che dovresti vedere la tua faccia!"
"Oh, molto matura Lilibeth, davvero!" Ora aveva l'espressione imbronciata mentre si teneva stretto al bancone per non cadere.
Risi ancora.
"Se non avessi questi così ai piedi te l'avrei già fatta pagare!"
"Davvero? E cosa faresti, sentiamo!" Incrociai le braccia al petto con aria di sfida.

Non ridere! Non ridere!

"Oh, credimi, non vuoi saperlo!" Disse guardandomi con un ghigno sulla faccia.
Quell'affermazione mi fece arrossire, ma feci la disinvolta.
"Beh, allora finché sono sui miei pattini sono al sicuro!" Esclamai, sfuggendogli per andare a servire i clienti.
Lo guardai da lontano divertita, mentre lui, ancora attaccato al bancone, mi scuoteva la testa col suo inconfondibile sorriso sghembo.

Era tutto più bello vicino a lui. Anche un'operazione monotona come quella di riempire i barattoli di ketchup e senape diventava divertente.
Zain aveva fascino e carisma, non si trattava solo di bell'aspetto.

Tornai al bancone, sfoggiando le mie abilità di pattinatrice e lui mi guardò rapito mentre gli mostravo come fare a frenare e tutto il resto.
"Sei brava sul serio... Non ce la farò mai!"
"È solo questione di pratica! Vieni, ti aiuto."
Lo presi per le mani ed immediatamente lui si aggrappò stretto a me.

Come fa ad avere le mani sempre così calde?

"Piccoli passi... così..."
Ci avvicinammo pericolosamente l'uno all'altra, tenendoci per gli avambracci, cercando di non cadere. Guardava a terra, teso come una corda di violino.
"Ecco fatto! Ci stai riuscendo!"
"Già, dici che mi prendono ai campionati juniores?"
Risi con lui: "Magari è ancora un po' presto, ma hai del potenziale!"
"Oh, grazie!"

"Non preoccuparti, Zain! Non sei obbligato ad imparare a pattinare ovviamente, ma te la cavi!" Disse Al da dietro il bancone.
"Grazie, boss! Ce la metterò tutta!" Zain si girò a guardare Al.
In quel momento non se ne accorse, ma lo avevo lasciato andare e stava perfettamente in equilibrio.
Non appena si girò di nuovo verso di me e si accorse di non avere più un supporto, andò nel panico.
E ovviamente scivolò.
"Woah! Sono qui, tranquillo!" Dissi afferrandolo prontamente prima che potesse cadere.
Tirò un sospiro di sollievo e mi lanciò un'occhiataccia.
"Non provarci mai più!" Sussurrò.
Eravamo vicini. Troppo vicini.
"Scusa..." Eravamo occhi negli occhi. Mi morsi il labbro involontariamente ed il suo sguardo scese sulla mia bocca.
"Che ne dici se per oggi continuiamo senza queste trappole ai piedi?" Propose sorridendo.
Ridacchiai e acconsentii alla sua richiesta.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now